Questi esiti meridionali cominciano a manifestarsi sistematicamente a sud di una linea che va da Gaeta sul Tirreno a Termoli sull'Adriatico passando per Sora. Le tre isoglosse non sono coincidenti: procedendo verso sud in genere si manifesta dapprima l'alterazione di PL, poi quello di BL ed infine quella di FL. I tre si presentano simultaneamente in un'area compatta tra Lazion meridionale, Molise e Campania, con propaggini nella Puglia appenninica e garganica. Più a sud, il nesso FL presenta in genere l'esito standard, ma i tre esiti meridionali si ritrovano di nuovo insieme a sud dell'istmo Vibo-Stilo, ma anche in aree conservative cosentine o nelle colonie gallo-italiche lucane.
Apocope di /-no/, /-ne/
L'area di diffusione del fenomeno è quasi esclusivamente centrale (e di qualche colonia gallo-italica), interessando completamente le Marche centro-orientali ad esclusione dei dialetti gallo-italici, e parzialmente la dorsale appenninica marchigiana, la Sabina e parte del Lazio viterbese e romano.
Palatalizzazione di /-lj-/
Si notano tre macroaree: una centrale (e salentina) con esito approssimante, una toscana e meridionale tirrenica (grosso modo a sud della linea Gaeta-Sora-Termoli e fino alla Sila cosentina) con esito palatale, una meridionale adriatica e ionica con esito occlusivo palatale.
Rotacismo di /-d-/ intervocalico
Si nota una distribuzione a macchia di leopardo, ma prevalentemente campana e tirrenica, del fenomeno.
Scempiamento delle geminate
Questo fenomeno presenta due correnti distinte. Lo scempiamento di sola /rr/ riguarda solo tre regioni (Lazio, Umbria, marche) ed è diffuso a macchia di leopardo, pur con un aerale abbastanza compatto attorno a Roma ed un altro nell'anconetano. La seconda corrente riguarda tutte le geminate, e si presenta in maniera parziale, solo le pretoniche, tra l'Umbria altotiberina, la Toscana aretina e le Marche gallo-picene, e in maniera totale negli epicentri di Ancona, Pesaro-Fano e Città di Castello.
Sonorizzazione postnasale e assimilazione progressiva
Come si nota, i due fenomeni si manifestano contemporaneamente in buona parte dello spazio centro-meridionale, a sud di una linea che unisce Terracina sul Tirreno a Loreto sull'Adriatico passando dal Tevere, da Todi e Fabriano, nonché a nord della soglia messapica e della linea Diamante-Cirò in Calabria. al di là di queste frontiere, in genere si perde dapprima la sonorizzazione (nel resto del Lazio, nell'orvietano e nelle zone limitrofe toscane, sull'appennino umbro-marchigiano, nel Salento settentrionale e meridionale, nel cosentino) e poi anche l'assimilazione.
Esiti meridionali di occlusive + /j/
Anche in questo caso i tre tratti si manifestano generalmente in sequenza: prima l'esito di CJ a sud della linea Salerno-Lucera-Vieste, poi o simultaneamente quello di NGJ ed infine quello di J ad est di una linea che unisce ancora Vieste sull'Adriatico e Metaponto sullo Ionio passando dall'appennino lucano, ma con varie "isole". In Toscana e nella lingua italiana ricompare il secondo tratto, indipendentemente dagli altri.
Esito di /-sj-/
L'esito meridionale è generalmente presente a sud di una linea che va da Terracina sul Tirreno a Vieste sull'Adriatico, passando dalla valle del Sacco, il crinale del Matese e il Tavoliere.
Esito di /-rj-/
L'esito italiano è quello toscano, che interessa anche buona parte dell'Umbria e le zone limitrofe delle Marche.
Anafonesi
Questo fenomeno ad irraggiamento fiorentino, oltre ad aver conquistato tutta la Toscana, è penetrato in più punti nell'Umbria e nel Lazio fino a Roma.
Sono questi tutti tratti comuni ad almento due regioni. Per altri fenomeni di diffusione più limitata, come l'aspirazione calabrese di /-f-/ o la gorgia toscana, si rimanda alle pagine regionali.