Dialetti pugliesi

I parte - Tratti fonetici
Aree dialettali

Un quadro riassuntivo delle correnti linguistiche sopra esposte può essere tracciato raggruppando i comuni pugliesi in aree omogenee. Secondo questo metodo, deve essere scelto un campione di tratti dialettali da confrontare. Escludendo i fenomeni guizzanti (ad esempio, propagginazione, esiti di /-v-/ intervocalico), e quelli con aerale non ben definito, possono essere utilizzati i seguenti tratti:

Metafonesi da -u (M-U):

assente [0]
sabina [1]
incerta o parziale [1.5]
dittongata [2]
monottongata [3]

Metafonesi da -i (M-I):

assente [0]
sabina [1]
incerta o parziale [1.5]
dittongata [2]
monottongata [3]

Isocronismo sillabico (IS):

assente [0]
presente (parziale o completo) [1]

Indebolimento delle vocali atone (A):

conguaglio ad /ë/ [0]
conservazione solo di /-a/ [1]
conservazione di /-o/ e quattro vocali [2]
conservazione di /-u/ e cinque vocali [3]

Alterazione di /ll/ (LP):

assente [0]
palatalizzazione [1]
alterazione in /dd/ [2]

Metafonesi di /à/ (MA):

assente [0]
presente (parziale o completo) [1]

Esiti meridionali di occlusive + /l/ (EM):

assente [0]
sviluppo di /pl/ [1]
sviluppo di /pl/ e /bl/ [2]
aviluppo di /pl/ /bl/ e /fl/ [3]

Palatalizzazione di /lj/ (LJ):

palatale /gli/ [0]
approssimante /j/ [1]
occlusiva /gghj/ [2]

Esito di /-d-/ intervocalico (D):

conservazione [0]
rotacismo [1]

Sonorizzazione postnasale e assimilazione progressiva (SP):

presenti entrambe [0]
solo assimilazione [1]
assenti [2]

Esiti meridionali di /cj/ e /ngj/ (CJ):

assenti /ccj/ [0]
sviluppo di /tts/ [1]
sviluppo di /tts/ e /ngj/ [2]
sviluppo di /cj/, /ndj/ e /(d)j/ in /sci/ [3]

Esito di /-sj-/ (SJ):

postalveolare /(s)ci/ [0]
alveolare /s/, /z/ [1]

Sistema vocalico tonico (SV):

vocalismo romanzo comune [0]
vocalismo siciliano [3]

Raggruppando secondo questi tratti, si ha la seguente tabella, nella quale i codici numerici corrispondono agli esiti elencati sopra (ad esiti intermedi o incerti corrispondono numeri frazionali).

aree omogenee M-U M-I IS A LP MA EM LJ D SP CJ SJ SV

70 Otranto 0 0 0 2 2 0 2 1 0 2 3 1 3

75 Ugento, Maglie, Castro ecc. 0 0 0 2 2 0 2 1 0 1 3 1 3

6 Apricena 0 1.5 1 0 2* 0 2 2 0 0 0 0 0

7 Sannicandro 0 1.5 1 1 2 0 3 2 0 0 0 0 0

76 Capo di Leuca 1* 1* 0 2 2 0 2 1 0 1 3 1 3

5 Poggio Imperiale 1 1 0 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0

16 S. Marco L. 1 1 0 1 2 0 3* 2 0 0 0 0 0

21 Castelnuovo D. 1 1 1 0 0 0 2 0 0 0 1 1 0

28 Troia 1 1 1 0 0 0 2 0 0 0 2 1 0

20 Subappennino dauno (Pietramontecorvino, Volturino) 1 1 1 0 0 0 3 2 0 0 1 1 0

22 Appennino dauno (Casalnuovo M., Carlantino, Celenza, S. Marco C.) 1 1 1 0 0 0 3 0 0 0 1 0 0

37 Volturara 1 1 1 0 0 0 3 0 0 0 1 0 0

17 Rignano 1 1 1 0 2 0 3* 2 0 0 0/1 0 0

24 Alberona e Roseto 1 1 1 0 2 0 3 2 0 0 2 1 0

15 S. Giovanni R. 1 1 1 1 2 1* 3 2 0 0 0 0 0

1 Serracapriola 1.5 1 1 0 0 0 3 2 0 0 0 0 0

10 Vico 1.5 0 1 0 2 0 3 2 0 0 0/1 0 0

69 Melendugno 1.5 1.5 0 2 2 0 2 1 0 1 3 1 3

71 Gallipolino 1.5 1.5 0 2 2 0 2 1 0 2 3 1 0/3

72 Galatina 1.5 1.5 0 2 2 0 2 1 0 2 3 1 3

73 Galàtone 1.5 1.5 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 0

74 Parabita 1.5 1.5 0 2 2 0 2 1 0 2 3 1 3

18 S. Severo, S. Paolo Civitate e Torremaggiore 1.5 1.5 1 0 0 0 2 2 0 0 0 0 0

11 Peschici 1.5 1.5 1 0 0 0 3* 2 0 0 0/1 0 0

3 Lesina 1.5 1.5 1 0 2* 0 2 2 0 0 0 0 0

9 Carpino, Ischitella e Rodi 1.5 1.5 1 0 2 0 3 2 0 0 0/1 0 0

8 Cagnano 1.5 1.5 1 1 2 0 3 2 0 0 0/1 0 0

35 Candela 2 2 0 0 0 0 2 0 1 0 2 1 0

4 Isole Tremiti 2 2 0 0 0 0 3 0 1 0 0 1 0

36 Ascoli S. 2 2 0 0 2* 0 2 0 0 0 2 1 0

27 Castelluccio V. 2 2 0 0 2 0 2 2 0 0 2 1 0

44 Ginosa 2 2 0 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

54 Ceglie (e Villa Castelli) 2 2 0 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

32 Anzano 2 2 0 1 2 0 2 1 1 0 3 1 0

49 Monteiasi 2 2 0 1 2 0 2 2 0 1 3 1 0

50 Casali di Taranto (ovest: Pulsano, Faggiano, S. Giorgio, Carosino) 2 2 0 1* 2 0 2 2 0 1 3 1 0

50 Casali di Taranto (est: Lizzano, Fragagnano, Monteparano, Grottaglie) 2 2 0 2* 2 0 2 2 0 1 3 1 0

52 Manduria (e Sava, Torricella, Maruggio, Avetrana) 2 2 0 2* 2 0 2 0 0 1 3 1 0

53 Francavilla F. 2 2 0 1* 2 0 2 2 0 1 3 1 0

56 Carovigno 2 2 0 1* 2 0 2 2 0 1 3 1 0

57 Oria 2 2 0 2* 2 0 2 2 0 1 3 1 0

58 Brindisi 2 2 0 2* 2 0 2 2 0 2 3 1 0

59 S. Pancrazio 2 2 0 2* 2 0 2 2 0 1 3 1 3

26 Nardò 2 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 0

60 Sandonaci 2 2 0 2 2 0 2 2 0 1 3 1 0

61 Leccese (con Torchiarolo, Squinzano, Surbo) 2 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 0

62 Trepuzzi 2 2 0 2 2 0 2 2 0 1 3 1 3

63 Ovest Leccese 2 2 0 2 2 0 2 1 0 1 3 1 3

64 Carmiano 2 2 0 2 2 0 2 2 0 2 3 1 3

65 Leverano e Copertino 2 2 0 2 2 0 2 2 0 1 3 1 0

66 Sud Leccese 2 2 0 2 2 0 2 2 0 1 3 1 3

67 Vernole 2 2 0 2 2 0 2 1 0 1 3 1 3

65 Acquarica 2 2 0 2 2 0 2 0 0 1 3 1 0

34 Rocchetta 2 2 1 0 0 0 2 0 1 0 2 1 0

23 Motta 2 2 1 0 0 0 3* 2 0 0 1 1 0

25 Biccari 2 2 1 0 0 0 3 2 0 0 2 1 0

29 Bovino (con Orsara, Castelluccio S. e Deliceto) 2 2 1 0 2* 0 2 0 1 0 2 1 0

30 Panni 2 2 1 0 2 0 2 1 1 0 2 1 0

39 Trani 2 2 1 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

41 Sud-Est barese () 2 2 1 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

45 Mottola 2 2 1 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

12 Vieste 2* 2* 1 0 2 1* 2 2 0 0 3 1 0

33 S. Agata 2 2 1 1 2* 0 2 1 1 0 2 1 0

31 Monteleone 2 2 1 1 2 0 2 1 1 0 2 1 0

48 Leporano 2 2 1 1 2 0 2 2 0 1 3 1 0

55 Ostuni 2 2 1 1 2 0 2 2 0 0 3 1 0

40 Barese () 2* 2* 1 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

47 Tarantino 2* 2* 1 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

2 Reali Siti (Ordona, Stornara, Stornarella, Carapelle, Orta Nova) 3 3 1 0 0 0 2 1 0 0 3 1 0

19 Foggia e Lucera 3 3 1 0 0 0 2 2 0 0 1 1 0

42 Polignano 3 3 1 0 0 0 2 2 0 0 3 1 0

14 Manfredonia 2* 2* 1 0 2* 1* 2 2 0 0 2 1 0

38 Cerignola, Barlettano, Nord Barese () 3 3 1 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

43 Monopoli e Fasano (con ) 3 3 1 0 2 0 2 2 0 0 3 1 0

46 Martina F. 3 3 1 0 2 0 2 2 1 0 3 1 0

13 Monte S. A. e Mattinata 2* 2* 1 0 2 1* 3 2 0 0 3 1 0

Queste aree omogenee sono rappresentate nella cartina che segue. Come si vede, la maggiore concentrazione di aree omogenee si ha sull'Appennino, sul Gargano, e attorno alla Soglia messapica. Le aree centrali appaiono invece particolarmente omogenee.

Una prima analisi è possibile visualizzando l'insieme delle aree omogenee come un grafo (non orientato), nel quale ogni area rappresenta un nodo. Ogni nodo è dunque caratterizzato dall'insieme delle caratteristiche fonetiche qui sopra elencate, che può essere visto come una stringa a 13 caratteri. Definiamo il grado di diversità tra due aree omogenee come la distanza tra le stringhe corrispondenti, a sua volta definita come il numero di caratteri diversi tra le due stringhe (in realtà, qui usiamo una funzione più complessa, che prevede una ponderazione di ciascun carattere).

Ad esempio, le stringhe corrispondenti a Poggio Imperiale (area 5) e Trepuzzi (area 62) sono:

aree omogenee M-U M-I IS A LP MA EM LJ D SP CJ SJ SV

5 Poggio Imperiale 1 1 0 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0

62 Trepuzzi 2 2 0 2 2 0 2 2 0 1 3 1 3

Ponderando i primi due caratteri (metafonia) con un fattore 0.5 e gli altri con un fattore 1, la diversità tra queste due aree è dunque D = 14.

I nodi corrispondenti ad aree confinanti sono collegate da archi, ai quali sono dunque associate le rispettive diversità. Nella cartina seguente viene visualizzato il grafo con tutti i nodi ed unicamente gli archi con diversità minore o uguale a 1. Questa rappresentazione mostra graficamente i continua dialettali, con le transizioni tra aree omogenee vicine e le aree che restano "isolate" (diversità superiore a 1) rispetto a quelle confinanti. Usando la nomenclatura del gruppo salisburghese di dialettometria di Hans Goebl, si tratta di una "carta a raggi".

Secondo questa analisi, la Puglia presenta quattro continua maggiori. Un continuum "irpino" emerge chiaramente nella parte sud-occidentale della provincia. Le aree garganica, appenninica e del Tavoliere sono molto frammentate, malgrado l'esistenza di un piccolo continuum nella parte occidentale del Gargano e di altre contiguità minori. La Puglia centrale, da Cerignola a Taranto, costituisce un continuum molto esteso. Infine, due continua emergono chiaramente nell'area salentina settentrionale e, rispettivamente, centrale. Le restanti aree sono isolate, in quanto la diversità con ciascuna delle aree confinanti è superiore a 1.