Geo-storia amministrativa del Regno di Sicilia Citra (o Regno di Napoli)

Regno di Sicilia al di qua del Faro (R. di Napoli) nel 1447

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La cartina mostra il Regno di Sicilia al di qua del Faro (R. di Napoli) sotto il regno di Alfonso il Magnanimo della dinastia aragonese (1443-1458) nel 1447, secondo la tassazione riportata in "La popolazione del Regno di Napoli a metà Quattrocento" di G. Da Molin.

Rispetto al 1276, la dinastia aragonese ha sostituito quella angioina ed è stata riconosciuta regnante in entrambe le Sicilie (1443). I Giustizierati sono ormai chiamati Province (a partire da Alfonso I). Vi sono 11 province: il giustizierato d'Abruzzo è stato diviso in due rispetto al fiume Pescara (tentativo già fatto nel 1273 e nel 1284), così come il Principato rispetto alla Serra di Montorio (dal 1284), mentre il Molise continua ad essere unito alla Terra di Lavoro. Le curie mobili hanno ceduto il posto a veri capoluoghi.

L'Abruzzo Ulteriore ha ceduto agli Stati della Chiesa Marcetelli, Rigatti, Poggio Vittiano e S. Lucia (Offeio pr. Petrella Salto) nel reatino, Prugna (pr. Cervara di Roma) e Vivaro nel carseolano, S. Benedetto, Montedonnello (M. Tinello pr. Monteprandone), Monsampolo, Acquasanta cioè Montecalvo, Luco, Quintodecimo, Montacuto e Cagnano, Arquata, Folignano e Morro, Coperso, Mozzano, Lisciano e Colloto nell'ascolano; ha acquistato dagli Stati della Chiesa le frazioni di Leonessa appartenenti alla diocesi spoletina; ha acquistato dall'Abruzzo Citeriore Roccapreturo, Acciano e Gioia.

L'Abruzzo Citeriore ha ceduto inoltre alla Terra di Lavoro e Contado di Molise le terre dell'abbazia volturnese, cioè Fornelli, Colli con Valleporcina, Scapoli, Pizzone con Iannini, Cerquacupa ed Amicone, Castel S. Vincenzo, Castellone, Castelnuovo, Rocchetta, e poi Scontrone, S. Martino di Camarda e Cantalupo (pr. S. Pietro Avellana), Pescopennataro (con l'od. S. Angelo del Pesco).

La Terra di Lavoro e Contado di Molise ha ceduto inoltre agli Stati della Chiesa Vallecorsa; ha acquistato dalla Capitanata Montemitro, Ripalta, Montorio nel termolese e larinate, Cercemaggiore, Gambatesa, Riccia e S. Croce nel beneventano; ha acquistato dal Principato Ulteriore Morcone.

La Capitanata ha ceduto inoltre alla Terra di Bari dei territori appartenuti a Salpi (a Barletta).

La Basilicata ha ceduto al Principato Citeriore Marsiconuovo (con l'od. Paterno) e Saponara (od. Grumento Nova); ha ceduto alla Calabria Citeriore Canna e Nocara; ne ha acquistato Castrocucco (pr. Maratea).

La Calabria Citeriore ha inoltre ceduto alla Calabria Ulteriore già nel 1280 l'intera Terra Giordana, cioè Catanzaro, Gimigliano, Pentone, Genitocastro (Belcastro), Simeri, Sellia, Barbaro, Taverna, Magisano, Albi, ecc. nell'od. catanzarese e Crotone, Roccabernarda, Policastro, Cotronei, Papanice, Apriglianello, Crepacuore, Misistrello, S. Severina, S. Mauro, Cutro, S. Giovanni de Monaco, Scandali, Mesoraca, ecc. nell'od. crotonese.