Geo-storia amministrativa d'Italia: Sardinia

Sardinia (556K)

Municipia

Seguendo la lista di Plino (N.H., III, 99) ho considerato le seguenti comunità: (4.) Sulcitani, (7.) Valentini, (5.) Neapolitani, (3.) Bitienses, (1.) Caralitani, (2.) Norenses, (13.) Turrem Libisonis, alle quali ho aggiunto, seguendo E. Pais e A. Mastino: (6.) Uselis, (8.) Othoca, (9.) Tarrae, (10.) Cornus, (11.) Bosa, (14.) Tibulae, (15.) Olbia, (16.) Feronia, (17.) Sulci tirrenica e (12.) Gurulis Vetus. Non ho invece preso Gurulis Nova come diciottesima civitas sarda perché troppo vicina a Cornus. Forse la civitas mancante è Tegulae (da me attribuita a Bithia) oppure Sarcapos (qui attribuita a Sulci tirrenica). Forum Traiani diviene civitas solo più tardi.

Confini

1. Il confine di Caralis (Cagliari) con Sulci tirrenica segue i limiti tra le curatorie medievali di Colostrai, Civita, Dolia e Siurgus e quelle di Sarrabus, Gerrei e Barbagia di Seulo. Il confine con Valentia segue i limiti tra la curatoria di Siurgus e quelle di Barbagia di Belvì e Valenza. Il confine con Usellus segue i limiti tra le curatorie di Siurgus, Trexenta e Nuraminis e quella di Marmilla. Il confine con Neapolis segue i limiti tra le curatorie di Nuraminis e Gippi e quella di Bonorzuli. Il confine con Sulci occientale segue i limiti tra le curatorie di Gippi e Decimomannu e quelle di Sixerri e Sulci. Il confine con Nora segue i limiti tra le curatorie di Decimomannu e Civita con quella di Nora. Caralis si affaccia sul mare tra la foce del R. S. Lucia ed il Capo Ferrato. Ho dunque attribuito a Caralis le curatorie medievali di Civita, Decimomannu, Gippi e Colostrai, nonché il territorio dei Semilitenses (curatoria di Nuraminis), dei Martenses (curatorie di Siurgus e Trexenta) e dei Patulcenses (curatoria di Dolia).

2. Il confine di Nora (Nora, Pula) con Caralis è già stato descritto. Il confine con Sulci segue i limiti tra le curatorie medievali di Nora e Sulci. Il confine con Bithia segue il crinale dalla P.ta Ginestra alla P.ta Trubamanna. Nora si affaccia sul mare tra la foce del R. S. Lucia e la P.ta Trubamanna. Ho dunque attribuito parte della curatoria medievale di Nora.

3. Il confine di Bithia (Chia, Domus de Maria) con Nora è stato già descritto. Il confine con Sulci segue il limite naturale del bacino del R. Leonaxiu. Bithia si affaccia sul mare tra la P.ta Trubamanna e la P.ta di Calapiomba. Ho dunque attribuito a Bithia il resto della curatoria medievale di Nora, nonché il territorio di Tegulae, ossia parte della curatoria di Sulci.

4. I confini di Sulci (Sant'Antioco) con Bithia, Nora e Caralis sono stati già descritti. Il confine con Neapolis segue il limite tra le curatorie medievali di Cixerri e Bonorzuli. Sulci si affaccia sul mare tra la foce del R. Mannu e la P.ta di Calapiomba. Ho dunque attribuito a Sulci il resto della curatoria medievale di Sulci, nonché il territorio di Metalla (curatoria di Cixerri).

5. I confini di Neapolis (S. Maria di Nabui, Guspini) con Neapolis e Caralis sono stati già descritti. Il confine con Uselis segue il limite tra la curatoria medievale di Bonorzuli con quelle di Marmilla e Montis. Il confine con Othoca segue il limite tra le curatorie medievali di Bonorzuli e Simaxis. Othoca si affaccia sul mare tra la foce del R. S. Anna e quella del R. Mannu. Ho dunque attribuito a Neapolis la curatoria medievale di Bonorzuli.

6. I confini di Uselis (S. Reparata, Usellus) con Neapolis e Caralis sono stati già descritti. Il confine con Valentia segue il limite tra le curatorie medievali di Usellus e Marmilla con quella di Valenza. Il confine con Othoca segue il limite tra le curatorie di Usellus e Simaxis. Ho dunque attribuito ad Uselis le curatorie di Usellus e Montis, nonché il territorio degli Uneritani (curatoria di Marmilla).

7. I confini di Valentia (Alenza, Nuragus) con Caralis ed Uselis sono stati già descritti. Il confine con Othoca segue il limite tra le curatorie medievali di Valenza e Mandrolisai con quelle di Simaxis, Barigadu e Barbagia di Ollolai. Il confine con Sulci tirrenica segue il limite tra le curatorie di Mandrolisai e Barbagia di Belvì con quelle di Barbagia di Seulo e Ogliastra. Ho dunque attribuito a Valentia la curatoria di Valenza, nonché il territorio dei Celsitani (curatoria di Barbagia di Belvì) e di un popolo barbaricino sconosciuto (curatoria di Mandrolisai).

8. I confini di Othoca (Santa Giusta) con Neapolis, Uselis e Valentia sono stati già descritti. Il confine con Sulci tirrenica segue il limite tra le curatorie medievali di Barbagia di Ollolai ed Ogliastra. Il confine con Feronia segue il limite tra le curatorie di Barbagia di Ollolai e Dore e quella di Nugor. Il confine con Gurulis Vetus segue il limite tra le curatorie di Dore e Goceano. Il confine con Cornus segue il limite tra le curatorie di Dore e Guilcer e quelle di Marghine e Montiferru. Il confine con Tarrae segue i limiti tra le curatorie di Guilcer, Barigadu e Simaxis e quelle di Campidano di Milis e Campidano Maggiore. Othoca si affaccia sul mare tra la foce del F. Tirso e quella del R. Mannu. Ho dunque attribuito ad Othoca la curatoria di Simaxis, nonché il territorio degli Ypsitani poi attribuito a Forum Traiani (curatorie di Barigadu e Guilcer), quello dei Nurritani (curatoria di Dore) e quello dei Celsitani o Cunusitani (curatoria di Barbagia di Ollolai).

9. Il confine di Tarrae (S. Marco, Cabras) con Othoca è stato già descritto. Il confine con Cornus segue il limite tra le curatorie medievali di Campidano di Milis e Montiferru. Tarrae si affaccia sul mare tra le foci del R. Pischiappu e del F. Tirso. Ho dunque attribuito a Tarrae le curatorie di Campidano di Milis e Campidano Maggiore.

10. I confini di Cornus (Columbaris, Cuglieri) con Tarrae ed Othoca sono stati già descritti. Il confine con Gurulis Vetus segue i limiti tra la curatoria medievale di Marghine e quelle di Goceano e Costavalle. Il confine con Bosa segue i limiti tra le curatorie di Marghine e Montiferru e quella di Planargia. Cornus si affaccia sul mare tra le foci del R. Mannu e del R. Pischiappu. Ho dunque attribuito a Cornus la curatoria di Montiferru, nonché il territorio degli Ilienses di Macopsissa (curatoria di Marghine).

11. Il confine di Bosa (S. Pietro, Bosa) con Cornus è già stato descritto. Il confine con Gurulis Vetus segue il limite tra le curatorie medievali di Planargia e Nurcara. Bosa si affaccia sul mare tra il Capo Marargiu e la foce del R. Mannu. Ho dunque attribuito a Bosa la curatoria di Planargia.

12. I confini di Gurulis Vetus (Padria) con Bosa, Cornus ed Othoca sono stati già descritti. Il confine con Feronia segue i limiti tra le curatorie medievali di Goceano e Montacuto e quelle di Nugor, Barbagia di Bitti e Orfili. Il confine con Olbia segue i limiti tra la curatoria di Montacuto e quelle di Fundimonte e Gemini. Il confine con Tibulae segue i limiti tra le curatorie di Montacuto e Nughedu e quella di Anglona. Il confine con Turris Libisonis segue i limiti tra le curatorie di Meilogu, Caputabbas e Nurcara con quelle di Figulinas, Coros e Nulauro. Gurulis si affaccia sul mare tra il M. Fulcadu e il Capo Marargiu. Ho dunque attribuito a Gurulis la curatoria di Nurcara, nonché quelle di Caputabbas e Costavalle, il territorio di Hafa (curatoria di Meilogu), quello di Lesa (curatoria di Goceano) e quello dei Luguidones (curatorie di Nughedu e Montacuto con le sue suddivisioni).

13. Il confine di Turris Libisonis (Torres, Porto Torres) con Gurulis Vetus è stato già descritto. Il confine con Tibulae segue il limite tra le curatorie medievali di Romangia, Montes e Figulinas con quella di Anglona. Turris si affaccia sul mare tra la P.ta Tramontana e il M. Fulcadu. Ho dunque attribuito le curatorie medievali di Romangia, Flumenargia, Montes e Ulumetu, nonché il territorio dei Coracenses (curatoria di Coras), di un popolo sconosciuto (curatoria di Figulinas), ed i pagi di Nura (curatoria di Nurra) e Carbia (curatoria di Nulauro).

14. I confini di Tibulae (pr. Castelsardo) con Turris Libisonis e Gurulis Vetus sono stati già descritti. Il confine con Olbia segue i limiti tra la curatoria medievale di Anglona e quelle di Gemini e Taras (o Montecarello). Tibulae si affaccia sul mare tra la foce del F. Coghinas e la P.ta Tramontana. Ho dunque attribuito a Tibulae la sola curatoria di Anglona.

15. I confini di Olbia (Olbia) con Tibulae ed Olbia sono stati già descritti. Il confine con Feronia segue il limite tra le curatorie di Fundimonte ed Orfili. Olbia si affaccia dunque sul mare tra il Capo Codacavallo e la foce del F. Coghinas. Ho dunque attribuito ad Olbia tutte le curatorie della Gallura, incluso il territorio dei Longonenses (curatoria di Taras e Montangia), dei Corsi e dei Balari.

16. I confini di Feronia (Posada) con Olbia, Gurulis Vetus ed Othoca sono stati già descritti. Il confine con Sulci tirrenica segue i limiti tra le curatorie medievali di Orosei e Nugor con quella di Ogliastra. Feronia si affaccia sul mare tra la foce del R. d'Osalla e il Capo Codacavallo. Ho dunque attribuito a Feronia le curatorie di Posada e Orfili, nonché il territorio dei Carenses (curatorie di Nugor e Orosei) e quello di un popolo barbaricino sconosciuto (curatoria di Barbagia di Bitti).

17. I confini di Sulci tirrenica (Tortolì) con Feronia, Othoca, Valentia e Caralis sono stati già descritti. Sulci si affaccia sul mare tra il R. d'Osalla ed il Capo Ferrato. Ho dunque attribuito a Sulci la curatoria d'Ogliastra, nonché le curatorie di Barbagia di Seulo e Quirra (Rubrenses?), il territorio dei Galilenses (curatoria di Gerrei) ed il pago di Sarcapos (curatoria di Sarrabus).

Riferimenti

  • A. Mastino, Storia della Sardegna antica, Cagliari, 2005. (Web)
  • M. Rassu, Le strutture territoriali del Regno di Arborea, Cagliari, 1995. (Google libri)
  • E. Pais, Storia della Sardegna e della Corsica durante il dominio romano, tomi I-II, Roma, 1923. (Web)