Geo-storia amministrativa d'Abruzzo
Provincia di Abruzzo Ulteriore I o di Teramo
Formazione dello spazio geo-storico
Questa pagina tratta di due delle sette contee/diocesi tradizionali che formarono l'Abruzzo: Penne e Teramo.
Le cartine mostrano le due circoscrizioni prima dell'istituzione del Regno di Sicilia, come si evince da tre fonti: il catalogo dei baroni normanni (XII sec.), le cedole delle tassazioni angioine (XIII-XIV sec.) e le decime ecclesiastiche delle diocesi (XIII-XIV sec.).
In epoca romana, l'area in oggetto era divisa tra i municipi di Interamna (Teramo), Castrum Novum (Giulianova), Truentum (Martinsicuro), Beregra (pr. Montorio), Pinna (Penne), Hatria (Atri), Angulum (sparso), con porzioni appartenenti a Corfinium (Corfinio). Tra la tarda antichità e l'alto medioevo, di questi centri rimasero solo Interamna e Pinna: il primo, al centro del comprensorio detto Aprutium, incorporò totalmente Castrum Novum; il secondo Angulum e Hatria. Truentum fu spartita tra Teramo e Fermo; Beregra tra Teramo e Penne, col Vomano come confine. Atri ritrovò la sua autonomia nel XIII sec., ma fu subito riunita a Penne seppur come co-titolare della diocesi. Con la conquista normanna (XII sec.), ampie porzioni dell'ascolano furono annesse al Regno, alcune solo temporaneamente, altre permanentemente e risultano ancor oggi in provincia di Teramo.
I centri autonomi dell'epoca (castelli) sono indicati con il nome odierno (escluse le specificazioni recenti) o, qualora scomparsi, con un nome il più vicino possibile alla lingua odierna. I confini dei castelli sono evidenziati in linea sottile, quelli degli attuali comuni in linea spessa.
Dettagli per comunità
Le pagine che seguono descrivono tutte le comunità che hanno avuto almeno un periodo di autonomia civile, cioè castelli medievali, università pre-napoleoniche (città, terre o ville) e comuni contemporanei, oltre alle parrocchie e ai feudi prima del 1818. Di ogni comunità si descrivono le cronologie: civile (comunale, sotto-provinciale (dal 1807 al 1927), provinciale, feudale) ed ecclesiastica (vescovile e parrocchiale). Ogni pagina è completata da una serie di cartine diacroniche.
Area Teramana e del Tronto
- Teramo (parte Est)
- Teramo (parte Ovest) (e Torricella Sicura)
- Basso Vomano (Notaresco, Castellalto, Canzano)
- Costa Teramana meridionale (Roseto degli Abruzzi, Morro d'Oro, Giulianova)
- Costa Teramana settentrionale (Tortoreto, Alba Adriatica, Colonnella, Martinsicuro, Corropoli)
- Basso Tronto (Nereto, Controguerra, Torano Nuovo, Ancarano, Acquaviva Picena, Monsampolo del Tronto)
- Colline Teramane (Mosciano S. Angelo, S. Omero, Bellante)
- Campli
- Civitella del Tronto (e S. Egidio alla Vibrata, Folignano)
- Valle Castellana (parte Est)
- Ascoli (nel Regno)
- Acquasanta Terme (e Valle Castellana parte Ovest)
- Rocca S. Maria
- Montagna Teramana (Crognaleto, Cortino)
- Montorio
Area Atriana e della Valle Siciliana
- Atri
- Costa del Cerrano (Pineto, Silvi)
- Valle del Fino (Elice, Castilenti, Montefino)
- Alto Fino (Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Cermignano)
- Val Mavone (Basciano, Penna S. Andrea, Castel Castagna, Colledara)
- Gransasso Orientale (Castelli, Arsita)
- Valle Siciliana (Isola del Gran Sasso d'Italia, Tossicia)
- Gransasso Occidentale (Pietracamela, Fano Adriano)
Area Pennese
- Penne
- Loreto Aprutino (e Picciano)
- Città Sant'Angelo (e Collecorvino, Moscufo)
- Montesilvano (e Cappelle sul Tavo, Spoltore)
- Bassa Valpescara (Pianella, Cepagatti, Rosciano)
- Valle del Cigno (Alanno, Cugnoli, Civitaquana, Catignano, Nocciano)
- Colline Casauriensi (Torre de' Passeri, Castiglione a Casauria, Pescosansonesco, Corvara, Pietranico, Brittoli)
- Alta Valle Nora (Vicoli, Carpineto della Nora, Civitella Casanova, Villa Celiera)
- Montagna Pennese (Farindola, Montebello di Bertona)