Poleonimi d'Abruzzo: Nomi di città e paesi, attuali e scomparsi.

Di seguito la lista dei poleonimi abruzzesi, odierni e storici, con l'origine del loro nome. In grassetto gli attuali comuni. In parentesi il comune attuale di appartenenza. Il simbolo "+" indica un centro abitato scomparso.

A B Ca Ce-Ci Co-Cu D E F G I-J L M N O P Q R S T U V Z

A

ABBATEGGIO: **abbatijum, voce di origine normanna, da confrontare con l'antico francese abateis, derivato del lat. abbatt(u)ere, qui con riferimento al disboscamento; il primo tentativo paretimologico di spiegazione del nome è già nel Chronicon Casauriense, dove si afferma che il toponimo verrebbe dal sintagma latino Abbatis ejus, con riferimento alla fondazione da parte dell'abbazia.

Abetemozzo (Torricella Sicura): sintagma tardo-medievale che vale 'abete mozzo', con riferimento ad un taglio del bosco per consentire l'insediamento, v. mozzo.

ACCIANO: prediale **(fundus) accianus dal personale romano Accius o simili; per pochi anni all'inizio del XIX sec. si chiamò Achillopoli, presumibilmente per celebrare un personaggio locale di nome Achille.

ACCÙMOLI: sintagma **ad cumulos, dal latino cumulus 'cumulo', come traslato geomorfico (stesso campo semantico di mucchio) con allusione alla forma del sito.

Acquaratola (Rocca S. Maria): sintagma **aqua Radula, v. acqua nel senso di 'sorgente', con il personale di origine germanica Radulus.

Acquasanta (+ Cittareale): composto **aqua sancta, con riferimento all'omonima valle ricca di sorgenti, v. acqua, e al fatto che fosse proprietà del monastero di Farfa.

Acquaviva (a Mare) (+ Casalbordino): composto **aqua viva, con riferimento ad una sorgente o al fosso sottostante (od. F.so Acquachiara), v. acqua e vivo.

ACQUAVIVA (Picena): v. Acquaviva.

Acquaviva (S. Maria) (+ Villa S. Maria): composto **aqua viva, con riferimento ad una sorgente sovrastante il casale, v. acqua e vivo; la specificazione richiama la chiesa di S. Maria in Basilica (v. Villa S. Maria).

Acquaviva (+ Castelli): v. le altre Acquaviva; senza specificazione antica perché l'unica nel pennese.

Acquaviva (+ S. Omero): v. le altre Acquaviva; senza specificazione antica perché l'unica nel teramano.

Acquili (+ L'Aquila): diminutivo **aquolae 'acquette, sorgentelle', forse cristallizzatosi al locativo plurale, con riferimento alla zona di sorgenti nei pressi delle attuali 99 cannelle, v. acqua.

AGNONE: accrescitivo **anglonum di angulus 'angolo', nel senso di 'canto, pezzo di terra'.

AIELLI: dall'appellativo **agellus, dim. di ager, 'campicello', v. aiello.

Aielli (Pizzoli): v. Aielli.

Aiello (Crognaleto): v. Aielli.

ALANNO: locativo **alannis, tradizionalmente considerato un riflesso (attraverso un nome di persona) dell'etnico Alani, popolazione iranica venuta in Italia al seguito dei longobardi.

ALBA ADRIATICA: toponimo moderno, coniato nella seconda metà del XX sec. in occasione dell'autonomia comunale; probabilmente ispirato da reminiscenze classiche (Alba città del Piceno) o dal valore augurale; la specificazione fu necessaria per distiguerlo dal nome di Alba in Piemonte.

Albaneto (Leonessa): fitonimo **albanetum dal nome locale del 'pioppo tremulo', specie arborea ancora presente nella zona; v. alvano.

Albe (Massa d'Albe): da **alba(e), continuatore del classico Alba (Fucens), v. qui.

Aleggia: da **alegia, che deve essere una variante di alegium o leigium, un termine tecnico alto-medievale riferito a circoscrizioni forestali: in origine si tratta del nome di un 'gualdo'; da confrontare anche con il titolo dell'eremo di S. Bartolomeo in Legio, sulla Majella.

Alezze (+ Raiano): forse dal sintagma **ad iliceum '(al) bosco di lecci', per cui v. Lecce.

ALFEDENA: continua il nome romano Aufidena, di origine italica, per cui v. qui; in epoca angioina il nome in uso era forse Campomarino.

Altavilla (Montorio al Vomano): composto **alta villa di verosimile origine normanna (francese) con aggettivo preposto e significato trasparente, v. villa.

ALTINO: verosimilmente un derivato **altinum di altum 'altura', v. anche (Alto) Sante Marie.

Alvi (Crognaleto): attestato in epoca medievale come Avolanum, non è chiaro come si sia pervenuti al toponimo attuale e quale fosse quello originario.

AMATRICE: da **matrice(m), probabilmente nel senso medievale di 'canale, gora'; successivamente il sintagma ad matricem è stato reinterpretato come 'amatrice'.

Amicone (+ Pizzone): dal sintagma **ad miczonum, con successiva concrezione della preposizione, il cui tema si confronta con analoghi microtoponimi dell'aquilano e dovrebbe riflettere l'aggettivo miczus 'piccolo', v. miccio.

ANCARANO: prediale **(fundus) ancarjanus, dal personale romano Anc(h)arius.

Andravano (+ Cugnoli): prediale con preposizione **ad in travanum, dal personale Travius attestato nell'Italia settentrionale.

Angre (+ Pianella): da **ancrae 'striscia di terreno coltivato vicino ad un fiume', che ha lasciato varie tracce nella toponomastica abruzzese.

Angrema (+ Manoppello): toponimo di difficile analisi, forse da accostare alla voce latina ancrae, v. Angre.

Ansidonia (+ Prata d'Ansidonia): dal sintagma **(ad in) Sitonia, dove il toponimo presupposto è di origine tardo-antica (come almeno altre due Ansidonia in Toscana) e va ricondotto [S. Patitucci, G. Uggeri] alla voce bizantina sitonia 'granai'; si tratta di uno dei 'nomi di funzione' che nel trapasso dall'antichità al medioevo hanno rimpiazzato toponimi antichi (Peltuinum in questo caso).

ANTRODOCO: continua il toponimo Interocrium, attestato nella tarda antichità, che significa letteralmente 'tra i monti', con allusione alla situazione topografica (gole di Antrodoco); v. anche qui e cf. con Tremonti per la sfera semantica.

Antrosano (Avezzano): prediale con preposizione **(ad in) trosianum, dal personale Trosius.

ANVERSA (DEGLI ABRUZZI): da **(terra) adversa '(terra) posta di fronte', per essere il sito esposto a sud, dunque 'di fronte (al sole)', v. anversa; la specificazione del XX sec. servì per distinguere questo centro da Anversa in Belgio.

Appignano (Castiglione Messer Raimondo): prediale **(fundus) apponianus, dal personale romano Apponius.

Aquilano (Tossicia): prediale **(fundus) aquilanus, dal personale romano Aquilius.

Aquilano di Cellino (+ Basciano): v. Aquilano.

Aquilentro (+ L'Aquila): attestazioni non chiare e quindi origine incerta, forse un composto.

Aragno (L'Aquila): forse dal vocabolo monastico grancia 'granaio' (di origine antico-francese, dal lat. granica), passato a ragna e rilatinizzato come *aranea, -eum.

Araturo (+ Bussi sul Tirino): da **aratorium 'terreno arativo', con successiva metafonesi da /-u/; forse in contrapposizione al non lontano Venatorium (casale medievale pr. Villa S. Lucia) 'terreno per la caccia'.

ARCHI: forma plurale **arcae di arca, nel senso di 'granaio' o forse come traslato geomorfico di 'appezzamento di terra di forma quadrata'.

Archiano (+ Atessa): prediale **(fundus) herculanus, da un personale romano Herculius o simili.

Archipreta (+ Ortucchio): dal sintagma **archi petrae 'archi di pietra', riferito ai resti murari di Anxa, v. arco e preta; nome accostato paretimologicamente alla mitica città di Archippe e, su un piano popolare, al vocabolo 'arciprete'.

ARI: locativo **Ari dal personale Ar(r)ius.

ARIELLI: riflette il nome del torrente presso il quale sorge, a sua volta dal diminutivo **argellum di agger nel senso di '(fosso di) confine'; probabilmente riferito all'antico confine tra Teate e Ortona.

Aringo (Montereale): da **arengus, voce medievale di origine germanica che designava il luogo delle adunanze, evidentemente come traslato; G.B. Pellegrini vi vedeva inspiegabilmente un denominale in -engo dal personale gotico Ariggs.

Arischia (L'Aquila): diminutivo **arisc(u)la dal lat. class. arista 'resta (del grano)', forse nel senso (attestato nella lingua provenzale) di 'lisca, scheggia' traslato ad indicare la lingua di terra sulla quale sorse il paese.

Arnaro (+ Campli): se non è da **arenarium 'luogo renoso, sabbioso', con riferimento alla geomorfologia del colle, potrebbe essere accostato alla voce, molto diffusa nel Lazio, arnaro che indica grotte o ripari sotto roccia, voce di incerta etimologia.

Arola (+ Notaresco): diminutivo **arjola per il class. areola, v. ara nel senso di 'spiazzo, pianoro', significato compatibile con la morfologia del luogo.

Arpagnano (+ Cittaducale): prediale **(fundus) arpinianus dal personale Arpin(i)us.

Arseta (+ Arsita): plurale **arseta di arsetum 'terra bruciata (col debbio) per la messa a coltura'.

ARSITA (Bacucco): traslato geomorfico, dalla voce medievale bacucco 'cappuccio' con allusione alla forma del colle; nel 1905 il nome del comune è sostituito con Arsita, riprendendo nome del vicino castello medievale di Arseta.

Aschi (Ortona dei Marsi): probabilmente riflette lo stesso appellativo preromano **asc(u)lum da cui anche il nome di Asculum Picenum, v. qui.

Asinella (+ Ateleta): da un idronimo **senella, forse riferito ad una sorgente, per il cui significato v. Sinello; la /a-/ iniziale delle fonti scritte tarde è frutto di concrezione dell'articolo.

Aspra (+ Rieti): da **aspra, aggettivo o neutro plurale, alludente alla natura impervia, 'aspra', del sito, v. aspro.

Assergi (L'Aquila): tradizionalmente spiegato col sintagma **ad silicem, specificazione della chiesa di S. Maria attorno alla quale sorse il paese, con riferimento ad un grosso masso o 'selce'.

Astignano (+ Pianella): formazione prediale **ad stenianum, dal gentilizio romano Stenius.

ATELETA: creazione dotta degli inizi del XIX sec., dal greco ateles 'senza tasse', poiché dichiarato esente alla fondazione.

ATESSA: forma tardo-antica **atissa, forse da un preromano *atisia, per il cui significato si veda qui (§28).

ATRI: continua il regionale **atria per il classico Hadria, di origine prelatina, per cui si veda qui.

AVEZZANO: prediale **(fundus) avidianus dal personale Avidius.

Aviano (+ Castel Castagna): prediale **(fundus) av(e)ianus dal personale Av(e)ius.

Aviano (+ Montereale): v. Aviano.

B

Baccarecce (Pescorocchiano): toponimo tardo, riflette il termine vaccareccia, che è da (terra) vaccaricia '(terra) adatta alle vacche', con il betacismo tipico della fonetica locale.

Bacugno (Posta): prediale asuffissato **(fundus) vacunius, dal teonimo romano Vacuna, nome di una dea sabina un cui tempio si trovava proprio nelle vicinanze.

(Villa) Badessa (Rosciano): poleonimo recente (XVIII sec.) che riprende il nome preesistente del fondo, il quale risale forse al suo primo proprietario privato (nel 1641 l'università di Pianella la vendette all'abate Orsi).

Bagno (L'Aquila): appellativo **balneum con riferimento a fonti d'acqua, v. bagno.

Bagno (+ Rosciano): v. Bagno.

Bagnolo (Amatrice): diminutivo **balneolum dell'appellativo bagno, tipico di terreni ricchi di umidità.

BALSORANO: riflette il sintagma **vallis sorana, ossia la porzione del municipio romano di Sora aggregata col tempo alla valle Roveto ed alla contea dei Marsi (comprendeva gli od. territori di Balsorano, Roccavivi e S. Giovanni Valle Roveto), v. valle.

Barano (Tornimparte): prediale **(fundus) var(i)anus, dal personale romano Barius o Var(r)ius, con rafforzamento fonosintattico della consonante iniziale in sintagmi come (ad) Varanus.

BARETE: dal fitonimo **laveretum, collettivo di laver, -eris 'specie di crescione, pianta dei terreni umidi', per perdita della prima sillaba interpretata come articolo femminile ('la Barete') e ipercorrezione di /v/ in /b/.

Barile (+ Villa S. Angelo): toponimo di origine incerta; suona ancora varilë nel dialetto locale.

BARISCIANO: prediale **(fundus) varis(j)anus, dal personale romano Varisius.

Bariscianello (+ Barisciano): già noto come Barisciano inferiore in contrapposizione a Barisciano superiore (Barisciano), dal XIV sec. viene piuttosto chiamato con un diminutivo del toponimo principale.

BARREA: da **barre(g)ia, che riprende l'oronimo Barregium, passato come titolo del monastero di S. Angelo nei pressi edificato, e poi al borgo con l'incastellamento, ma con cambiamento di genere al femminile; a partire dal XIV sec. (ma forse già in epoca normanna) il poleonimo è stato interpretato come vallis regia 'valle regia' e come tale trascritto in documenti ufficiali, ma questa sembra essere una paretimologia; l'ipotesi più accreditata è che si tratti invece di un toponimo prelatino, che viene confrontato con basi ed antroponimi vari, ma resta di difficile interpretazione.

BASCIANO: prediale **(fundus) bassianus, dal personale romano Bassus.

Basèlice (+ Montazzoli): formalmente **baselicae (loc. sing.), riflesso di una voce basilica che potrebbe aver indicato una chiesa; data la presenza non lontano della chiesa di S. Maria a Basilica (Villa S. Maria), il toponimo Basilica potrebbe aver indicato nella tarda antichità tutta l'area compresa tra Sangro, Turcano e Sinello, forse corrispondente all'antico pagus di Buca/Pallanum incentrato sull'insediamento più tardi noto come Civita.

Basto (Valle Castellana): da **guastum, per cui v. vasto.

Battaglia (Campli): da **battalia; considerata la sostanziale distanza del luogo da vie di comunicazione di una qualche importanza, non necessariamente con riferimento ad una battaglia avvenuta, quantunque una chiesa locale initolata a S. Vittoria potrebbe far propendere per questa ipotesi; forse piuttosto con riferimento alla battitura di cereali, come in altri microtoponimi abruzzesi, v. battuta.

Bazzano (L'Aquila): prediale **(fundus) badianus, dal personale romano Badius.

Béfaro: (+ Castelli): da **bifarus per il classico bifer 'che porta (produce) due volte (all'anno)', riferito ad un terreno.

Beffi: (Acciano): presuppone una forma **beffae di difficile interpretazione, forse di origine onomatopeica o imparentata con boffa 'ciuffo d'erba'.

Belforte: (+ Città Sant'Angelo): dal sintagma **bellum fortem, di costruzione normanna (antico francese), v. bello.

BELLANTE: probabilmente rifletterà, tramite un sintagma locativo **ad Bellanti (in dialetto presenta metafonesi da /-i/, Billìndë), un personale medievale Bellante.

BELMONTE (del Sannio): dal sintagma **bellus mons, con riferimento alle caratteristiche del sito, v. bello e monte.

Bertona (+ Villa Celiera): forse da **Bertonis, forma locativa dal personale di origine germanica Berto.

Biscurri (+ Alfedena): forse da **rivus Scurri, idronimo che designava nel XI sec. l'odierno Rio Torto, per discrezione della prima sillaba ri- avvertita come articolo plurale (*ri Vuscurri) e successivo betacismo (*Buscurri, Biscurri).

BISEGNA: antico prediale senza suffisso **(in) Vesennia, dal personale italico Vesennius o simili.

BISENTI: prediale asuffissato **(in) visenti, dal personale romano Visentius.

Boceto (Campli): da **bucetum 'pascolo per i buoi'.

BOLOGNANO: prediale **belonianum, da un personale romano del tipo Velonius, Volumnius, Balenius o simili.

BOMBA: da **bomba, metaplasmo di bombus, voce di origine onomatopeica indicante 'ronzio, rombo', oppure **bumba 'acqua, bevanda', voce affiorante in vari latini regionali; in entrambi i casi con riferimento ad un corso d'acqua o cascata.

Bominaco (Caporciano): regsitrato nel X sec. come **mam(m)enacum, si tratta di un toponimo oscuro: una formazione prediale in -acus ((fundus) Malmeniacus) sembrerebbe esclusa poiché questo suffisso presuppone normalmente un sostrato gallico.

BORBONA: toponimo **burbona di origine incerta: dato che la prima attestazione sembra essere dell'XI sec., potrebbe essere un relitto prelatino affine al nome di Forfona (con diverso esito delle /bh/ italiche), oppure un antroponimo derivato da un personale, come vuole la tradizione locale.

BORGO VELINO (Borghetto): diminutivo tardo (XIV sec.) di borgo; il nome è già attestato come Borgo all'atto della redazione dell'onciario, e viene definitivamente cambiato in quello attuale nel XIX sec., con riferimento al fiume Velino che ivi scorre.

Borgonuovo (Torricella Sicura): composto (XV sec.) di borgo e nuovo, perchè il centro sorse in seguito all'abbandono di un castello medievale.

BORGOROSE: toponimo ibrido, con un primo elemento borgo tradizionale, comunque non molto anteriore al XVIII sec.; mentre il secondo elemento è del XX sec. e sostituisce la precedente specificazione Collefegato, che è il nome del vecchio capoluogo, con l'oronimo locale (Monte) Rosa, avvertito come più piacevole e meno problematico.

Borgo S. Pietro (Petrella Salto): composto tardo di borgo e dell'agionimo S. Pietro, titolo del monastero che aveva in feudo il paese.

Borrano (Civitella del Tronto): secondo il Palma è una resa dotta del nome dialettale Verrà(no), il quale potrebbe riflettere un prediale **(fundus) Verr(i)anus, dal personale romano Verrius.

BORRELLO: più propriamente Civita Borrello (v. civita), perché sede dal 1040 di un ramo della famiglia dei Borrello, conti di Sangro di origine franca.

Bozza (Montefino): da **bocia 'protuberanza, bozzo', voce tardo-latina presente anche nell'antico francese.

Bregliano (+ Pianella): attestato in epoca medievale sotto diverse versioni, che possono farsi risalire ad un prediale **barilianus, di origine incerta.

BRÌTTOLI: dal locativo **brictolis indicante una proprietà fondiaria, dal personale alto-medievale Brictulus che può alludere ad un'origine etnica brètone o britanna (Bricti).

Brusciano (Fiamignano): prediale **(fundus) brusianus, dal personale romano Brussius.

BUCCHIÀNICO: prediale composto **(fundus) bucc(u)lanicus, dal personale tardo-romano Bucculus, con il doppio suffisso -anus e -icus.

BUGNARA: dal sintagma **(terra) buniara, collettivo di bunium 'specie di rapa o navone selvatico', per la presenza di questa specie nel sito originario.

Busci (Montereale): probabilmente la stessa origine di Bussi, col quale è omofono in dialetto.

BUSSI (sul Tirino): sintagma locativo **(in) buxis, da buxus 'bosso'; la specificazione attribuita nel XIX sec. richiama il fiume che scorre presso il paese.

Butino (+ Colledimezzo): forse da un personale germanico, variante del più diffuso Bodo (anche Buto ecc.), quantunque l'assenza di suffissazione rende questa etimologia (proposta da E. Nègre per Beutin in Francia, toponimo attestato nel XI sec. come Botinum) alquanto dubbia; più probabile da **butinus 'piccola fossa, ricettacolo d'acqua', voce attestata a Ravenna e dunque da ritenersi un grecismo medievale da bothynos 'fosso'.

Butro (+ Cantalice): da **bot(h)rus, vocabolo latino di origine greca 'fosso, borro', con riferimento alla sottostante Valle di Cantalice; il vocabolo è attestato con valore toponimico nell'Abruzzo aquilano; la /u/ tonica deriva da metafonesi dialettale.

C

Cabbia (Montereale): da **cabja, secondo E. Giammarco regionale per cavea 'recinto', nel senso di 'luogo recintato'.

Cafagio (+ Atri): da **cafagium, latinizzazione del longobardo gahagi 'terreno riservato, bandita', v. cafaggio.

CAGNANO (Amiterno): prediale **(fundus) canianus, dal personale tardo-romano Canius; la specificazione, che allude all'antica città sabino-romana di Amiternum, fu aggiunta nel XIX sec.

Cagnano (+ Acquasanta Terme): v. Cagnano.

CALASCIO: dal sintagma loc. **(in) Calasi(o)), cioè prediale asuffissato dal personale romano Calasius.

Calcalatrone (+ Rieti): malgrado la sopravvivenza del toponimo come Calcarone, l'unica forma attestata presuppone una formazione imperativale **calcalatrone(m) 'calpesta ladrone' la cui motivazione, come per altri toponimi dello stesso tipo, è oscura; si tratta forse di un toponimo di importazione normanna (antico-francese).

Calcariola (Cittaducale): da **calcarjola, diminutivo del lat. tardo calcarja 'forno per la fabbricazione della calce', v. calcara; forse con allusione alla forma del castello o come toponimo preesistente all'incastellamento.

Calcasacco (+ Schiavi di Abruzzo): formazione imperativale **calcasaccum, formalmente 'calpesta-sacco', v. sacco; quantunque emergano altri esempi in Abruzzo e in Francia, la motivazione della formazione è per me oscura.

Caldari (Ortona): formalmente da **caldaria, derivato del lat. calidus 'caldo', con motivazione ignota, forse riferito a una sorgente, v. caldara.

Caldarola (+ Isola del Gran Sasso d'Italia): viste le attestazioni del XVIII sec. (Colle de Arolo) e quelle probabili precedenti (Cudorone), la forma originaria del toponimo non è chiara; più recentemente si è avuto un conguaglio forse paretimologico un diminutivo di caldaro, -a, v. Caldari.

Camarda (L'Aquila): antico appellativo **camarda di origine e signifcato non del tutto chiari; nell'Italia meridionale estrema va ricondotto ad una voce bizantina che indica una 'tenda', e da questa, come traslato geomorfico, 'macchia di cespugli spinosi'; in molti dialetti centro-meridionali cama è piuttosto la 'pula' o 'lolla' dei cereali, v. camarda.

Campana (Fagnano Alto): da **campana 'campana', come traslato geomorfico, con allusione alla forma del sito.

Campiglio (Campli): da **campilius, voce tardo-latina, che designava un 'campo (arativo)'.

CAMPLI: diminutivo plurale **campulae di campus 'campo, pianoro', v. campo.

CAMPO DI GIOVE: da **campus iovis, per il cui primo elemento v. campo, mentre la specificazione può avere due spiegazioni: da iugum 'giogo', usato nella toponomastica come traslato geomorfico a designare un 'valico montano' (in questo caso quello di Coccia, che però ha un nome suo molto antico), v. giovo; oppure con riferimento alla stazione (mansio) romana di Iovis (Larene) che le ricerche più recenti collocano a valle del paese, a Ocriticum presso Cansano.

Campolano (Pescorocchiano): toponimo tardo, forse da un cognome.

Campomizzo (+ Pescasseroli): composto **campus miczus 'campicello, piccolo pianoro', v. campo e miccio.

CAMPOTOSTO: composto **campus tostus, v. campo, con l'aggettivo tosto che designava la natura del terreno 'duro, sodo, non cedevole all'aratro'.

Càmpoli (+ Alanno): v. Campli.

Càmpora (+ Campli): plurale **campora 'campi, pianori' di campus, secondo la forma arcaica in -ora dei nomi neutri plurali.

Campovalano (Campli): composto **campus gualanus di campo e di un appellativo medievale di diffusione centro-meridionale valano dal valore di 'contadino, aratore' e di etimologia incerta.

Canaparo (+ Lanciano): sintagma **(campus) can(n)aparius 'luogo dove si coltiva la canapa.

Cànetra (Castel Sant'Angelo): riflette l'appellativo cànetra 'dolina, pozzo carsico', dalla tipica diffusione sabina, tanto che si può pensare ad una evoluzione regionale parallela a quella del latino canistrum 'canestro', il quale è dal greco kànistron; il toponimo allude al laghetto di origine carsica presso il quale sorge il paese.

Canili (+ Fano Adriano): da **canilis, derivato di 'cane', forse con tono derogatorio riferito ai resti del precedente insediamento, v. Rocca Gisone.

Canili (Rocca S. Maria): v. Canili, forse con riferimento al precedente castello di Tavolero.

CANISTRO: appellativo **canistrum 'canestro, cestino di vimini', usato come traslato geomorfico.

CANOSA (Sannita): da **canusia, toponimo antico o di riporto, v. discussione qui, §13; la specificazione è recente (1864).

CANSANO: v. Canzano, toponimo identico; la grafia oscilla per secoli tra Canzano e Cansano, che prevale definitivamente solo dopo il recupero dell'autonomia nel XX sec.

CANTALICE: la forma originaria è incerta, le prime attestazioni oscillando tra **cacalice e **catalice, entrambe difficili da analizzare; senza fondamento sono le etimologie popolari del tipo 'cata ilex'.

Cantalupo (+ Agnone): composto 'imperativale' **cantalupum, cioè 'canta, lupo', con allusione ad una località infestata dal lupo; si tratta di possibile toponimo di importazione normanna.

Cantalupo (+ Tocco da Casauria): v. Cantalupo.

Cantalupo (+ S. Pietro Avellana): v. Cantalupo.

Cantalupo (+ Notaresco): v. Cantalupo.

CANZANO: prediale **(fundus) cantianus, dal personale romano Cantius.

CAPESTRANO:

CAPISTRELLO: traslato geomorfico **capistrellum, dim. di capisterium 'vassoio (per mondare il grano)'.

CAPITIGNANO: prediale **(fundus) capitonianus, dal personale romano Capitonius.

Capodacqua (Arquata del Tronto): sintagma **caput de aquae, con riferimento alla sorgente del Rio, affluente del Tronto, che si trova nei pressi.

Capodifiume (+ Rocchetta a Volturno): sintagma **caput fluminis, con riferimento alle vicine sorgenti del fiume Volturno.

CAPORCIANO: prediale **(fundus) capertianus, dal personale romano Capertius.

CAPPADOCIA: da un **cappadozium, spesso spiegato con la voce abruzzese capaddòzjë 'caporione', forse originariamente come nomignolo della località.

CAPPELLE (SUL TAVO): in origine al singolare **cappella 'piccola chiesa', v. cappella; la specificazione che allude al vicino fiume Tavo è del 1912; v. anche qui.

Cappelle (Scurcola Marsicana): in origine al singolare **cappella 'piccola chiesa', v. cappella; dal XX sec. è in uso la specificazione dei Marsi che però non è ufficiale.

Capradosso (Petrella Salto): dal sintagma **caprae dorsum 'dorso di capra', traslato geomorfico allusivo alla forma del sito.

Caprafico (+ Guardiagrele): dal fitonimo **caprificus 'fico selvatico'.

Caprafico (Teramo): v. Caprafico.

Capranica (+ Civitella Roveto): aggettivo **capranica, derivato di capra, nel senso di 'luogo aspro, adatto alle capre'.

Caprara (Spoltore): aggettivo **(terra) capraria 'luogo adatto alle capre', v. capra; fatto insolito per una frazione, il paese ha preso una specificazione ufficiale nel 1934 (Caprara di Pescara), poi modificata nel 1938 in Caprara d'Abruzzo, v. anche qui.

Capsano (+ Isola del Gran Sasso d'Italia): prediale **(fundus) Caps(i)anus dal personale romano Capsius.

CARAMÀNICO (Terme): prediale **(fundus) calamanicus, da un personale romano Calamus con doppio suffisso -anicum come in Bucchianico; in passato furono proposte altre etimologie per la prima parte del toponimo; la specificazione è recente (1960).

CARAPELLE (Calvisio): da una voce **carapellum non affatto isolata, che sembra designare valloni, pozzi o torrenti; ipoteticamente riconducibile all'appellativo greco (bizantino?) karabos, v. caravo; la specificazione è in uso ufficialmente dal XIX sec. ma riprende un toponimo molto più antico, il nome di una villa medievale tra i castelli di Carapelle e Castelvecchio, che a sua volta riflette il personale romano Calvisius.

Carapelle (+ Atessa): v. Carapelle.

Carce (+ Magliano de' Marsi): apocope **carce(rem) dal lat. carcer, -eris 'recinto', poi 'prigione', v. carcere.

Carceri (+ Ateleta): v. Carce, con riferimento all'incastellamento ('recinto').

CARPINETO (DELLA NORA): v. Carpineto; la specificazione del 1863 fa riferimento al vicino fiume Nora.

CARPINETO (SINELLO): collettivo **carpinetum dal fitonimo carpinus, v. carpino; la specificazione assunta nel 1863 fa riferimento al vicino fiume.

Carrito (Ortona dei Marsi): da **carretum successivamente metafonizzato in -ito, di origine non chiara.

Carrufano (+ Civitaquana): forse prediale **carrufanum, da un possibile personale *Carrufus che compare in top. anche asuffissato.

Carrufo (Villa S. Lucia): v. Garrufo.

CARSOLI: sostituisce il precdente Celle riprendendo il nome della colonia romana di Carseoli, dopo la diruzione di questa e del castello medievale che ne prese il posto, anch'esso noto come Civita (Carsoli).

Cartecchio (+ Teramo): da **carticula, formalmente 'cartolina' ma dal significato incerto in contesto toponimico; forse come metatesi di craticula 'griglia'.

Cartore (+ Borgorose): è stato spiegato come un relitto del toponimo preromano T(hi)ora (Matiene), da identificare col sito romano di Collepizzuto presso la Bocca di Teve; in alternativa potrebbe essere un derivato di carta come ne affiorano quà e là in toponomastica, v. anche Cartecchio.

CARUNCHIO: diminutivo **carunculum di *carunca per il classico carruca 'aratro', nel senso di 'pezzo di terra arata', 'pezzo di terra che si può arare in una giornata' o simili.

CASACANDITELLA: dal sintagma **casa candidella, v. casa, con l'aggettivo candidus 'bianco'.

CASALANGUIDA: normalmente ritenuto un composto **casa languida, v. casa, con l'aggettivo languidus nel senso di 'placido, quieto'; ma le più antiche attestazioni sono piuttosto del tipo Casalangena(m).

Casalareto (+ Montefino): sembrerebbe un composto **casa lauretum, v. casa, con un fitonimo collettivo designante un 'boschetto di alloro', v. loreto; in alternativa un composto poco chiaro di casale.

CASALBORDINO: sintgama **casalis (Roberti) Bordini, dal nome del primo feudatario, v. casale.

Casale S. Benedetto (+ Lanciano): composto di casale e di un agionimo relativo al titolo della chiesa.

Casale S. Giovanni (+ Roseto degli Abruzzi): composto di casale e di un agionimo, titolo dell'abbazia di S. Giovanni a Vomano; in epoca moderna prende il nome Casal Thaulero riprendendo quello della famiglia proprietaria, di origine tedesca.

Casale S. Nicola (Isola del Gran Sasso d'Italia): composto di casale e di un agionimo, titolo della chiesa madre del castello medievale di Cornisia.

Casalforzato (+ Furci): composto **casale (rein)forzatum, nel senso di casale munito di una qualche forma di difesa, tale da essere anche chiamato castrum.

Casali (Amatrice): propriamente Casali di Aleggia o Casali della Meta, il nome recente riflette l'appellativo casale nel senso di 'insediamento rurale, colonia'.

CASALINCONTRADA: in origine semplicemente **casalis, v. casale; usato dapprima con la specificazione comitis 'del conte' perché possesso del conte di Manoppello; poi con quella in contrata, nel senso di 'nelle vicinanze' rispetto a Chieti.

Casalpiano (+ Bomba): composto **casale planum, con riferimento al sito in terreno pianeggiante, v. casale e piano.

Casalpiano (+ Rosciano): v. Casalpiano.

Casamàina (Lucoli): probabilmente dal sintagma **casa magna nel senso di 'villa grande', in contrapposizione alla vicina Casula 'villa piccola'.

Casanova (Cortino): sintagma **casa nova, dal significato trasparente, quantunque la corte sia attestata già in epoca medievale.

Casanova (Leonessa): v. Casanova per il significato, in quanto la villa emerge solo in epoca rinascimentale.

Casavecchia (+ Spoltore): dal sintagma **casa(m) vetere(m), formalmente 'casa vecchia', con allusione ad un insediamento antico: l'aggettivo vecchio designa in epoca medievale luoghi occupati in età altomedievale, spesso fasi altomedievali di preesistenti abitati antichi.

Cascina (+ Cagnano Amiterno): da **c(l)assina, di etimologia incerta, non necessariamente legato al tosc. e sett. cascina 'caseggiato rurale'.

Casentino (S. Eusanio Forconese): forse un prediale asuffissato **(in) Cas(u)entino, dal personale romano Casuentinus.

Casette (Cittaducale): toponimo tardo, diminutivo di casa nel senso di 'abitazione rurale'.

CÀSOLI: da **casulae, diminutivo di casa.

Càsoli (Atri): da **casulae, v. Casoli.

(CASTEL) CASTAGNA: dal fitonimo **castanea usato come collettivo 'bosco di castagni', v. castagna; nel 1863 aggiunse l'elemento Castel forse con intento nobilitante.

Castagneto (Teramo): fitonimo collettivo **castanetum, v. castagna.

Castelbasso (Castellalto): in origine Castelvecchio, per cui v. Castelvecchio, per distinguersi dal vicino Castelvecchio Trasmondo prende in epoca svevo-angioina la specificazione monaciscus, perché possesso dei benedettini di S. Clemente a Vomano; a partire dal XVI sec. prende la specificazione a Basso (perché in posizione meno elevata rispetto all'altro, che diventa C. ad alto; dall'onciario in poi ha il nome attuale.

Castelcieco (+ Palena): composto **castellum caecum, forse con riferimento all'angustia della valle in quel punto, v. castello e cieco.

CASTEL DEL MONTE: coniato in seguito all'incastellamento tardivo del sito (XIII sec.), sostituisce il precedente Castelnuovo, facendo allusione alla posizione montana del paese e forse con influsso del celebre Castel del Monte pugliese.

CASTEL DI IERI: sintagma **castellum Ildegerii, dal personale di origine germanica Ildegerius, con evoluzione fonetica abbastanza regolare.

CASTEL DI SANGRO: sintagma **castellum Sangri, che designa un castello fondato sul fiume Sangro o piuttosto come sede comitale dei Conti di Sangro.

Castelferrato (Torrevecchia Teatina): composto rinascimentale, che sembra alludere ad un preesistente insediamento o fortificazione, v. castello e ferro.

Castellabate (+ Cittareale): composto **castellum abbatis, v. castello, con la specificazione che probabilmente allude alla fondazione da parte di un'abbazia, forse Farfa.

CASTELLAFIUME: composto **castellum ad flumine(m) 'castello al fiume', per essere presso il Liri, v. castello e fiume; fino al XII sec. l'insediamento era noto come Nerfa, toponimo di probabile origine sabellica (marsa), da *ner-bha 'la forte', affine dunque al toponimo latino Norba.

Castellalberico (+ Palena): **castellum, con la specificazione che presumibilmente riprende il nome del fondatore, Gio(vanni) Alberico. In seguito noto con il diminutivo castelletta, v. castello.

Castellammare (Adriatico) (Pescara): sintagma **castellum ad mare, v. castello, perché situato su un colle prospiciente il mare.

Castellana (Pianella): in origine un riflesso di **castellar(e) 'castello', forse dietro influsso normanno; in seguito il toponimo viene ri-analizzato come castellana, con un diverso suffisso.

CASTELLI: forma plurale **castelli già attestata in epoca medievale, v. castello.

Castellone (Castel S. Vincenzo): da **castellione(m), v. castiglione.

Castelmanno (+ Cupello): composto **castellum Manni, con una specificazione non isolata (vi sono altri poleonimi medievali con questo nome in Puglia, Umbria, Toscana, ecc.) che riflette il personale (ipocoristico) germanico Mannus.

Castelmurato (+ Rocca S. Giovanni): composto **castellum muratum, per essere munito di mura, v. castello.

Castelnuovo (Avezzano): v. Castelnuovo.

Castelnuovo (S. Pio delle Càmere): v. Castelnuovo, l'abitato è di origine quattrocentesca.

Castelnuovo (Campli): v. Castelnuovo; probabilmente perché l'insediamento ebbe origine come filiazione di Castello, il quartiere orientale di Campli.

Castelnuovo (a Volturno) (Rocchetta a Volturno): v. Castelnuovo, quantunque il centro sia incastellato almeno dall'epoca angioina.

CASTELNUOVO (Castel Frentano): composto **castellum novum, dal significato trasparente, v. castello e nuovo; cambiato nel XIX sec. per distinguerlo da omonimi.

Castelnuovo (+ Rivisondoli): v. Castelnuovo.

CASTELGUIDONE: composto **castellum Guidonis, v. castello, con la specificazione che riprende il personale di origine germanica Guido,- onis.

CASTELLALTO: in origine Castelvecchio, per cui v. Castelvecchio, prende in epoca normanna il nome del suo feudatario Transmundus per distinguersi dal vicino Castelvecchio Monacesco; a partire dal XVI sec. prende la specificazione ad Alto (perché in posizione più elevata rispetto all'altro, che diventa C. a basso; dall'onciario in poi il nome attuale.

Castelleto (+ S. Buono): diminutivo **castelle(c)tum di castello.

Castelluccio (Pescorocchiano): tardo diminutivo di castello.

Castelmenardo (Borgorose): composto **castellum Ma(i)nardi, di castello e di un personale medievale Mainardus di origine germanica, probabilmente il nome del fondatore.

CASTEL SANT'ANGELO: tardo composto di castello e di un agionimo che forse riprende il titolo di una chiesa preesistente.

CASTEL SAN VINCENZO: toponimo di formazione medievale, v. castello, con la specificazione che richiama l'abbazia di S. Vincenzo al Volturno; a partire dal XVII sec., con la diruzione dell'abbazia, il toponimo diventa semplicemente S. Vincenzo, per poi riassumere il vecchio nome nel XX sec., all'atto della fusione con il vicinissimo centro di Castellone.

Casteltasso (+ Rosello): composto **castellum tassi, v. castello, con la specificazione che richiama lo zoonimo 'tasso' o piuttosto un personale Tasso di origine germanica.

casteltrione (+ Amatrice): composto di castello e del toponimo originario Trione, che può riflettere l'appellativo **trivjone(m) da trivium 'trivio', qui forse con allusione alla biforcazione dell'alta valle del Tronto.

Castelvecchio (S. Marie): composto **castellum vetulum, riferito al primo incastellamento poco distante dal sito attuale, v. castello e vecchio.

Castelvecchio Acquaviva (+ Atri): composto **castellum vetulum, v. castello e vecchio; la specificazione, in uso dalla fondazione per distinguerlo da altri centri vicini con lo stesso nome, fa riferimento alla famiglia Acquaviva che tenne il feudo in enfiteusi e alla vicina corte che diede loro il nome.

Castelvecchio (+ Francavilla al Mare): v. l'altro Castelvecchio.

CASTELVECCHIO (Calvisio): v. gli altri Castelvecchio: il nome fu attribuito nel XV sec. a quello che in precedenza era semplicemente noto come Castello 'sotto S. Lorenzo'; per la specificazione, ufficiale dal XIX sec., v. Carapelle Calvisio; prima si distingueva dagli altri Castelvecchio della provincia aggiungendo la specificazione di Carapelle.

CASTELVECCHIO (Subequo): come per altri Castelvecchio il nome riflette la preesistenza di un castello chiamato altrimenti (Navinum); la specificazione è in uso dal XVI sec. e tramanda il nome del municipio romano di Superequum, sopravvissuto fino all'alto medioevo come villa della quale Castelvecchio fu erede.

Castiglione (+ Amatrice): v. Castiglione.

CASTIGLIONE (A CASAURIA): v. Castiglione; la specificazione, che allude alla vicina abbazia di S. Clemente a Casauria, è in uso dal 1863; prima il toponimo era distinto da altri Castiglione della stessa provincia tramite la specificazione "del Conte", con allusione ai conti Cantelmo che la tennero e, a partire dal catasto onciario, "della Pescara", con riferimento al vicino fiume.

Castiglione della Valle (Colledara): da **castellione(m), v. castiglione, con la specificazione valle, riferita alla Val mavone o Siciliana.

Castiglione (di Bagno) (+ L'Aquila): da **castellione(m), derivato di castellum, di probabile diffusione normanna, v. castiglione.

Castiglione (+ Borgorose): v. Castiglione.

Castiglione (di Ballo) (+ Tornimparte): v. Castiglione; i resti del castello sono ancor oggi noti come 'Castellaccio'.

Castiglione (presso Vasto) (+ Vasto): v. Castiglione, con riferimento ad una fortificazione che guardava il tratturo.

CASTIGLIONE MESSER MARINO: v. Castiglione, con la specificazione, antica, che si riferisce al feudatario Marino Caracciolo (1451).

CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO: v. Castiglione, con la specificazione, antica, che si riferisce evidentemente al giustiziere Raimondo Caldora detto Raimondaccio (XV sec.); questa sostituì nel quella precedente e più genuina domini Rahonis, in uso già nel XIII sec., che invece si riferiva ad un feudatario locale, forse lo stesso di Poggioragone.

Castiglione Vèrrico (Montereale): v. Castiglione, con la specificazione che richiama la vicina villa Verrico.

CASTILENTI: dal sintagma **castrum Lentuli, formato con l'appellativo castro ed il personale Lentulus.

Castronovo (S. Vincenzo Valle Roveto): da **castrum novum, v. castro e nuovo.

Castrovalva (Anversa degli Abruzzi): da **castrum, per cui v. castro; la specificazione (de) Valva, che allude alla diocesi di appartenenza, entrò in uso nel XV sec. e fu generalizzata in seguito per distinguere questo centro da altri con lo stesso nome in diocesi vicine.

Castulo (+ Ortucchio): può riflettere una voce sabellica *kas-tro-lo-m affine al latino castrum e al suo dim. castellum 'forte, castello', visto che il sito di Castulum ospitava un recinto fortificato marso.

CATIGNANO: prediale **catunianus dal personale Catonius/

Cavuccio (Teramo): diminutivo di cava 'luogo avvallato, con riferimento alla situazione geografica; anche detto Piano Cavuccio.

CELANO: piuttosto che un prediale **caelanus dal personale Caelus (o Aquila secondo un'altra interpretazione), sembra derivato dal toponimo Caela, attestato già nel II sec. e riferito ad un vicus situato probabilmente presso Aielli (Cele).

CELENZA (sul Trigno): toponimo di aspetto preromano e con diversi omofoni in area italica, per cui v. qui (§15).

Celle (+ Carsoli): da cella, nel senso di 'fattorie dipendente da un monastero', in questo caso, quello di S. Maria.

CELLINO (Attanasio): nome di difficile interpretazione: se non è da un antroponimo (eventualmente in forma ipocoristica) senza suffisso, potrebbe rimandare all'appellativo cella; la specificazione in vigore dal 1863 fu scelta riprendendo il nome dell'allora prefetto di Teramo Nicola Attanasio.

CEPAGATTI: composto **cepa catti 'cipolla del gatto', nome locale della 'erba cipollina'.

Cerasolo (+ Bomba): diminutivo **ceras(i)olum di ceras(i)um 'ciliegio', v. ceraso.

Cerbiforco (+ Roseto degli Abruzzi): non chiaro, forse un composto quasi tautologico **cervi-furcum di cervo (le sue corna) e forca, entrambi i termini allusivi ad una 'biforcazione' (di una valle?)

Cerchiara (Isola del Gran Sasso d'Italia): stati le attestazioni medievali del tipo Ciriscar(i)a, forse riflette un derivato **ciniscaria di un fitonimo come *ciniscus 'inisco o cinisco, erba fetente', con successiva assimilazione di n-r in r-r ed infine (XV sec.) conguaglio paretimologico con gli esiti del tipo cerc(ul)aria di cerqua 'quercia'.

CERCHIO: appellativo **circ(u)lus 'cerchio', forse con allusione al primo recinto fortificato, v. cerchio.

Ceresia (+ Valle Castellana): formalmente vale **ceras(i)a 'ciliegia', forse come traslato geomorfico con allusione alla forma del colle, v. ceraso.

Ceridilla (+ Amatrice): toponimo oscuro, che presenta una sola attestazione non chiara.

CERMIGNANO: prediale **(fundus) cermanianus, dal personale romano Germanius.

Cerquacupa (+ Pizzone): sintagma **cerqua cupa, per i cui elementi v. cerqua e cupo, probabilmente allusivo del bosco che doveva esistere nel sito prima dell'incastellamento.

Cerqueto (Fano Adriano): collettivo **cerquetum, con metatesi dal classico quercetum 'bosco di querce'.

Cerrano (+ Prezza): piuttosto che un prediale sarà un derivato **(fundus) cerranum di cerro'; nello spirituale, la giurisdizione medievale era nota come Fano, per cui v. Fano.

Cerratina (Pianella): diminutivo del collettivo cerreta 'bosco di cerri', con dissimilazione e-e > e-a dovuta alla fonetica dialettale.

Cerreto (+ Penna S. Andrea): fitonimo collettivo **cerretum 'bosco di cerri'.

Cerreto (Teramo): v. Cerreto.

Cervaro (Crognaleto): derivato **(...) cervarius, con riferimento alla presenza del cervo.

Cesacastina (Crognaleto): composto **caesa castina, dal valore di 'bosco ceduo di castagni', dove per il primo elemento v. cesa, mentre il secondo è una forma latina regionale castinea per il classico castanea 'castagna, castagno'.

Cesaproba (Montereale): composto **caesa proba, dove per il primo elemento v. cesa 'bosco ceduo', mentre il secondo elemento è l'aggettivo probus, qui nel senso di 'utile, comodo' (DuCange).

Cesaràtoli (+ Roccascalegna): etimologia non chiara, date le forme antiche non consistenti, che oscillano tra Cesaratoli, Cesarabula, Sante Saradule, Cerasolo, etc.

Cesaventre (Accumoli): composto non antico di cesa 'taglio nel bosco' e della preposizione entro 'dentro', adattato alla fonetica locale con l'inserimento di una /v/ eufonica.

Cese (Avezzano): dall'appellativo **(silva) caesa 'taglio nel bosco', v. cesa.

Cese (L'Aquila): v. Cese.

Cesenà (Campli): prediale **(fundus) cesenanus, dal personale romano C(a)esen(n)ius, con apocope dell'ultima sillaba per fenomeno dialettale diffuso nel nord teramano.

Cesoni (Cittaducale): vista l'antichità del toponimo, sarà formazione prediale asuffissata **(in) caesoni(o), dal personale romano Caesonius, piuttosto che un derivato di cesa.

Cesura (+ Micigliano): da **clausura 'chiusura', nel senso di 'stretta della valle', con riferimento all'angustia della valle del Velino; nonostante l'etimologia chiara, nelle fonti aquilane trecentesche e più tardive il castello è consistentemente chiamato Cesura, forse per confusione con altro toponimo presso Forcella di Preturo.

Chiarino (Tossicia): da **clarinum, forma derivata dall'aggettivo clarus 'chiaro', v. chiaro.

Chiarino (+ L'Aquila): v. Chiarino, qui probabilmente con riferimento alla limpidezza delle acque dell'omonimo torrente.

CHIETI: continuazione di un antico toponimo marrucino Teate, forse con retroformazione dall'aggettivo *teatinu > *tjatinu > *kjetinu per dissimilazione; v. l'analisi qui (§1).

Chioviano (+ Bisenti): prediale **(fundus) clivianus, da un personale romano Clivius, con successivo regolare sviluppo di /kl/ in /kj/.

Ciarelli (Rocca S. Maria): incerto, ma potrebbe riflettere il personale medievale Azzarellus, Aczarellus analizzato come **(ad) zarellis.

Cipressi (Città Sant'Angelo): in origine al singolare, dal fitonimo **(ad) cypressum 'cipresso'.

CITTADUCALE: propriamente Cìvita Ducale fino al XVIII sec., v. civita, con la specificazione, attribuita all'atto della fondazione nel 1309, che volle celebrare re Carlo II attraverso il titolo di Duca di Calabria del suo erede Roberto.

CITTAREALE: designazione attribuita dopo la fondazione (nelle cedole angioine è ancora chiamata Valle Falacrina), celebrativa della dinastia angioina e della natura regia della nuova città; v. civita.

CITTÀ SANT'ÀNGELO: propriamente Cìvita S. Angelo fino al XVIII sec., v. civita, con la specificazione che formalmente è un agionimo S. Angelo che richiama il titolo della chiesa madre, ma che potrebbe in ultima analisi continuare quello del municipio romano sparso di Angulum.

Cìvita (Oricola): da civita, con riferimento alla città romana di Carsoli.

CÌVITA D'ANTINO: continua il nome della città marso-romana di Antinum, v. qui, come specificazione di civita.

Cìvita del Conte (+ Montazzoli): il nome civita è probabilmente qui riferito ad un antico insediamento italico, centro del pagus noto nella tarda antichità come Basilica; la specificazione allude ad un 'conte', probabilmente il conte di Sangro che fondò il castello medievale.

Cìvita di Sangro (+ Torino di Sangro): il nome civita è probabilmente riferito al municipio romano di Buca, v. qui e qui (§8), mentre la specificazione richiama il fiume alla foce del quale sorgeva l'abitato.

CIVITALUPARELLA: il nome civita è riferito ad un antico insediamento, antecedente italico e poi erede medievale della Trebula romana nel fondovalle (e non di Iuvanum, come erroneamente indicato qui); la specificazione riprende l'idronimo Luparello (oggi Parello per discrezione di quello che veniva inteso come l'articolo dialettale lu-), a sua volta un diminutivo di **luparius '(rio) dei lupi'.

Cìvita Marsia (+ S. Benedetto dei Marsi): da **civita 'città antica', con la specificazione tratta dal nome della diocesi dei Marsi, v. civita.

CIVITAQUANA: nome antico, composto **civita aquana, v. civita, con l'elemento caratterizzante Aquana che viene tradizionalmente interpretato come un teonimo italico, nome di una divinità delle acque.

Cìvitaretenga (Navelli): composto **civita ardenga di civita e di un personale romano-germanico Ardengus.

Cìvita S. Massimo (L'Aquila): nome medievale di Forcona, v. civita, con la specificazione che richiama la presenza nella cattedrale del corpo del santo.

Cìvita Tomacchiara (+ Colonnella): da **civita 'città antica', riferito alla pretuzio-romana Truentum di cui fu erede, v. civita; la specificazione è un derivato in -arjus di **tumaccla, voce all'origine del dialettale tumacchjë 'cespo di timo, ciuffo di erba secca' (DAM), a sua volta dal regionale **tumum per il classico thymum 'timo'.

Cìvita Tomassa (Scoppito): da **civita 'città antica', riferito al vicus sabino-romano di Foruli di cui il castello medievale fu erede; chiamato Civita Foruli fino al XII sec., prese in seguito la specificazione attuale, che fa riferimento ad un personale Thomasius 'Tommaso', forse riferito a Tommaso di Preturo che lo teneva al tempo del Catalogus.

CIVITELLA ALFEDENA: in origine solo **civitella, diminutivo di civita 'antico centro abitato', riferito forse ad un centro preromano; la specificazione (prope) ALfedena è antica, almeno del XV sec., ed allude alla vicinanza con Alfedena, del cui stesso stato feudale faceva parte all'epoca.

CIVITELLA (Casanova): v. Civitella; la specificazione, che richiama l'abbazia di S. Maria di Casanova, è in uso dalla redazione del catasto onciario (XVIII sec.); prima il centro era noto come Civitella dell'Abbadia.

CIVITELLA DEL TRONTO: v. Civitella; la specificazione richiama il vicino fiume Tronto ed è in uso dal XVI sec.

Civitella (di Nesce) (Pescorocchiano): v. Civitella, con riferimento al vicino centro di Nesce, erede del municipium romano di Nersae.

CIVITELLA MESSER RAIMONDO: diminutivo **civitella di civita 'antico centro abitato', con una specificazione, attestata già nel XV sec., che richiama il suo barone Raimondo d'Annecchino, feudatario in quegli anni.

CIVITELLA ROVETO: diminutivo **civitella di civita 'antico centro abitato', con una specificazione che fino al XVI sec. è della Valle, poi Roveto, entrambe riferite alla valle Orbetana o de Orbeto, poi Roveto.

COCULLO: da **cucullum 'cappuccio', traslato geomorfico con allusione alla forma del colle.

Collalto (+ Penne): composto **collis altus, v. colle e alto.

Collalto (+ Isola del Gran Sasso d'Italia): v. Collalto.

Collalto (+ Amatrice): v. Collalto.

Collàngelo (+ Scanno): composto **collis (sancti) angeli, da colle e un agionimo che però non è il titolo della sua chiesa medievale.

Collarcone (+ Farindola): composto **collis arconis, da colle ed una specificazione che alluderà alla forma del vicino colle, se si tratta di un accrescitivo di arca 'granaio'.

COLLARMELE: tardo composto coi nomi di due ville, **collis, v. colle, e **armele, dal personale Armellus o Armelius di epoca medievale.

Colle (di Roio - Paidone) (L'Aquila): in origine composto di colle e di un personale germanico Paido o Paldo, poi sostituito come specificazione dal nome della vicina località Roio.

Colle Ascari (+ Penne): composto **collis Anschari, dal personale di origine germanica Anscharius, come probabile primo colono del sito; ma le attestazioni medievali e rinascimentali non sono univoche, avendosi Collistari, Collis Moari, Colle di Mare.

Colleatterrato (Teramo): tardo composto di colle, con un aggettivo 'atterrato' nel senso di 'abbattuto', forse con riferimento all'antico castello di Cartecchio.

Collebono (+ Vasto): composto **collis bonus, con riferimento alla feracità del luogo, v. buono.

Collebrincioni (L'Aquila): composto **collis Branzonis, col personale germanico Branzo.

Collecaruno (Teramo): tardo composto di colle, con un cognome locale Caruni, evidentemente di un proprietario.

COLLECORVINO: dal sintagma **collis Corbinus, v. colle, dove il secondo elemento è un personale Corbinus o Corvinus, attestato nell'IX sec. come cessore di beni all'imperatore Ludovico, beni che poi finirono a Casauria col nome di 'res Corvini'.

COLLEDARA: probabile sintagma di origine recente colle d'ara, v. colle e ara.

COLLEDIMEZZO: sintagma **collis de medio, con riferimento alla morfologia del sito, v. colle e mezzo.

Colledònico (Tossicia): composto **collis dom(i)nicus, v. colle, con l'aggettivo che vale 'padronale, signorile' ed indica dunque una proprietà del signore feudale, v. donnico.

Colledoro (Castelli): da **collis lauri 'colle dell'alloro', v. loro, con successiva dissimilazione di L-L in L-D, oppure come giustapposizione tautologica di colle e oro 'poggio'; da principio era il titolo della chiesa locale.

Collefégato (Borgorose): da **collis fecatum, ossia 'colle fegato', traslato geomorfico allusivo alla forma del sito del castello.

Colle (filiorum Raynaldi) (+ Bussi sul Tirino): da **collis, v. colle, con una specificazione in uso nel XIV sec. che richiama i fondatori o primi possessori, i 'figli di Rinaldo'.

Collefracido (L'Aquila): composto **collis fracidus, con allusione alla natura del luogo, v. fracido.

Collegrato (+ Valle Castellana): composto **collis gratus, cioè 'colle gradito, adatto', v. colle.

Colleguidone (+ Roccapia): composto **collis Guidonis, da colle con il personale di origine germanica Guido, -onis; anche noto nelle fonti coeve come Vallis Guidonis.

COLLELONGO: composto **collis longus descrittivo del sito, v. colle e longo.

Collemaggio (+ Penne): composto **collis maius 'colle maggiore', v. colle e maggio.

Collemaggiore (Borgorose): v. Collemaggio.

Colle Maiella (+ Rapino): da **collis, con varie specificazioni: prima quello della chiesa di S. Pancrazio, poi quello della Maiella, per il cui nome si veda qui, §35.

Collemarmoro (+ Bisenti): composto **collis marmorjus, motivato dalla presenza di rocce simili al marmo.

Collemartino (+ Vasto): composto **collis Martini, con probabile riferimento alla vicina chiesa di S. Martino.

Collemazzolino (Fiamignano): composto relativamente recente di colle e di una specificazione che sembra un soprannome o cognome; il toponimo preesistente era Macchia, v. macchia.

Colleminuccio (Teramo): tardo composto di colle con una specificazione apreposizionale che potrebbe essere un antroponimo 'Minuccio'.

Colle Morone (+ Casoli): composto **collis melonis, con allusione alla forma che richiama quella di una mela, o alla presenza di meli.

Colleodone (+ Alanno): composto **collis Odonis, v. colle, con la specificazione che richiama un personale medievale di origine germanica Od(d)o, -onis.

COLLEPIETRO: formalmente composto **collis Petri, v. colle, con la specificazione che richiama il personale Petrus, probabilmente il suo fondatore.

Collerinaldo (Borgo Velino): sembra un tardo composto di colle e del personale 'Rinaldo'; la prima attestazione (XVI sec.) è però Cornaldum.

Collerotondo (+ Celenza sul Trigno): composto **collis rotundus di evidente significato, riferito alla morfologia del sito, v. colle e rotondo.

Collerotondo (+ Amatrice): v. Collerotondo.

Colle San Giacomo (Tagliacozzo): recente formazione, da colle e dall'agionimo che è il titolo della locale chiesa.

Collesansonesco (Torricella Sicura): composto di colle e dell'aggetivo denominale Sansoniscus 'di Sansone', v. anche Pescosansonesco.

Colle S. Maria (Teramo): recente formazione, da colle e dall'agionimo che è il titolo della locale chiesa (S. Maria ad Porcilianum).

Collescidio (+ Capistrello): composto con colle ed un secondo elemento, le cui versioni attestate de Segge, di Sage e Asigii riflettono probabilmente un personale Asidius.

Collespada (Accumoli): composto **collis de spata, v. colle, con la specificazione che è formalmente il latino 'spada', forse nel senso geomorfico di 'colle (tagliato con la) spada'.

Collettara (Scoppito): da **collectaria, che in origine designava tutta la zona, forse nel senso di 'luogo dove si raccolgono le acque'.

Collevecchio (+ Montorio al Vomano): composto **collis vetulus, forse con riferimento ad insediamento di antica tradizione, v. colle e vecchio.

Colleverde (Leonessa): composto trasparente non antico (forse rinascimentale, già attestato nel XVIII sec.) di colle con l'aggettivo verde; sembra che in precedenza la località fosse detta Collesecco e ancora prima, in epoca medievale, Colle Mondo, v. mondo.

COLLI (a Volturno): da **colles, v. colle, in uso almeno dal XIII sec. quantunque il toponimo originario era Colle S. Angelo; dall'epoca aragonese entrò in uso la grafia Licolli con la concrezione dell'articolo; nel XIX sec. assunse la stessa specificazione di altri comuni vicini.

Colli (Carsoli): originariamente al singolare, al plurale solo dal XVIII sec., v. colle; la specificazione ottocentesca allude al vicino valico stradale di M. Bove.

Colli (Barete): nome per designare tre ville derivato da quello di una di esse, v. colle.

Colliberti (Isola del Gran Sasso d'Italia): composto **collis (Lam)berti, v. colle, col secondo elemento un personale germanico del tipo Lambertus come proposto da E. Giammarco.

Collicelli (Campli): diminutivo **collicellus di colle, con riferimento alla morfologia del sito.

Collimento (Lucoli): da **columentum, per il classico columen, -inis 'sommità', con allusione al colle dove sorse il castello; in seguito le prime sillabe del toponimo furono reinterpretate localmente come colle-.

Collorso (Borgorose): toponimo tardo, che sembra un composto di colle e di orso, probabilmente proprio come zoonimo.

Colloto (+ Ascoli Piceno): da **collutum, derivato di collis, v. colle, o dal participio passato di colluere 'sciacquare' con riferimento ad abbondanza di acque.

COLONNELLA: diminutivo **columnella, indicante un cippo di confine o un miliario, v. colonnella.

Cologna (Roseto degli Abruzzi): da **colonia nel senso di 'masseria, casa colonica', toponimo già attestato nell'XI sec. e quindi ben antecedente all'effettivo stabilimento di una 'colonia' di Schiavoni.

Colpagano (Civitella del Tronto): da **collis paganus, composto di colle e dell'aggettivo paganus per cui v. Montepagano.

Comignano (Cortino): prediale **(fundus) cominianus, dal personale romano Cominius.

Còmino (Guardiagrele): da **cominum, nome preromano, per cui v. qui, §12.

Configno (Amatrice): da **confinium 'confine', con probabile riferimento al confine della diocesi reatina con quella ascolana.

CONTROGUERRA: probabilmente da un personale medievale di probabile origine normanna Contraguerra composto di contra(re) (cfr. francese contrer) e guerra, simile semanticamente a Cacciaguerra ecc.

Coppito (L'Aquila): fitonimo collettivo **poppletum 'pioppeto', con metafonesi poppitu e poi, per dissimilazione di p...p in c...p, coppitu, v. pioppo.

Corcumello (Capistrello): da **curcumellum, dim. di cu(c)cuma 'vaso di rame o terracotta', con dissimilazione di c...cc in c...rc, v. cuccuma.

Cordesco (+ Notaresco): dall'aggettivo **c(h)ordiscus 'tardivo', qui forse nel senso di 'che frutta tardi', con riferimento alla messa a coltura precedente all'incastellamento.

CORFINIO: riprende dal XX il nome classico Corfinium, di origine preromana, per cui v. qui; il nome tradizionale è Pèntima, da **pentoma 'rupe', a sua volta derivato della base prelatina penta 'sasso'.

Cornelle (Amatrice): da **cornella, presumbilmente il nome locale della 'corniola', frutto del corniolo, v. corno, per la presenza di questa specie o come traslato allusivo alla forma del sito.

Cornillo (Amatrice): diminutivo **cornillus del fitonimo cornus 'corniolo' o del traslato geomorfico cornus 'corno', in origine riferito all'attuale villa di Cornillo Vecchio.

Cornisia (+ Isola del Gran Sasso d'Italia): derivato **cornisja di Corno, il nome tradizionale del massiccio centrale del Gran Sasso, v. corno.

Corno (+ Antrodoco): da **cornus 'corno', forse con riferimento alla forma della valle, ma v. anche la motivazione del vicino toponimo Rocca di Corno; non è escluso che il nostro sia un toponimo di riporto da quest'ultimo, in quanto viene citato per la prima volta (XI sec.) con una specificazione, Cornus de Ioseph.

CORROPOLI: etimologia incerta: (i) a giudicare dall'attestazione nel catalogus baronum (Collemrapulum), dal sintagma **colle(m) Rotpulis, v. colle, col personale medievale di origine germanica Rotpulus; (ii) da un più problematico **corrupula, composto con cum ed il latino tardo rupa variante di rupes 'roccia', nel senso di '(spazio) tra le rocce'.

CORTINO: da **curtinus, derivato di curtis 'corte', v. corte.

CORVARA: da **corvaria, derivato di corvus 'corvo' nel senso di '(terra) di corvi'; tra il XVI ed il XVIII sec. prese la specificazione "del Conte", forse con riferimento al d'Afflitto, conte di Trivento, che la tenne per un periodo, o per analogia con la vicina Castiglione, già detta "del Conte".

Corvaro (Borgorose): v. Corvara.

Costumi (Torricella Sicura): spiegato da N. Palma dal termine feudale costume 'tributo consuetudinario' dovuto dai vassalli; l'università pre-napoleonica di cui era la villa principale si denominava Sola Villa, v. villa.

Cotellessa (+ Lanciano): da un cognome.

CRECCHIO: dim. **ocriculum di ocris 'rocca', appellativo di origine sabellica, passato comunque al latino.

Croce Arnaria (+ Leonessa): composto **crux arnaria con l'appellativo croce e la specificazione che sembra diversa ma potrebbe in realtà richiamare il nome di Narnate, centro del gastaldato.

CROGNALETO: fitonimo collettivo **cornialetum dal nome locale del 'corniolo' (latino cornus), nel senso di 'bosco di cornioli'.

CÙGNOLI: diminutivo **coniulum di con(g)ius nel senso di 'valletta', v. cogno.

CUPELLO: diminutivo di **cupa, traslato geomorfico per designare località avvallate, v. cupello.

Cùpoli (Farindola): diminutivo **cupulum di cupa 'dosso, località avvallata', poi passato al plurale.

Cusano (Abbateggio): prediale **(ager) cusanus, dal personale romano Cusius.

Cusciano (Montorio al Vomano): la forma attuale sembrerebbe equivalente a Cusano, ma le forme medievali non sono consistenti e rendono difficile l'interpretazione.

D

DOGLIOLA: diminutivo **doliolae di dolium 'botte', come traslato geomorfico con riferimento a qualche caratteristica del sito.

E

Elce (Cortino): da **ilice(m) 'leccio', per la presenza di questa specie arborea, v. elce.

ÈLICE: v. Ilice, quantunque la fonetica non sia chiarissima e lascerebbe sospettare del concorso di qualche altro vocabolo.

F

Fàbbrica (+ Brittoli): da **fabrica, voce latina riferita ad un laboratorio manifatturiero o ad un rudere preesistente alla fondazione del castello.

Fagge (Fiamignano): toponimo relativamente recente, allusivo alla presenza di faggi, v. fago.

Faieto (Crognaleto): fitonimo collettivo **fagetum 'bosco di faggi', v. fago.

Faizzone (+ Amatrice): da **fagetione(m), derivato poco chiaro del fitonimo fagus 'faggio', v. fago.

FAGNANO (Alto): malgrado l'apparenza di prediale, continua il classico Aufenginum (attestata in un'iscrizione) attraverso una lezione intermedia **ofanianum, peraltro attestata [A. La Regina]; la specificazione è post-unitaria e fa riferimento all'altitudine del comune rispetto a quella degli altri Fagnano italiani.

Fallascoso (Torricella Peligna): aggettivo sostantivato **fa(l)lascosum dal valore fitonimico, 'luogo dove vegeta il falasco', un'erba usata come lettiera per il bestiame o per impagliare; con raddoppiamento di L per influsso del vicino toponimo Fallo; v. falasco.

FALLO: dall'appellativo **faldus per falda 'pendice, fianco', vocabolo di origine francone.

Fano (Montereale): da **fanum, v. l'altro Fano.

Fano a Corno (Isola del Gran Sasso d'Italia): sintagma **fanum ad Cornum, con il primo elemento che designa i resti di un 'tempio', mentre il secondo elemento è il nome tradizionale del massiccio centrale del Gran Sasso, v. corno.

FANO ADRIANO: giustapposizione di due toponimi in origine indipendenti; il primo è **fanum 'tempio', che in epoca medievale può riferirsi ad una chiesa; il secondo, in origine Trianum, nome del castello di cui Fanum era villa, è una formazione prediale **(fundus) trianus da un personale romano di non chiara identificazione, ma che si ritrova altrove in toponomastica.

Fara (Aderami) (+ Atessa): v. Fara, con una specificazione che riflette un antroponimo germanico, forse quello del primo colono o feudatario.

Fara d'Alento (+ Bucchianico): v. Fara, con una specificazione che allude all'ubicazione prossima al fiume Alento.

Fara Ambrilie (+ Bolognano): v. Fara, con una specificazione che è il nome della precedente curtis e che sembra romano, ma di difficile interpretazione.

Fara Balderocci (+ Pescara): v. Fara, con una specificazione che riflette un antroponimo germanico di difficile ricostruzione, forse *Balde-roch(us); in seguito il toponimo fu re-analizzato come Val(le) di Rocco.

Fara Boccaceti (+ Elice): v. Fara, con la specificazione che è il collettivo **bocacetum, dal fitonimo regionale bocaca 'marruca', forse con allusione alla antica pratica di usare siepi di bocache come recinti di abitati.

Fara (di Carpineto) (+ Carpineto della Nora): v. Fara, nota anche come Fara de Macclis (delle Macchie) dal nome di una località vicina.

Fara filiorum Guarneri (+ Atessa): anche detta, con un diminutivo, Faricciola, v. fara; la specificazione che riflette un antroponimo germanico, forse quello del primo colono o feudatario, per distinguerla dalla vicina Fara Aderami.

FARA FILIORUM PETRI: v. Fara, con la specificazione, antica, che riflette il nome dei fondatori, i 'figli di Pietro'.

Fara Intramonti (+ Tocco da Casauria): v. Fara, con la specificazione che si riferisce alle gole di inter montes (Intramonti, Tramonti).

Faraone (S. Egidio alla Vibrata): solitamente ricondotto alla voce di origine longobarda fara 'insediamento', ma il suffisso, che si confronta con quello di Faragola in Puglia, non è chiaro.

FARA S. MARTINO: dall'appellativo fara 'insediamento (longobardo)', con la specificazione antica che richiama la badia di S. Martino in Valle, che nell'antico regime aveva la giurisdizione spirituale e, per un periodo, civile sul luogo.

FARÌNDOLA: (doppio) diminutivo **farinula di fara 'insediamento (longobardo)'.

Faugnano (Torricella Sicura): prediale **(fundus) favonianus, dal personale romano Favonius.

Favale (+ Alanno): da **(terra) fabalis 'campo di fave'.

FIAMIGNANO: prediale **(fundus) Flaminianus, dal personale romano Flaminius.

Filetta (+ Amatrice): v. Filetto.

Filetto (L'Aquila): v. Filetto.

FILETTO: fitonimo collettivo **filectum 'felceto', da filix 'felce', v. filetto.

Fioli (Rocca S. Maria): formalmente da **fi(li)olum, un tipo toponimico di incerta origine ma che ritorna frequentemente in area teramana ed anche altrove (Fiola, Figliola, Figliolito ecc.); il nome IGM di una delle sorgenti del Tordino, poco a monte del paese, è proprio Figliola.

Fiugni (Cagnano Amiterno): toponimo attestato come tale solo nel tardo XV sec., forse da un personale romano, **(ad) Flavonio, con successiva metafonia della /o/, caduta di /-v-/ intervocalica e riduzione del nesso /flaV-/ a /fjV-/, (come in Firenze per Florentia).

Fiumata (Petrella Salto): toponimo tardo, derivato di fiume, che era già la specificazione del titolo della sua chiesa.

Flamignano (Tossicia): v. Fiamignano, con conservazione locale del nesso /fl/.

Floriano (Campli): prediale **(fundus) Florianus, dal personale romano Flor(i)us.

Foce (+ Celano): dall'appellativo **fauce(m) al singolare, nel senso di 'forra', con riferimento alle Gole di Celano, v. foce.

Foce (L'Aquila): v. Foce (Celano).

FOLIGNANO: prediale **(fundus) fulginianus, dal personale romano Fulginius, o **fullonianus, da Fullonius.

Follònica (+ Nocciano): da **fullonica 'officina', evidentemente per la presenza nel sito di resti di un opificio antico.

Fontanelle (Pescara): diminutivo plurale di **fontana, v. fontana.

Fonteavignone (Rocca di Mezzo): composto tardo di fonte e di quello che potrebbe essere un microtoponimo pre-esistente, forse un diminutivo **viniola di vinea, v. vigna.

FONTECCHIO: diminutivo **fonticulum di fonte(m), v. fonte.

Fontechiaro (+ Francavilla al Mare): composto di origine rinascimentale **fons clara, di evidente significato, con l'aggettivo poi passato al maschile, v. fonte e chiaro.

Fonte del Trocchio (+ Chieti): composto recente, ripreso dal nome di una vicina fonte, v. trocchio.

Forcabobolina (+ S. Giovanni Teatino): sintagma **furca bubulina, v. forca, con la specificazione dall'aggettivo **bubulinus che allude all'allevamento di bovini.

Forca di Valle (+ Capestrano): da **furca, con riferimento al valico ancor oggi chiamato di Forca di Penne, forca; la specificazione dipende dal fatto che il valico immetteva nel contado di Penne.

Forca di Valle (Isola del Gran Sasso d'Italia): da **furca, quantunque il sito attuale non richiami affatto una forca; la specificazione è antica (in uso almeno dal XV sec.) e fa riferimento alla Valle (Siciliana).

Forca Melone (+ Leonessa): da **furca melonis, v. forca, con la specificazione che può alludere alla forma del colle sovrastante (un traslato geomorfico), v. mela.

Forca (Palena) (+ Palena): da **furca, v. forca, mentre la specificazione in uso già nel XIV sec. rimanda a Palena, nel senso di 'alta valle Aventino'.

Forca Petula (+ Borgo Velino): composto **furca petula di forca e dell'aggettivo tardo-latino *peculus, *petulus alla base dell'italiano 'piccolo'; già nel tardio medioevo il nome era ormai analizzato come Forca *pretula, con la specificazione sentita come un diminutivo di preta.

Forcella (Teramo): diminutivo **furcella di furca, come traslato geomorfico, v. forca.

Forcella (L'Aquila): v. Forcella, per la stessa motivazione: una biforcazione della valle a forma di forca.

Forcella (Amatrice): v. Forcella.

Forcona (+ L'Aquila): riflette il tardo-antico Furconium o Furcona (Paul. Diac.), forse dipendente dal latino furca 'valico (a forma di forca)'.

Forfona (+ Barisciano): continua il nome del vicus vestino-romano di Furfo, noto da iscrizioni, per la cui etimologia, v. qui.

FORLÌ (del Sannio): da **forulum, che riprese all'incastellamento l'idronimo **forulus, nome alto-medievale dell'attuale Vandrella, a sua volta di probabile origine preromana (v. l'etimologia dell'altro idronimo Foro qui); il nome è passato al plurale durante il XV sec. e nel XIX sec. fu accostato erroneamente alla più nota Forlì (con l'accento sull'ultima sillaba) di Romagna, da cui venne distinto aggiungendo la specificazione.

Forme (Massa d'Albe): dall'appellativo forma (in origine al singolare) 'canale (artificiale), condotta d'acqua'.

FORNELLI: da **fornellum al singolare, diminutivo di forno, o come traslato geomorfico (località esposta al sole?) oppure legato alla presenza di fornaci per, ad es., carbonaie; il toponimo passò nell'uso al plurale solo agli inizi del XIX sec.

Fornisco (Valle Castellana): da **forniscum, di significato incerto: il suffisso di origine germanica -iscus è spesso applicato a nomi di persona con valore aggettivale, ma in questo caso l'elemento nominale sembra piuttosto l'appellativo forno.

FOSSA: da **fossa, che qui si riferisce alla dolina ai cui margini sorse il castello ed il paese.

FOSSACECA (Fossacesia): v. Fossacieca. Il toponimo fu leggermente modificato nel 1863 forse perché ritenuto sconveniente.

Fossacieca (+ Pereto): composto **fossa caeca, dal significato trasparente, v. fossa e cieco.

FRAINE: da **fragina 'frana', poi passato al plurale per la compresenza dell'altro castello di Fraine superiore.

Frainelle (+ Fraine): diminutivo di Fraine (superiore), suo nome alto-medievale.

FRANCAVILLA (al Mare): sintagma **franca villa, di probabile origine normanna (francese) per via dell'aggettivo preposto, con riferimento ad un centro (qui villa è calco del francese ville 'città') di nuova fondazione sgravato da certe tasse, cioè 'franco'.

Fràttoli: diminutivo **fractulae di fracta 'macchia di sterpi, rovi', v. fratta.

Frattura: da **fractura, con riferimento alla frana preistorica del M. Rava che sbarrò il corso del torrente Tasso generando il Lago di Scanno.

FRESAGRANDINARIA: dal sintagma **(terra) fre(n)sa, da frendere 'macinare, triturare', con riferimento alla lavorazione della terra, con una specificazione, in uso già nel XIV sec., che riflette il nome della famiglia feudataria dei Grandinato; le attestazioni del tipo Fris(i)a, predominanti dal XIV al XVIII sec. restano inspiegate, v. anche Frisa.

FRISA: comunemente ritenuto un derivato del personale romano Fresius o Frisius, senza suffissazione. La contemporanea presenza di un'altra Fresa nella stessa provincia, potrebbe però far pensare ad un appellativo.

Frondarola: diminutivo **frondarola da frons 'ramo', con allusione alla vegetazione del sito; a partire dal XV sec. reinterpretato come fornarolo e accostato paretimologicamente a forno.

FURCI: formazione obliqua **furcis da furca 'forca' come translato geomorfico, in questo caso nel senso di 'avvallamento di una cresta'.

Gabiano (Civitella del Tronto): v. l'altra Gabiano.

(Casale S. Benedetto a) Gabiano (+ Corropoli): prediale **(fundus) gabianus dal personale romano Gabius; il castello medievale era noto come casale S. Benedetto, dal titolo dell'abbazia benedettina da cui dipendeva.

GAGLIANO (Aterno): prediale **(fundus) gallianus dal personale romano Gallius; la specificazione è post-unitaria e fa riferimento al vicino fiume Aterno.

Gallo (Tagliacozzo): riflette l'appellativo **gualdum di origine longobarda, designante un 'dominio', agricolo o forestale, v. gualdo.

Gamagna (Fiamignano): parrebbe un prediale asuffissato **(terra) ca(m)mania, ma in generale è poco chiaro.

GAMBERALE: piuttosto che da un personale longobardo Gambarus (gamhallo 'socio'), il suffisso fa pensare a **gammararius 'luogo dove vegeta l'aconito (cammaro)', una specie di pianta velenosa chiamata cammarum già in Plinio per similitudine delle sue radici al gambero marino (gammarus per il classico cammarus).

Garrano (Teramo): probabilmente un prediale **(ager) carranus, da un personale romano Carus o simili.

Garrufo (S. Omero): formalmente identico ad un supposto personale *Carrufus, v. Carrufano, ma entrambi questi toponimi potrebbero nascondere un appellativo geomorfico del sostrato italico; sono fantasiosi gli accostamenti paretimologici ad un presunto proprietario romano Rufus.

Gaudiano (+ Roccaspinalveti): in mancanza di attestazioni anteriori al XVII sec. è impossibile discernere tra un diminutivo di gaudo e un riflesso dell'antroponimo di origine germanica Godinus.

Gaudo (+ Atessa): da **gualdum, per velarizzazione (forse solo nella trascrizione scritta, dopo che si era perso finanche il ricordo del feudo) del nesso intervocalico LD, v. Gallo e gualdo.

Genca (+ L'Aquila): o appellativo **genga o **genca 'tufo argilloso, marna', di origine prelatina e alla base del poleonimo Genga (AN), o contrazione **ienca di iovin(i)ca 'giovenca'.

Gesso (Teramo): v. Gessopalena.

GESSOPALENA: in origine semplicemente **gipsum (de Domo), con riferimento al 'gesso' dello sperone dove sorge l'antico paese; la specificazione risale almeno al XVI sec. e fa riferimento alla Contea di Palena della quale faceva parte; per Domo, v. Pennadomo.

Gignano (L'Aquila): prediale **(fundus) gennianus dal personale romano Gennius.

Ginestrale (+ Bucchianico): da **genestrale, derivato dal fitonimo tardo-latino genest(r)a 'ginestra' per la presenza di tale specie.

Ginèstrula (+ Civitaquana): dim. **genestrula di genest(r)a, v. Ginestrale.

GIOIA (DEI MARSI): possibilmente dalla seconda parte di un sintagma **(arx?) Iovia 'di Giove', con riferimento ad un antico culto italico, ma v. anche la voce dialettale iovo 'giogo', traslato geomorfico.

Girgenti (Pescorocchiano): da gergentum, che la tradizione locale collega a Girgenti (Agrigento) in Sicilia, come toponimo di riporto di epoca normanna.

Girifalco (+ Castellafiume): da girifalco 'specie di falcone', voce di origine normanna (antico-francese), nel senso tecnico di 'opera fortificatoria, rocca'.

Girolo (+ Lanciano): da un **girolus, appellativo relativo a qualche edificio o emergenza geografica rotonda.

GISSI: sembrerebbe da **gipsum, per cui v. Gessopalena; in passato assunse la specificazione di Monteodorisio per distinguersi proprio da Gessopalena.

GIULIANO (Teatino): prediale **(ager) iulianus dal personale romano Iulius; la specificazione è del XIX sec. ed allude alla città di Chieti.

GIULIANOVA: toponimo celebrativo di Giuliantonio Acquaviva che nel 1471 trasferì S. Flaviano nel sito attuale; la versione attuale 'lunga', con l'aggettivo nuovo, fu in uso fino al XVIII sec., quando lasciò il posto alla versione 'breve' Giulia, ma fu ripristinato nella seconda metà del XIX sec.

Giuliopoli (Rosello): formazione dotta con suffisso grecizzante -poli 'città', dal nome del fondatore Giulio (Cesare) Caracciolo, signore di Villa S. Maria, che comprò il feudo nel 1637 e vi eresse la nuova villa nel 1640.

GORIANO SÌCOLI: prediale **(fundus) gordianus, dal personale romano Gordius; la specificazione è antica e ha sempre accompagnato il nome per distinguerlo da quello della vicina Goriano Valli; si tratta probabilmente del personale di origine germanica Sigilo, confuso paretimologicamente sin dal XII sec. con l'aggettivo siccus 'secco'.

Goriano Valli (Tione degli Abruzzi): v. la vicina Goriano, dalla quale si distingue sin da epoca medievale tramite la specificazione 'delle valli', formalmente trasparente ma di motivazione incerta.

Grasciano (Notaresco): prediale **(fundus) grassianus, dal personale romano Grassius o Crassius.

Grisciano (Accumoli): prediale(fundus) gricianus, da un personale romano, Gricius o Grittius.

Grotti (Cittaducale): da grotta, col plurale che segue la fonetica locale; originariamente colla specificazione 'di Salto'.

Grotti (Borgorose): v. Grotti.

Guardiabruna (Torrebruna): composto **guardia bruna, dall'appellativo di origine longobarda (*warda) guardia 'posto di guardia'; come per la vicina Torrebruna, la specificazione rifletterà un personale Bruno, -onis e non il colore bruno del sito.

GUARDIAGRELE: composto **guardia Graelis, v. guardia e Guardiabruna per il primo elemento; la specificazione è comunemente interpretata come un personale romano Gr(a)elius senza suffisso (originariamente un locativo).

Guardia Vomano (Notaresco): da **guardia, v. guardia, con una specificazione già in uso in epoca angioina che allude al vicino fiume Vomano.

Guastameroli (Frisa): composto **guastum Meruli, da guasto (v. Guasto e vasto) ed un personale Merulus come specificazione, aggiunta per distinguerlo da Guasto Ottaviani.

Guasto (+ L'Aquila): appellativo **guastum dal germanico *wosti 'deserto', con riferimento ad una località abbandonata; in questo senso forse l'insediamento medievale sorse sul sito abbandonato di un vicus di epoca romana?, v. vasto.

Guasto Ottaviani (+ Castel Frentano): appellativo **guastum, v. Guasto, con specificazione che richiama un personale in uso tra la nobiltà longobardo-franca, probabilmente il nome del fondatore, aggiunta per distinguerlo da Guasto Meruli.

Guasto Pomaroso (+ Accumoli): composto **guastum pomarensis, v. Guasto per il primo elemento con riferimento a località precedentemente abitata, mentre la specificazione riflette un aggettivo derivato da pomarium 'frutteto' e dunque descrittivo della presenza di alberi da frutto.

GUILMI: dal personale germanico Wi(gi)lmus, senza suffissazione.

Guazzano (Campli): prediale di incerta ricostruzione, forse della stessa origine dell'altrettanto incerto Guzzano.

Guzzano (+ Castellalto): prediale di incerta ricostruzione, date le attestazioni medievali divergenti (Genaczanum, Ganczanum, Goçcanum, Cassanum); forse **(fundus) acutianus dal personale romano Acutius.

Iannace (+ Casalbordino): formalmente un diminutivo greco-medievale (suffisso -ace) del nome personale 'Giovanni'; si tratta di un cognome ancora diffuso, per esempio, in Calabria.

Iannini (+ Pizzone): toponimo di difficile analisi, come i molti che iniziano con ia-; dalle attestazioni medievali si può ricostruire una forma quadrisillabica **ioianninum, probabilmente un diminutivo, nel cui tema si potrebbe riconoscere lo stesso elemento che è alla base del nome di Iovana.

Ìlice (+ Vasto): da **ilice(m) 'leccio', per la presenza di questa specie vegetale nel sito, v. elce; conservatosi nel nome della Punta Aderci (**ad ilicem).

Ìlice (+ Pollutri): v. Ilice.

Ìllica (Accumoli): formalmente potrebbe riflettere un appellativo **ilica, variante di ilex 'leccio', v. elce, per la presenza di questa specie arborea.

Intermèsoli (Pietracamela): da **inter mensulas, dove l'elemento latino mensula 'tavolino' è da intendersi come traslato geomorfico, allusivo ai colli circostanti il paese.

INTRODACQUA: da **inter/intro (ad) aquas 'tra le acque', forse con riferimento alle sorgenti della piana sottostante.

Ioanella (Torricella Sicura): diminutivo **io(v)anella di un sintagma **(terra) iov(i)ana per cui v. Iovana.

Iovana (+ Scanno): dal sintagma **(terra) iov(i)ana attestato altrove in Abruzzo e forse riconducibile al culto pagano di Giove, se non è un prediale da un personale romano Iovius.

ISOLA (del Gran Sasso d'Italia): da **insula, v. isola, con riferimento al sito di S. Giovanni ad Insulam, posto su uno stretto crinale alla confluenza di un fosso con il F. Mavone; la specificazione, in uso dal 1863, riprende il nome del sovrastante massiccio montuoso.

Isola S. Clemente (+ Castiglione a Casauria): da **insula (S. Clementis), v. isola, qui nel senso di 'lembo di terra, penisola' spesso usato per descrivere la zona in cui fu fondata l'abbazia di S. Clemente.

Izzano (+ Bellante): prediale **(fundus) itianus, dal personale romano Itius.

L

Làculo (Posta): diminutivo **laculum di lacus 'lago', allusivo alla natura del sito pianeggiante e acquitrinoso.

Lame (Cortino): v. Lama.

LAMA (dei Peligni): appellativo lama 'smottamento, frana'.

LANCIANO: continua il nome (pre-)romano Anxanum, per cui v. qui e qui, §2, con concrezione dell'articolo, *L'Anzano.

L'AQUILA: tradizionalmente considerato un nome augurale, attribuito alla fondazione della città, forse con concorrenza del preesistente Acquili.

Laroma (+ Casoli): formalmente la Roma, evidentemente il nomignolo attribuito in epoca tardo-antica o alto-medievale ai resti del municipium romano di Cluviae.

Latusco (+ Borgorose): da **latusculum 'piccolo lato, faccetta', con riferimento alla morfologia del sito.

Lavarone (+ Teramo): collettivo **laveronem dal fitonimo laver 'crescione, pianta dei luoghi umidi'.

Lazzaro (+ Lanciano): da un cognome, probabilmente di origine slava.

LECCE (nei Marsi): aggettivo fitonimico **iliceus 'relativo al leccio', v. leccio.

Lempa (Civitella del Tronto): forse un raro e quasi unico esito del latino limbus 'orlo (della veste)', esteso come traslato geomorfico ad indicare un 'lembo, parte terminale' di terreno; in tal caso -mp- al posto di -mb-, già presente nelle fonti medievali, sarebbe un'ipercorrezione.

LENTELLA: talvolta analizzato come **(l')entella ed accostato a due toponimi preromani Entella, v. qui (§ 18); in alternativa, forse più probabile, diminutivo **(l')antella dal lat. anta 'quadro della porta', come traslato geomorfico, v. anta; o ancora da **lentula, diminutivo di un idronimo *lenta, poco probabile vista la morfologia del sito e la fonetica delle prime attestazioni.

Lentesco (+ S. Eusanio del Sangro): formalmente coincidente col fitonimo **lentiscum 'lentischio', un arbusto, stranamente senza suffisso.

Lentisco (+ Atessa): v. Lentesco.

Leofara (Valle Castellana): in mancanza di attestazioni antiche, ed in presenza di una fonetica locale particolare (lë ifèrë secondo il Palma ed altre fonti), non è chiaro se contenga il termine fara come secondo elemento o se vada altrimenti analizzato.

Leofreni (Pescorocchiano): le prime attestazioni (XV sec.) sono del tipo li Loffridi, spiegabili con un nome personale o cognome Loffredo.

Leognano (Montorio al Vomano): prediale **(fundus) longonianus, dal personale Longanius.

Leone (+ Collarmele): non chiaro.

LEONESSA: da **gonessa, toponimo di riporto celebrativo della dinastia angioina che fondò la città: Gonesse è un paese dell'Ildefrancia che, secondo una leggenda locale, diede i natali a Filippo II Augusto, re di Francia e antenato di Carlo I di Sicilia; dalla pronuncia dialettale la (g)onessa deriva il nome già in uso nel XV sec. ed accostato paretimologicamente all'appellativo 'leonessa', considerato di buon augurio.

Leporànica (+ Prata d'Ansidonia): prediale composto **(terra) leporanica, dal personale tardo-romano Leporius o Liborius, con il doppio suffisso -anus e -icus.

LETTOMANOPPELLO: da **lectum, per cui v. Lettopalena; la specificazione risale al XV sec. e richiama la vicina Manoppello, sede comitale.

LETTOPALENA: da **lectum 'letto' usato come traslato geomorfico con riferimento ad un rialzo di terra (la collina dell'abbazia di Monteplanizio); la specificazione richiama Palena, forse con riferimento a tutta l'alta valle dell'Aventino.

Linari (+ Vasto): fitonimo **(ager) linarius 'terra coltivata a lino', pianta che predilige i luoghi umidi; la forma plurale potrebbe essere etimologica e denotare diversi campi.

LISCIA: dal latino regionale **lisia '(pietra) liscia', con riferimento alla morfologia del sito.

Lisciano (Ascoli Piceno): prediale **(fundus) leguitanus, da un personale romano di difficile ricostruzione.

Lisciano (Rieti): v. l'altra Lisciano.

Longano (+ Secinaro): prediale **(fundus) longanus, da un personale romano Longus.

LORETO (Aprutino): riflesso del fitonimo **lauretum 'macchia di alloro', v. loreto; la specificazione è del 1863 e riprende un aggettivo desueto per la regione Abruzzo.

Lucignano (+ Civitella del Tronto): prediale **(fundus) licinianus, dal personale romano Licinius.

LUCO (dei Marsi): continua il toponimo romano Lucus (Angitiae), sebbene in un sito diverso, v. luco.

Luco (+ Caramanico): da **lucum per lucus 'radura', v. luco.

Luco (+ Manoppello): v. Luco.

Luco (+ Acquasanta Terme): v. Luco.

Luco (+ Montorio al Vomano): v. Luco.

LÙCOLI: diminutivo **luculum di lucus 'radura', v. luco.

Lugnano (Rieti): prediale **(fundus) lunianus, da un personale romano Lunius; la specificazione assunta nel 1863 associa nel nome Villa Troiana (oggi Vazia), che era divenuta la frazione più popolosa; nel 1928 cambia nome in Vazia, riprendendo il nome di un centro degli Aborigeni/Sabini.

Lupara (+ Monteferrante): derivato **luparia, 'luogo infestato dai lupi', v. lupo.

Lupezzano (+ Tufillo): formazione prediale nella quale è difficile riconoscere l'antroponimo alla base.

Luquiano (+ Castiglione Messer Raimondo): prediale **(fundus) luculjanus (che spiega, per dissimilazione LJ-N > NJ-N anche le attestazioni medievali del tipo Lucuniano, dal personale romano Lucullus.

M

Macchia (Valle Castellana): da **maccla, nel senso di 'bosco', v. macchia; la specificazione tradizionale, per distinguerla dalla vicina Macchia, era macchia del Conte, perché feudo della Contea di Montorio, o anche Jacova (secondo il Palma).

Macchia (Crognaleto): da **maccla, v. l'altra Macchia.

(Vena di) Macchia (Accumoli): da **maccla, v. l'altra Macchia; in origine era un toponimo composto, dove il primo elemento **vena 'vena' alludeva come traslato geomorfico ad una zona sorgentifera o, più verosimilmente dato il sito, a strati rocciosi, v. vena.

Macchia Timone (+ Pescorocchiano): composto **maccla timonis di macchia e di un personale Timon forse di origine orientale.

Machilone (+ Posta): secondo la tradizione sarebbe un toponimo di riporto, da una località francese (da cercare nel nord-est, contatto con l'area germanica) da cui presero nome i Machilonenses, la consorteria che fondò e tenne il castello.

Magnanella (Teramo): diminutivo prediale **(terra) mallianella dal personale romano Mallius.

MAGLIANO (de' Marsi): prediale **(fundus) mallianus dal personale Mallius; nel XIX sec. assume la specificazione.

Magliano (+ Collarmele): v. Magliano (dei Marsi).

Magliano (Torricella Sicura): v. Magliano (dei Marsi).

Malanotte (+ Montebello sul Sangro): sintagma **mala noctis di etimologia trasparente ma di motivazione ignota, poi (XVIII sec.) cambiato in Buonanotte per motivi augurali ed ancora (XIX sec.) in Montebello sul Sangro (per influsso del nome del vicino centro scomparso Montebello) perché il precedente era avvertito come ridicolo.

Malito (+ Borgorose): da **maletum 'meleto', con metafonesi del suffisso in /-itu/.

MANOPPELLO: dal diminutivo **manup(u)lellum di manupulum 'manciata, quantità di spighe che entra in una mano' e, per esteso 'covone', usato come traslato geomorfico per designare il colle sul quale sorse il paese.

Marana (Montereale): da **marana 'zona umida', in accordo con la situazione geografica del sito, v. mara.

Marano (Magliano de' Marsi): prediale **(fundus) maranus dal personale Marius.

MARCETELLI: da **marsitellum, che viene di solito associato al nome etnico dei Marsi, ma la motivazione è poco chiara.

Mareri (Petrella Salto): da **malerium, poi dissimilato in marerium, di difficile interpretazione; forse un prediale asuffissato **(in) malerio, da un raro personale romano, forse di origine germanica, Maler(i)us.

Marini (+ Teramo): da un cognome.

Marmosedio (Fiamignano): da **marmosedium, che sembra un riferimento all'opera poligonale della vicina abbazia di S. Lorenzo in Fano, che si ritiene appartenente ad un santuario di epoca romana; se va analizzato come Marmo-sedium potrebbe essere invece un composto con l'appellativo medievale sedium 'fondo rurale'.

Marruci (Pizzoli): probabilmente un prediale asuffissato (in) Marruci(o), da un personale romano Marrucius.

Martelli (Lanciano): da un cognome.

MARTINSICURO: toponimo di origine moderna (XVI sec.), attribuito alla zona dove il funzionario spagnolo Martino de Segura, mastro portolano d'Abruzzo, fece erigere una torre costiera sotto Carlo V, e poi al vicino porticciolo fluviale. (Alessandro Tucci)

Mascioni (Campotosto): quantunque nel XIV sec. il nome sia attestato come in Massimo, deve trattarsi del locativo **(in) mansionis, da mansio 'luogo di sosta, posta', poi gereicamente 'luogo abitato, casa', v. mascione.

MASSA (d'Albe): dall'appellativo **massa 'tenuta (agraria)', poi 'casale al centro della tenuta', v. massa; nel XIX sec. assume la specificazione che rimanda al vicino centro di Albe, erede di ALba Fucens.

Massa Corona (Massa d'Albe): v. Massa, con il nomignolo corona allusivo alla forma; fino al XIX sec. detta anche Massa superiore per distinguerla da Massa inferiore, situata più a valle.

Materno (+ Scerni): prediale **(fundus) maternus, in origine attribuito ad un podere ereditato da una madre.

Mattutino (+ Cantalice): da **matutinum, formalmente identico all'agg. lat. matutinus 'relativo al mattino', ma la cui motivazione è di difficile interpretazione.

Melatino (+ Teramo): diminutivo **meletinus del collettivo meletus 'meleto', v. melo.

Melegnano (+ Atri): prediale **(fundus) menenianus da un personale romano del tipo Menenius, con dissimilazione di N-N in L-N, o simili.

Mercato (Fiamignano): continua il toponimo attestato in epoca medievale come Forum (Mareri), allusivo di un mercato relativo all'area, forse già pagus, di Mareri.

Meta (Civitella Roveto): traslato geomorfico **meta 'cumulo, cono, piramide', con riferimento alla forma del colle, v. meta.

Meta (+ Amatrice): v. Meta.

Miano (Teramo): verosimilimente un prediale **(fundus) maianus, da un personale romano come Maius.

Micciani (Cittaducale): toponimo di attestazione recente, ma possibile formazione prediale **(fundus) mittianus, dal personale romano Mittius o simili, come per Micciano (PI).

MICIGLIANO: prediale **(fundus) mucilianus da un personale romano Mucilius, o M(a)ecilius.

MIGLIÀNICO: prediale **(fundus) (ae)milianicus, dal personale romano Aemilius, con il doppio suffisso -anus e -icus.

Mirabello (+ Penne): dal composto imperativale **mira bellum, nel senso di 'belvedere', di probabile origine antico-francese (normanna).

Moggio (Canosa Sannita): da **modium, 'moggio' come misura di capacità e, per estensione, quantità di terra che si può seminare con una certa quantità, es., di grano.

Moletano (Amatrice): toponimo relativamente recente di incerta origine, forse un qualche derivato di mola 'macina'.

MOLINA (Aterno): da **molina, dim. di mola o plurale (neutro) di molinum 'mulino'; la specificazione post-unitaria fa riferimento al fiume Aterno sopra il quale sorge il paese e lungo il quale sono ancora visibili dei mulini.

Molviano (Campli): prediale **(fundus) Mulvianus dal personale romano Mulvius.

MONSAMPOLO (del Tronto): in origine Mons Sancti Pauli, composto di monte e di un agionimo relativo alla primitiva chiesa, scritto già in epoca angioina come S. Polo.

Montagnano (+ Gioia dei Marsi): prediale **(fundus) montanianus dal personale Montanius o, stando alle attestazioni angioine, composto di monte e di un diverso prediale, forse da Annius.

MONTÀZZOLI: composto **mons Aczuli, v. monte, con la specificazione che è un diminutivo del personale germanico Aczo, probabilmente il nome del fondatore.

Monteacuto (+ Gissi): composto **mons acutus di evidente significato, v. monte, con l'aggettivo che fa riferimento alla forma della collina.

Monteacuto (+ Acquasanta Terme): v. l'altro Monteacuto.

Montebello (+ Villa S. Maria): composto **mons bellus di evidente significato, v. monte e bello.

MONTEBELLO (di Bertona): v. Montebello per il nome; la specificazione, aggiunta nel 1863, allude al centro medievale di Bertona, che però andava piuttosto con Villa Celiera, o al monte Bertona che sovrasta Montebello.

Montecalvo (+ Atessa): composto **mons calvus di evidente significato, v. monte e calvo.

Montecalvo (+ Acquasanta Terme): v. l'altro Montecalvo.

Montecchio (+ Mosciano S. Angelo): diminutivo **monticulum di monte, nel senso di 'piccolo poggio', probabilmente per comparazione con il vicino Montone.

Monte Donnello (+ Monsampolo del Tronto): composto **mons Domnelli, v. monte, con la specificazione che pare un antroponimo Domnellus.

Montefalcone (+ Morro d'Oro): composto **mons falconis, v. monte, con lo zoonimo che allude all'asprezza del luogo.

Montefalcone (+ Pescorocchiano): v. Montefalcone.

MONTEFERRANTE: composto **mons ferrantus, con la specificazione che, se non richiama un personale Ferrante diffuso nel medioevo, è un aggettivo che allude al colore della terra, v. ferro.

MONTEFINO (Montesecco): dal composto **mons siccus, dal significato trasparente, v. monte e secco; nel Medioevo si accompagna alla specificazione >Ferrato per distinguerlo dall'altro Montesecco, per la quale v. Pizzoferrato; giudicato poco lusinghiero, il toponimo Montesecco è mutato nel 1863 in Montefino, riprendendo nella specificazione l'idronimo Fino.

Monteformoso (+ Rosello): composto **mons formosus, v. monte, con l'aggettivo formosus 'bello, ben fatto', che allude alla natura del sito.

Montegàmbaro (+ Rieti): composto **mons gambarum, v. monte, con la specificazione che riflette il personale romano-longobardo Gambarus (gamhallo 'socio').

Montegranaro (+ Atessa): composto **mons granarius, v. monte, con l'aggettivo che coincide formalmente con granarius 'relativo al grano', motivato dalla feracità del luogo, v. grano; non è comunque da escludere la dipendenza da un antico teonimo Gran(n)us.

Montegualtieri (Cermignano): composto **mons Gualterii di monte e del personale di origine germanica Gualterius, forse nome del fondatore.

MONTELAPIANO: solitamente ritenuto un composto **mons Lappianus di monte ed un aggettivo prediale dal personale Lappius; dunque l'attestazione mons lapidarius del XV sec. sarebbe erronea.

Montemoresco (+ Torricella peligna): composto **mons moriscus, v. monte, con la specificazione che richiama i 'Mori' o Saraceni, ma forse da intendere come sostitutiva di 'pagano'. Nella zona sono segnalate vestigia antiche.

MONTENERODOMO: in origine composto **mons niger, v. monte, con la specificazione nero. L'ulteriore specificazione Domo (v. domo) è antica (XV sec.) ed è un coronimo, che indicava già in epoca normanna l'antico territorio di Iuvanum.

MONTEODORISIO: composto **mons Oderisii, dal nome del conte dei Marsi che vi stabilì sua sede nel X sec.

Monte Orsello (+ Montereale): composto **mons ursellus, v. monte, dove il secondo elemento va inteso come aggettivo derivato da ursus 'orso', con allusione alla presenza di questa specie nel sito.

Montepagano (Roseto degli Abruzzi): composto **mons paganus, v. monte, con la specificazione che è un aggettivo derivato da pagus nel senso di 'rustico, campagnolo'.

Montepetitto (+ Atri): composto **mons petitus, v. monte, con l'aggettivo (attestato nel X sec.) che sembra riflettere l'antico francese o provenzale petit 'piccolo', evidentemente qui portato dai signori franchi e provenzali.

Montepietro (+ Castellalto): composto **mons Petri, di monte e di un personale che forse cela un agionimo, cioè il titolo di una delle sue chiese.

MONTEREALE: toponimo (**mons regalis) attribuito alla fondazione della città, con allusione alla morfologia dels ito (v. monte) e al patronaggio del Re (Corrado IV).

Montesabinese (Carsoli): composto di monte e di una specificazione sabinese di origine sconosciuta, forse legata al fitonimo sabina 'specie di ginepro'.

Monte S. Silvestro (+ Atessa): composto di monte e di un agionimo che si riferisce alla parrocchiale del castello.

Monte S. Angelo (+ Montelapiano): composto di monte e di un agionimo che si riferisce alla parrocchiale del paese, ora nota come S. Michele.

Montesecco Biferano (+ Penne): v. Montesecco, con la specificazione che è un derivato di bifer 'che produce due volte', riferito ad un terreno.

MONTESILVANO: composto **mons silvanus, v. monte, con un aggettivo che allude alla originaria natura boscosa della località, v. selva.

Montesilvano Marina: (+ Montesilvano): denominazione entrata in vigore nel 1911 per designare la fascia costiera di Montesilvano, precedentemente nota come Saline-Mazzocco, dal nome dei due fiumi che la delimitavano; nome di un comune separato dal 1922 al 1928 (v. anche qui).

Montesorbo (+ Carpineto Sinello): composto **mons sorbi, v. monte con la specificazione sorbo, dalla specie arborea ivi presente.

Monteverde (+ Cellino Attanasio): composto **mons vir(i)dis, con allusione alla vegetazione del luogo, v. monte e verde.

Monticchio (L'Aquila): diminutivo **monticulus 'monticello', allusivo alla natura del luogo, v. monte.

Monticello (+ Teramo): diminutivo **monticellus 'monticello', allusivo alla natura del luogo, v. monte.

Montino (+ Campli): diminutivo **montinus di monte, con riferimento alla natura del sito.

Montone (Mosciano S. Angelo): da **montone(m), derivato di monte con valore accrescitivo, nel senso di 'grossa collina', probabilmente per comparazione con il vicino Montecchio.

MONTORIO (al Vomano): da **montorium, una forma diffusa in toponomastica ma di origine incerta: monte(m) aureu(m) 'monte d'oro' per via del colore, composto con orium 'orlo, bordo (del monte)', o semplice derivato di monte con un suffisso -orium per 'luogo in pendenza, montuoso'; la specificazione post-unitaria allude al fiume che lambisce il paese.

Montorio (a Mare) (+ Colonnella): v. Montorio, con la specificazione per distinguerlo da quest'ultimo.

Montupoli (Miglianico): dal sintagma **mons teupuli, v. monte, con la specificazione che riprende un personale romano-germanico *Tupulus, diminutivo di Teupo (o *Todpo, ipocoristico di Todepert).

Morbano (+ Cappadocia): da una forma originaria **marrumpanum, il cui primo elemento può richiamare il nome etnico dei Marsi, come in Marr-uvium; variamente corrotto come verumpanum (accostato a 'vero pane'), morbanum o addirittura Buonriparo.

Morge (Campli): riflesso della voce morgia 'macigno, scoglio, banco roccioso', tuttora presente nel lessico dialettale, di incerta etimologia, v. morgia.

MORINO: diminutivo **morinum di moro 'luogo pietroso', variante di morro.

Morino (+ Pineto): v. Morino.

Moro (+ S. Buono): da **morum 'luogo pietroso', variante di morro.

Morrea (S. Vincenzo Valle Roveto): formazione **morreum allusiva alla natura sporgente del sito, v. morro.

Morricone (Torricella Sicura): accrescitivo **murricone(m) di una delle varianti di morro; questo toponimo è riflesso anche in quello di Terra Morricana, attribuito a varie uniersità sparse pre-napoleoniche della zona.

MORRO (D'ORO): da **murrum, come traslato geomorfico con allusione alla collina dove sorge il paese, v. morro; la specificazione assunta nel 1863 fu motivata col fatto che fosse da tempo in uso, ma non ne ho trovato traccia nelle denominazioni ufficiali del paese nei secoli precedenti.

Mortula (+ Cermignano): appellativo **mortula, presumibilmente designante un bosco di mirto o mortella.

MOSCIANO (Sant'Angelo): prediale **(fundus) musianus, da un personale romano Mus(s)ius; nel 1863 assume la specificazione odierna, che richiama l'omonimo monastero medievale da cui ebbe origine l'abitato.

MOSCUFO: da una forma **muscufum non chiara, da un personale germanico o da una voce di sostrato, si veda la discussione qui.

MOZZAGROGNA: interpretato da M. De Giovanni come un soprannome o cognome ibrido latino-slavo (il paese fu fondato da Schiavoni), da mozza(re) e dello slavo gronja 'ramoscello di ciliegio'; ma le fonti segnalano un fondatore Mozzagrugno o Mazzagrugno di Lanciano che sembrerebbe un cognome genuinamente romanzo.

Mozza (Borgo Velino): da **(silva) mutia 'tagliata', con allusione al disboscamento che diede luogo alla nascita dell'insediamento, v. mozzo.

Mozzano (Ascoli Piceno): prediale **(fundus) mutianus, da un personale romano Mutius.

Mucchia (+ Ortona): **mucla, forma sincopata di *muculum, variante di mutulum 'pietra sporgente', v. mucchio.

Muralto (+ Atri): composto **murum altum, che allude alla presenza in zona di 'mura altissime', come risulta da documenti medievali.

Musèllaro (Bolognano): diminutivo **musillulum di un antroponimo (soprannome) *musillus 'moscerino' o forse di un idronimo locale; le attestazioni in italiano del XVI sec. mostrano già lo scambio di suffisso atono.

Mutignano (Pineto): prediale **(fundus) mutilianus, da un personale romano Mutilius o forse *Mutinius.

N

NAVELLI: diminutivo **navellum di una base poco chiara nava, che ritorna più volte nella top. abruzzese; probabilmente un traslato geomorfico, da accostare all'omofona voce tardo-latina che indicava un 'sepolcro, tumulo' alludendo alla forma di nave capovolta; da rigettare il collegamento spesso ipotizzato in passato un collegamento con voci come il basco naba 'concavità', attraverso un sostrato non meglio identificato.

Nepezzano (Teramo): prediale **(fundus) nepotianus, dal personale romano Nepotius.

Nerano (+ Corvara): prediale **(fundus) neranus, da un personale romano Nerius.

NERETO: da **Neretum, tradizionalmente ritenuta una formazione prelatina, identica al toponimo antico Neretum (Nardò, prov. di Lecce), dalla base *ner- di valore idronimico; viste le attestazioni tarde del toponimo in questione, si potrebbe pensare invece ad un collettivo in -etum del fitonimo nerium, di origine greca ma già presente nel latino, che designava l'oleandro', una specie molto tossica per le bestie.

Nerito (Crognaleto): da **neretum, per cui v. Nereto, con metafonesi di /e/ da /-u/ finale (fenomeno dialettale ancora presente nella montagna teramana).

Nesce (Pescorocchiano): il toponimo continua quello di Nersae, vicus romano del municipio degli Aequicoli, per il quale v. qui.

NOCCIANO: prediale tradizionalmente ricostruito come **nautianus dal personale romano Nautius, quantunque le varianti più antiche del tipo Onuzanum lasciano qualche dubbio.

Nocella (Campli): da **nucella 'nocciola', usato come traslato geomorfico per designare una località la cui forma richiama quella del frutto.

Nommisci (Amatrice): prediale asuffissato **(in) Numici, dal personale romano Numicius.

NOTARESCO: prediale **lot(h)ariscus, dal personale medievale di origine germanica Lotharius con il suffisso denominale pure di origine germanica -iscus.

Nòveri (+ Capitignano): incerto; da questo toponimo deriva il nome del gastaldato Novertino, suddivisione longobarda del reatino.

O

OCRE: da **ocris 'monte sassoso', vocabolo legato all'italico *okri- 'centro fortificato'.

s

Ocre (Leonessa): v. Ocre.

Ocretano (+ Loreto Aprutino): nome probabilmente antico, dal sintagma **(pagus) ocritanus, che riflette una formazione italica *okri-to- da *okri- 'centro fortificato'.

Offeio (Petrella Salto): prediale asuffissato **(in) ofedio, dal personale romano Aufedius o Ofedius, di origine italica; per via dell'accento si può escludere una derivazione diretta da un toponimo di sostrato prelatino.

OFENA: da **ofena, diretto continuatore del vestino-romano Aufinum, nome di un municipio situato a valle del paese, per la cui etimologia, v. qui.

Oiano (Petrella Salto): prediale **(fundus) ovianus, dal personale romano Ovius.

(Villa) Oliveti (Rosciano): dal fitonimo collettivo **olivetum 'uliveto', che designava il fondo prima del tardivo incastellamento.

Olivola (+ Castiglione a Casauria): dal diminutivo **olivula di oliva, come traslato geografico ad indicare la collinetta dove fu fondato il castello.

Olmeto (+ Valle Castellana): fitonimo collettivo **ulmetum 'olmeto', dal nome della specie boschiva prevalente nel sito.

Onna (L'Aquila): da **unda 'onda', con riferimento al vicino fiume Aterno?

OPI: comunemente ricondotto alla voce latina di origine italica ops 'lavoro (agricolo)' oppure a oppidum 'castello', ma è più probabile un prediale senza suffisso **(in) opio, dal personale romano Opius.

ORICOLA: formalmente **auricula 'orecchia', con una semantica non chiara, se non piuttosto da **oricula 'monticelli', v. oro.

Ornano (Colledara): formazione aggettivale **(fundus) ornanus dal fitonimo orno 'frassino'.

Orni (+ Canosa Sannita): **ornum (o **ornis dal locativo), dal fitonimo ornus 'frassino'.

Orsa (+ Pratola Peligna): formalmente da **ursa 'orsa', che era il nome della montagna del Morrone, per via della presenza di questo animale, v. orso.

ORSOGNA: **ursonia, formalmente da un personale asuffissato Ursonius, ma si confronti il nome dialettale della contrada rëssognë che potrebbe avere un'origine differente.

ORTONA (dei Marsi): si confronta con Ortona e dunque potrebbe essere antico.

ORTONA: Continua il nome (pre-)latino Ortona, per cui v. qui e qui, §3.

ORTUCCHIO: formalmente è un diminutivo *hortuc(u)la 'orticello' di hortus, v. , anche se la motivazione semantica non è chiara.

Ospanesco (Pescorocchiano): toponimo tardo, da analizzare come lu spaniscu, da un probabile nome di persona.

OVINDOLI: forma senza suffisso del personale romano-germanico Guindulus.

P

Pace (Pescorocchiano): toponimo tardo, forse derivato da una chiesa dedicata a S. Maria della Pace, di cui però non si hanno tracce, o da un cognome.

PACENTRO: formalmente da **p(l)acentrum, di difficile analisi; può essere in relazione col vicino microtoponimo Placuntum che a sua volta richiama il vocabolo placenta, prestito dal greco plakunton 'focaccia', e pertanto configurarsi come un traslato geomorfico.

Pacile (+ Pettorano sul Gizio): forse da un sintagma **(locus) (o)pacilis, dall'aggettivo opacus 'in ombra', per via dell'esposizione a nord, v. pacina.

Padula (Cortino): metatesi **padula per il classico palude(m) (f.), nel senso di 'luogo acquitrinoso'.

Paganica (L'Aquila): dal sintagma **(terra) paganica 'campagna, terra rustica', v. pago.

Paganico (Montereale): v. Paganica.

Pagannoni (Campli): il nome è un relitto tardo-medievale di Ripacandone, del cui feudo i Pagannoni inferiori facevano parte; i nomi originari dei due Pagannoni erano Pesculum, un diminutivo di peschio e, rispettivamente, Pastinianum, per la cui origine v. Pastignano.

Pagliara (Castellafiume): derivato **palearia 'casa di paglia, capanna' da palea, v. pagliara.

Pagliara (+ Isola del Gran Sasso d'Italia): v. Pagliara.

Pagliare (L'Aquila): derivato **palearia 'casa di paglia, capanna' da palea, v. pagliara.

Pagliaroli (Cortino): diminutivo **palearolus, per cui v. Pagliara.

PAGLIETA: collettivo **palletum da palea, v. paglia; ma il primo nome del castello fu **peretum, v. Pereto.

Pago (Capitignano): da **pagus, nel senso di 'terra rustica, campagna', v. pago.

PALENA: una possibile etimologia radicale potrebbe essere *Palena dalla radice PIE *pel- 'ampio e piatto', con riferimento al valico di Coccia, importante via di comunicazione tra i due versanti della Maiella, v. qui.

PALMOLI: diminutivo **palmulae di palma nel senso di '(tralcio di) vite', '(ramo d')olivo' con riferimento a tali coltivazioni, oppure dalla voce medievale palmus 'misura agraria'.

PALOMBARO: appellativo **palombarium che designa un luogo in cui nidificano le colombe, forse riferito ad antichi ruderi, v. palombo.

Pascellata (Valle Castellana): da **pascellata, che secondo il Palma riflette un fitonimo dialettale pascello o vascello che designerebbe 'un albero di viscioli selvaggi'.

Pasciano (Amatrice): prediale (fundus) passianus, dal personale romano Passius.

Pastignano (Torricella Sicura): prediale (fundus) pastin(i)anus dal personale Pastinus, o forse da pastina.

Pastinella (Campli): dimunutivo **pastinella, v. pastina.

Patàrico (Amatrice): sembra un prediale **(fundus) patraricus, da un personale romano Patrar(i)us (?), con il suffisso -icus.

Paterno (Avezzano): dal sintagma **(fundus) paternus 'ereditato dal padre', v. paterno.

Paterno (+ Caramanico): v. Paterno.

Paterno (Capitignano): v. Paterno.

Paterno (Borgo Velino): v. Paterno.

Pellescritta (Montereale): toponimo tardo-medievale o moderno, dal senso trasparente, 'pelle scritta', forse con allusione alla forma del sito (una valletta) che richiama quella di una pagina di libro (?).

Pendenza (+ Cittaducale): da **pendentia 'pendenza', riferito alla topografia del sito.

Penna (+ Luco dei Marsi): voce toponimica **pinna 'cima appuntita', v. penna.

Penna (di Montino) (+ Bellante): per il significato del nome, v. Penna; la specificazione medievale rimanda al vicino e anteriore castello di Montino.

PENNADOMO: dal sintagma **pinna de Domo, v. penna; la specificazione, molto antica, è motivata dall'appartenenza del paese alla circoscrizione di Domo, ossia il territorio del municipio romano di Iuvanum, v. anche domo.

Pennaluce (+ Vasto): dal sintagma **pinna lucis, con il primo termine che si riferisce al promontorio, v. penna; la specificazione, attribuita all'atto della fondazione nel XIII sec., può essere di carattere augurale.

PENNAPIEDIMONTE: da **pinna, riferito alla evidente sporgenza del Balzolo, v. penna, con la specificazione pede montis 'ai piedi del monte' che risale al XV sec.; anteriormente il centro era noto come Penna 'Guardie', con riferimento alla vicina Guardiagrele.

PENNA SANT'ANDREA: da **pinna, voce geomorfica (v. penna), con la specificazione che si riferisce ai vicini chiesa e castello di S. Andrea.

PENNE: prelatino Pinna, nome dell'oppido vestino e poi del municipio romano; forse da una voce "proto-picena" derivata dalla radice PIE *bend-no-s 'cresta' e prototipo del tipo romanzo **pinna, v. qui e penna.

PERANO: prediale **(fundus) peranus, dal personale romano Perius.

PERETO: da **piretum, collettivo di pirus, v. pero.

PESCARA: da **piscaria, per cui v. questo articolo; si tratta di uno dei nomi di funzione che nel trapasso tra l'antichità e il medioevo hanno rimpiazzato toponimi antichi (Aternum in questo caso).

PESCASSEROLI: composto **pesclum ad serolum 'peschio presso il Sangro', v. peschio, dove il secondo elemento **serolum è tradizionalmente (B. Croce) interpretato come un dim. del classico Sarus fl., quasi 'piccolo Sangro (alla sorgente)', ma è piuttosto un diminutivo **serulum di sera 'sbarra per chiudere la porta, serratura', con allusione alla posizione del castello che 'chiude' la valle del Sangro.

PESCINA: appellativo **piscina 'vivaio di pesci', con riferimento forse ad un allevamento di trote, oppure come traslato geomorfico per indicare un bacino d'acqua, artificiale o naturale, v. piscina.

Pesco Albuino (+ Farindola): composto **pesclum albuini, v. peschio, con la specificazione che è il personale di origine germanica (longobarda) Alboinus o Albuinus.

Pescocanale (Capistrello): dal sintagma **pesclum canalis, v. peschio e canale.

PESCOCOSTANZO: da **pesclum constantii, v. peschio, con la specificazione che è il personale Costantius 'Costanzo', probabilmente il nome del fondatore.

Pescoli (+ Palmoli): forma plurale **pesculi, v. peschio.

Pescomaggiore (L'Aquila): dal sintagma **pesclum majore(m), v. peschio e maggiore.

PESCOROCCHIANO: dal sintagma **pesclum rotilianum, composto di peschio e di un aggettivo prediale, dal personale romano Rotilius, con tl che ha dato regolarmente kj.

Pescorutico (+ Torricella Peligna): dal sintagma **pesclum ruticum, composto di peschio e forse di un aggettivo *ruticus relativo alla 'ruta', una diffusa erba.

PESCOSANSONESCO: da **pesclum sansoniscum, v. peschio, con la specificazione che è un aggettivo in -iscus dal personale Sanso, -onis e fu attribuita nel XII sec. quando il castello passò ad una famiglia con questo nome.

Petecciano (+ Mosciano S. Angelo): prediale **(fundus) petecianus, dal personale romano Petecius/Peticius.

Petescia (+ Cittaducale): da **petesia, possibile nome medievale di tradizione antica, preromana: un'etimologia italica (sabina) possibile è dalla forma *k'weit-isja, radice PIE *k'wei-t- 'chiaro, bianco', con le trasformazioni di *kw in p e di ei in e che sono tipiche delle lingue italiche orientali; il senso sarebbe quello di '(rio) chiaro', con riferimento alla Valle Ottara e alla F.te Petescia, ed in questo senso è da notare che il Rio di Petescia - nome tradizionale dell'odierna Turania (RI) - è noto per le acque cristalline.

Petra (+ S. Valentino in Abruzzo Citeriore): da **petra 'pietra', con riferimento al colle dove sorse il castello, v. preta.

Petrella (Cappadocia): diminutivo **petrella di petra 'pietra', forse con valore collettivo 'pietraia', v. preta; la località ha avuto nel corso dei secoli un toponimo parallelo, Pietravenula.

PETRELLA (Salto): v. l'altra Petrella; la specificazione Cicoli, che rimandava all'antico contado longobardo ed in ultima analisi al municipio romano degli Aequicoli, fu in uso nel XVI-XVII sec.; nel XIX sec. però fu scelta la specificazione Salto, nome del vicino fiume.

Petrignano (+ Tossicia): prediale **(fundus) Petronianus, dal personale romano Petronius.

Petto (Colledara): da **pectum 'petto', con valore geomorfico, allusivo alla forma del luogo.

PETTORANO (sul Gizio): prediale **(fundus) pictorianus dal personale romano Pictorius attestato in zona.

Pezzelle (Cortino): tardo diminutivo di pettia 'pezza (di terra)', v. pezza.

Piagge (Petrella Salto): da **plagia, voce latina medievale indicante un 'pendio, costa di monte', con allusione alla natura del sito.

Piancarani (Campli): dal sintagma **planus Ancarani, v. piano, dove il secondo termine è l'originario toponimo prediale Ancaranus, per la cui origine v. Ancarano.

PIANELLA: diminutivo **planella di plana 'piana', v. piano.

Pianezza (Leonessa): da **planitia 'pianoro', con riferimento alla morfologia del sito.

Pianezza (+ Cittareale): v. l'altra Pianezza.

Piano Vomano (Crognaleto): toponimo rinascimentale corrispondente all'appellativo piano; la specificazione compare già dalle prime attestazioni del toponimo (Villa Vomani, XV sec.).

Piano Annunziata (Valle Castellana): composto recente con l'appellativo piano e l'agionimo Annunziata che si riferisce al titolo della chiesa; il nome alto-medievale della corte era Stornazzano, che potrbbe essere un prediale ma è globalmente oscuro.

Piano Grande (Torricella Sicura): composto recente con l'appellativo piano e l'aggettivo grande, per distinguerlo da altri toponimi simili nella zona.

Pianola (L'Aquila): diminutivo **planula di planum 'piano', con riferimento ad una zona pianeggiante sotto la dorsale del Castiglione, v. piano.

Piazzano (+ Atessa): prediale **(fundus) pla(u)tianus, dal personale romano Plautius o simili.

Picenze: (Barisciano): toponimo presumibilmente antico, da **picentia, che può riferirsi al popolo dei Piceni o ad un appellativo; già dal XI sec. aveva due chiese, per cui si diffuse l'uso del toponimo al plurale.

PICCIANO: prediale **(fundus) piccianus, dal personale romano Piccius.

Picerico (+ Caramanico): formalmente **picericum, forse da un aggettivo derivato da picis 'pece' nel senso di 'nero come la pece'; in effetti in epoca medievale compare anche la variante Picernum.

Piedelpoggio (Leonessa): sintagma relativamente recente pie(di) il poggio, con uso preposizionale di piedi 'sotto' e con riferimento alla posizione sotto il poggio, ossia presumibilmente il vecchio castello di cui il paese è erede.

Pielacosta (Tornimparte): sintagma tardo-medievale pie(di) la costa, con uso preposizionale di piedi 'sotto' e con riferimento alla posizione sotto la costa della Serra.

PIETRABBONDANTE: composto **petra abundantis, dal significato trasparente, forse con riferimento ad antiche costruzioni in pietra riutilizzate in epoca medievale, v. preta.

Pietrabbondante (+ Palena): v. Pietrabbondate.

PIETRACAMELA: composto di due toponimi inizialmente indipendenti; il primo è da **petra, per cui v. preta; il secondo è da **camelum, che può riflettere lo zoonimo latino camelus come traslato geomorfico, allusivo alla gibbosità del sito.

Pietracquaria (+ Avezzano): composto **petra aquaria 'roccia che stilla acqua', v. preta e acquaro.

Pietracostantina (+ Mozzagrogna): composto relativamente recente (XV sec.) di pietra con la specificazione da un nome o cognome locale, forse del fondatore schiavone.

PIETRAFERRAZZANA: composto **petra vara(n)tiana, v. preta, con la specificazione che è stata interpretata come un prediale, da un personale Veratius (e successivo accostamento paretimologico a ferro).

Pietralta (Valle Castellana): composto **petra alta, v. preta, dal significato globale trasparente.

PIETRANICO: composto **petra iniqua, v. preta, con il secondo elemento che è l'aggettivo lat. iniquus 'ineguale', riferito a terreno in pendenza.

Pietransieri (Roccaraso): composto **petra anseri, per il cui primo elemento v. preta, mentre il secondo elemento è il personale romano-germanico Anserius, evidentemente il nome di un antico possessore.

Pietrasecca (Carsoli): composto **petra sicca, dal significato trasparente, v. preta e secco.

Pietravenula (+ Cappadocia): composto **petra venula 'roccia con vene d'acqua', v. preta e vena.

Pile (L'Aquila): plurale **pilae di pila 'vasca di pietra'.

Pili (+ Atessa): v. Pile.

Pilo (+ Borrello): le attestazioni più antiche permettono di ricostruirlo come **pilae, per cui v. Pile; il metaplasmo di genere al maschile sarà occorso per influsso del sostantivo metafonetico pilu(m) 'pelo'.

(S. Lorenzo a) Pinaco (Amatrice): potrebbe derivare da **pinacum, come formazione collettiva da pinus 'pino'.

PINETO: formazione novecentesca che allude al 'bosco di pini' litoraneo.

Pisciacotta (+ Opi): origine non chiara data l'estrema variabilità delle attestazioni (Piscis cocta, Bisciacocta, Piscis coda, Pescocosta,...); potrebbe formalmente derivare dal sintagma **pissia cocta 'piscia cotta', con riferimento ad un rio di acqua calda, v. piscio, poi accostato per pudore a pesco.

Piscignola (+ Antrodoco): formalmente è un diminutivo **piscinula di piscina, relativo ad un bacino umido (il Piano di Piscignola); ma le prime attestazioni (Rocca Pinterisca, Pescula, Piscuola, Pisanellum, ecc.) sono stranamente tutte divergenti.

Pizzo (inferiore) (+ Lettopalena): da **piczum, con chiara allusione alla morfologia del sito, v. pizzo. In seguito assume la specificazione inferiore o 'di sotto' per distinguerlo da Pizzo superiore.

Pizzo (superiore) (+ Montenerodomo): v. Pizzo inferiore.

Pizzocorvaro (+ Ortona): composto di pizzo ed un aggettivo *corbarius, relativo ai corvi, con allusione alla natura dominante del sito.

PIZZOFERRATO: composto **piczum ferratum, con allusione alla morfologia del sito, v. pizzo e con una specificazione antica per distinguerlo da altri 'pizzi' che vale forse 'munito' (ed allude dunque all'incastellamento), se non è un riferimento ai minerali presenti in zona (v. ferro).

PÌZZOLI: diminutivo **piczuli di piczum, v. pizzo con allusione ai 'cocuzzoli' attorno al sito del castello; il nome Raiolo che designa la metà del castello è in origine un idronimo, della stessa serie di Raio e Raiale.

PÌZZONE: accrescitivo **piczonum di piczum, v. pizzo, con allusione al sito su cui sorse il castello.

Planasio (+ Scerni): da **planisium o **planasium, di probabile origine prelatina, v. qui (§16).

Poggetello (Tagliacozzo): in origine Poggio Bufare, da poggio e **bufaria, 'luogo adatto al pascolo dei buoi', toponimo che ancor oggi rimane nel nome della vicina loc. Bufare, v. bufara; in seguito rimane il solo dim. di 'poggio'.

Poggio Adagnano (+ Cellino Attanasio): composto **podium ad unianum, v. Poggio, con un toponimo indipendente come specificazione, di origine prediale, da un personale Aunius.

Poggio a Faiano (+ Atri): composto **podium ad faianum, v. Poggio, con la specificazione che sembra un toponimo indipendente, di origine prediale, da un personale Fadius, Fannius o simili.

POGGIO BUSTONE: composto **podium bustonis di poggio e di quello che sembra essere il nome primigenio, di origine oscura.

Poggio Camardese (+ Castilenti): composto **podium camardense, v. poggio, con la specificazione che sembra un etnico e potrebbe essere in relazione con Camarda.

Poggio Cancelli (Campotosto): composto **podium (de) cancellis, in cui il primo elemento poggio è tarda apposizione al toponimo originario, che riprende l'appellativo cancelli (plurale) nel senso di 'recinzione'.

Poggio Casanova (+ Torano Nuovo): composto **podium casanova, v. poggio, con la specificazione che è il sintagma casa nova 'casa nuova', forse allusiva del fatto che questo castello seguì temporalmente l'altro di Varano dal quale dipendeva (ed infatti fu anche chiamato Poggio a Varano).

Poggio Càsoli (Accumoli): composto **podium (casulae), di poggio, con la specificazione per cui v. Casoli.

Poggio Cinolfo (Carsoli): composto **podium (si)ginulfi, con la specificazione di poggio che è il personale longobardo Siginulfus (piutosto che Agenulfus).

Poggio Cono (Teramo): composto **podium coni, col primo elemento trasparente, v. poggio, mentre il secondo elemento riflette un personale medievale Conus.

Poggio d'Api (Accumoli): composto **podium de Api con poggio ed il toponimo originario, che potrebbe essere un prediale asuffissato, dal personale romano Apius, variante di Appius.

Poggio delle Rose (Cermignano): composto medievale **podium de rosis, v. poggio e, per la specificazione, rosa.

Poggio Filippo (Tagliacozzo): il toponimo originario è Poggio (S. Anzino), dal nome della sua chiesa; in epoca aragonese prende come specificazione il nome di un suo feudatario.

POGGIOFIORITO: composto recente (XX sec.) di poggio e dell'aggettivo 'fiorito', con intento benaugurale.

Poggio Girardi (+ Cittaducale): composto **podium Girardi, v. poggio, con l'antroponimo Gerardus, di probabile importazione normanna.

Poggio Morello (S. Omero): composto **podium Morelli, v. poggio, con il diffuso antroponimo Morellus.

POGGIO PICENZE: composto **podium Picentie con poggio ed il toponimo Picenze, col quale andava unito in origine.

Poggio Poponesco (+ Fiamignano): composto **podium Poponescum, v. poggio, con l'antroponimo medievale Popo, -onis di origine germanica (Poppo) ed il suffisso denominale -escus pure di origine germanica.

Poggio presso Filetto (+ Orsogna): appellativo **podium con la specificazione di tradizione medievale prope Filectum che dipende dal vicino centro di Filetto, v. poggio.

Poggio Ragone (+ Loreto Aprutino): da **podium rahonis, v. poggio, con la specificazione che è stata ritenuta di origine bizantina e da confrontarsi con un kastron Reunia (Aragona) presso Vasto, ma che richiama piuttosto il personale Raho, una forma del nome composto germanico Rodolfo.

Poggio Ramonte (Crognaleto): sa **podium (Du)ramontis, composto di poggio e del personale medievale di origine francese Duramonte.

Poggio Rattieri (Torricella Sicura): da **podium ratterii, v. poggio, con la specificazione che è l'antroponimo medievale di origine germanica Ratterius, attestato nella zona, v. Riparattieri.

Poggio S. Giovanni (Pescorocchiano): **podium, v. poggio, con la specificazione agionimica che riprende il titolo della chiesa originaria.

Poggio S. Massimo (+ Rieti): da **podium, v. poggio, con la specificazione agionimica che riprende il titolo della chiesa pievanale.

Poggio S. Maria (L'Aquila): appellativo **podium con la specificazione agionimica che riprende il titolo della chiesa parrocchiale, v. poggio.

Poggio S. Vittorino (Teramo): da **podium, v. poggio, con la specificazione agionimica che riprende il titolo della chiesa parrocchiale.

Poggio Umbricchio (Crognaleto): da **podium de Umbreo, con il primo elemento che è l'appellativo poggio ed il secondo che sembra l'antroponimo normanno Onfroi (Umfredo); data la rarità del nome presto caduto in disuso, il toponimo fu in seguito reinterpretato paretimologicamente accostandolo all'appellativo ombra.

Poggiovalle (Torricella Sicura): composto **podium vallis 'poggio della valle', v. poggio e valle.

Poggiovalle (Borgorose): v. l'altra Poggiovalle; qui Valle è il toponimo originario, riferito alla vallata del fiume Salto.

Poggio Viano (Fiamignano): toponimo coniato verosimilmente nel XII sec. per designare una università sparsa, forse in seguito ad un tentativo di incastellamento in un sito chiamato **podium, v. poggio; la specificazione è talvolta confrontata con un toponimo prediale attestato nel IX sec., Beviano, di cui potrebbe essere continuatrice.

Poggio Vitellino (Amatrice): composto **podium vitellinum di v. poggio e di un aggettivo che rimanda al 'vitello', forse perché il sito era adatto al pascolo.

Polegra (+ Serramonacesca): toponimo oscuro data anche l'alternanza tra le forme **pelagra e **polegra, forse prelatino.

Policorvo (+ Carpineto Sinello): oscuro per mancanza di consistenza tra le attestazioni antiche; la prima menzione del toponimo, Pesucurulo, farebbe pensare ad un sintagma **pesclum curvulum, ma i successivi passaggi fonetici resterebbero inspiegati.

POLLUTRI: toponimo di aspetto antico, per cui v. qui (§19).

Pomaro (+ Roccamontepiano): da **pomarium 'frutteto', per via della coltura preesistente all'incastellamento.

Ponte (Borgo Velino): tardo (XVI sec.) toponimo trasparente, allusivo ad un ponte sul fiume Velino.

Ponti (+ Scurcola Marsicana): in origine al singolare, **ponte(m), con riferimento al ponte sul Salto.

Ponzano (Civitella del Tronto): prediale **(fundus) pontianus dal personale romano Pontius.

Ponzano (+ Cittaducale): v. Ponzano.

PÒPOLI: viste le attestazioni più antiche, potrebbe trattarsi di un prediale senza suffisso **(in) poperi, dal personale romano Pauperius, piuttosto che del fitonimo populus 'pioppo bianco'.

Popolo (Torricella Sicura): fitonimo **populus 'pioppo bianco'.

Porciano (+ Celano): prediale **(ager) porcianus dal personale Porcius.

Porcinaro (+ L'Aquila): dal sintagma **(terra) porcinaria, derivativo di porcinus 'relativo ai maiali', nel senso di terra adatta al pascolo dei maiali oppure 'porcile'.

Portella (+ Lettopalena): diminutivo di porta, con riferimento a qualche emergenza naturale o manufatto. Secondo una descrizione altomedievale, il luogo era anche detto columna 'colonna', forse alludendo ad un cippo di epoca romana (confine di municipio?).

Portica (+ Accumoli): da **portica, variante di porticus 'portico', come traslato geomorfico o con riferimento a qualche costruzione preesistente.

POSTA: da **(ad) posita, attribuito alla fondazione della città nel XIII sec., ma preesistente ad essa e spiegabile con la presenza di una stazione di cambio (di 'posta') lungo la via Salaria.

PRATA (d'Ansidonia): da **prata, per cui v. Prata; la specificazione, assunta nel periodo post-unitario, fa riferimento al vicino centro diruto di Ansidonia.

Prata (+ Casoli): plurale **prata di pratum 'prati', con riferimento alla località pianeggiante nei pressi del castello, v. prata.

Prato (Amatrice): da **pratum, v. prato.

PRÀTOLA (Peligna): diminutivo **pratula, probabilmente una forma neutra plurale, di prato.

Preta (Amatrice): da **preta, metatesi per preta 'pietra', v. preta.

Pretaro (+ Francavilla al Mare): da **pretarium 'luogo pietroso', con metatesi per **petrarium, v. preta.

Preteto: (+ Atri): metatesi per **petretum, collettivo di petra 'pietra', v. preta.

PRETORO: da **pretorium 'luogo pietroso', con metatesi per **petrorium, v. preta.

Preturo (L'Aquila): stessa origine di Pretoro, con metafonesi della /o/ tonica.

PREZZA: da **praedia 'proprietà fondiarie', termine tecnico latino che si trova solo raramente in toponomastica.

Primavilla (+ Chieti): composto recente (rinascimentale) di villa con l'aggettivo 'prima', per un qualche confronto con le altre ville vicine.

(Villa) Propositi (+ Castilenti): dal nome della famiglia Prepositi di Atri; chiamata anche Fallita forse perché la ricolonizzazione di un feudo disabitato non ebbe mai successo.

Prugna (+ Cervara di Roma): da **prunea 'prugna', come traslato geomorfico, per via della forma del colle che richiama quella del frutto.

Puliano (+ Penne): prediale **(fundus) pul(l)ianus, dal personale romano Pullius, o piuttosto con metatesi **pluvianus da Publius, vista la forma sopravvissuta Pluviano.

Pulverio (+ Manoppello): da **pulverjum per il classico aggettivo pulvereus 'polveroso', riferito al terreno, v. polvere.

Putignano (Teramo): prediale **(ager) putinianus, dal personale Putinius.

Q

QUADRI: formalmente **quatri, allude ad appezzamenti di terreno di forma quadrangolare ed è dunque precedente all'incastellamento.

Quintodecimo (Acquasanta Terme): da **(ad) quintumdecimum, forse perché il castello si trovava presso il XV miglio della Salaria da Ascoli.

R

Radeto (+ Cittareale): da **radetum, formazione toponimica non isolata ma di difficile interpretazione.

Radicaro (Fiamignano): da **radicaria, collettivo di radica 'radice', con successivo metaplasmo verso una forma maschile in -aro, v. radica.

Ragna (+ Scerni): evoluzione tarda di **grangia, dal francese antico 'granaio'.

RAIANO: prediale **(fundus) raianus, da un personale romano Ra(v)ius o simili.

RAPINO: probabile diminutivo **rapinum della voce basso-latina rapa 'luogo pieno di cespugli (incolto)', v. rapa.

Rapino (Rapino): v. Rapino.

Rascino (+ Fiamignano): prediale asuffissato **(in) rasinio, dal personale romano Rasinius.

Rendinara (Morino): formalmente è un collettivo **rendenaria di rendena 'rondine', nel senso di 'luogo frequentato dalle rondini'.

(Villa) Reia (Cepagatti): in origine **vareia, nome di una selva, di probabile origine prelatina, da ricondurre al tema *vara e dunque alla radice PIE *(a)uer- dal valore idronimico.

Riano (Rocca S. Maria): stando alle prime attestazioni del tipo Raianus, è un prediale **(fundus) raianus, dal personale romano Raius.

Rigatti (Varco Sabino): dal sintagma **(in) rivo gatti, letteralmente 'rio del gatto' o 'di Gatto', da un personale; la formazione non è isolata ma si confronta, ad es., con Rogatti di Ortona (Rigogapti nel X sec.).

Rigo Armari (+ Casalbordino): composto **rigus armari, dove il primo termine è il latino medievale rigus, rivus 'rio' e si riferiva all'odierno T. Acquachiara, mentre la specificazione riflette probabilmente un personale germanico composto, nel quale sembra evidente un secondo elemento mar(i) 'famoso, illustre', probabilmente Har(i)mar o Alamar; il titolo della vicina abbazia di S. Stefano in rivo maris è probabilmente una deformazione del nome di questo idronimo e dunque non si riferisce alla 'riva del mare'.

Ripa (Fagnano Alto): da **ripa 'luogo scosceso', v. ripa.

Ripacandone (+ Campli): composto **ripa Candonis, da ripa ed un personale medievale Cando, -onis, attestato nel IX sec. come nome del proprietario del luogo (Terra Candonis).

Ripacorbaria (Manoppello): composto **ripa corbaria, nel senso letterale di 'luogo scosceso dove aleggiano i corvi', v. ripa, corvo.

Ripa di Corno (+ Leonessa): composto **ripa de Cornu, v. ripa, con la specificazione che è l'idronimo Corno, nome del torrente presso cui fu eretto il castello.

Ripa Grimaldi (+ Notaresco): in origine Ripa Iohannis filii Grimaldi, è da **ripa, v. ripa, con l'antroponimo medievale di origine germanica Grimaldus come specificazione.

Ripalta (+ Pietranico): composto **ripa alta, v. ripa, con l'aggettivo altus 'alto'.

Ripapecula (+ Carunchio): composto **ripa pecula, v. ripa, con la specificazione che sembrerebbe l'aggettivo tardo-latino *peculus, *petulus alla base dell'italiano 'piccolo'.

Ripa Rattieri (Teramo): da **ripa, v. ripa, con la specificazione che è l'antroponimo medievale di origine germanica Ratterius, attestato nella zona.

RIPA TEATINA: da **ripa, v. ripa, con la specificazione che è antica e fa riferimento alla Città Teatina, Chieti.

Ripattoni (Bellante): da **ripa Actonis, v. ripa, con la specificazione che è l'antroponimo medievale di origine germanica Acto, -onis.

Ripe (Civitella del Tronto): plurale di **ripa, quantunque il nome originario fosse al singolare, v. ripa.

RIVISONDOLI: sintagma **rivus sonduli, per il cui primo elemento v. rio, mentre il secondo elemento è il personale romano-germanico Sondulus.

Rivo (+ Amatrice): da **rivus, v. rio, con riferimento ad un vicino corso d'acqua, ancora oggi chiamato Rio.

Rivocarrario (+ Castelli): composto **rivus carrarius, v. rio, col secondo elemento che coincide formalmente con l'aggettivo carrarius derivato da carrus 'carro, forse nel senso di 'adatto al passaggio dei carri' (?), per cui potrebbe alludere ad un guado sull'alto corso del T. Circhiolo.

Rivogiusto (+ Atessa): composto **rivus iustus, per il cui primo elemento v. rio, mentre il secondo elemento, formalmente identico all'aggettivo iustus 'giusto', è di difficile motivazione, se non cela un agionimo '(San) Giusto'.

Rivolceto (+ Scerni): composto **rivus iliceti, v. rio, con la specificazione che riflette il fitonimo ilex, ilicis 'quercia', v. elce.

Rivomaggiore (+ Casalbordino): composto **rivus maior, v. rio e maggiore.

Rizzacorno (+ Lanciano): composto imperativale di rizzare e corno, con allusione alla forma del sito.

Rocca Alberici (+ Fiamignano): composto **roccha Alberici di rocca e del personale di origine germanica Albericus; già nel XV sec. si era persa la trasparenza del toponimo, che era ormai trascitto come Roccalibrisi e varianti.

Rocca Attonesca (+ Rocca di Mezzo): composto **roccha Actonesca di rocca e del personale di origine germanica Acto, -onis, forse il nome del fondatore; nel XIII sec. cambia nome in Rocca di Mezzo.

Roccaberardi (Pescorocchiano): composto **roccha Berardi di rocca e del personale di origine germanica Berardus, forse il nome del fondatore; dopo lo spostamento del sito, prese a essere chiamato Roccaverruti.

Rocca Bisegno (+ Rocca S. Maria): composto **roccha bisegni, v. rocca, col secondo elemento da confrontare con Bisegna.

Rocca Calascio (+ Calascio): composto di rocca e del toponimo Calascio, preesistente all'incastellamento ed in seguito ripreso dall'omonimo centro resosi indipendente nel XV sec.

Rocca Camilliana - Rocche (+ Civitella del Tronto): composto **roccha (de) camilianum, v. rocca, dove il secondo termine è un preesistente prediale **(ager) camil(l)ianus, dal personale Camillius; diruto il castello, e diviso il feudo in due giurisdizioni spirituali con diverse ville, rimase in uso la versione al plurale Rocche.

Roccacaramanico (+ S. Eufemia a Maiella): composto **roccha caramanici, v. rocca, con la specificazione usata già in epoca medievale per distinguerlo da altri toponimi vicini, la quale richiama la situazione geografica nella 'valle di Caramanico'.

ROCCACASALE: composto relativamente tardo (XIII sec.) di rocca e casale; in precedenza il castello era noto come Rocca Furci, da **roccha furcis, per cui v. forca, con riferimento all'unico valico ('forca') del Morrone che sovrasta il castello.

Roccacerro (Tagliacozzo): v. Roccadicerro.

Roccacinquemiglia (Castel di Sangro): sintagma **roccha (de) quinquemiliis, che si riferisce all'incastellamento, v. rocca, dell'abbazia di S. Maria in Quinquemiliis. A sua volta questa prende il nome dal vicino altopiano delle 'cinque miglia', così detto per la sua lunghezza e perché attraversato dalla via Numicia, lungo la quale esistevano certamente dei miliari per misurarla.

Rocca de Cerebro (+ Farindola): toponimo con una sola attestazione e la cui specificazione è oscura; più comunemente chiamato Rocchetta, v. rocca perché minore rispetto ad altra vicina.

Rocca degli Schiavi (+ Rocca S. Giovanni): composto **roccha de sclavis, con riferimento ad un antico insediamento slavo attestato già nel X sec., v. rocca.

Rocca de Intro (+ Leonessa): composto **roccha de intro, v. rocca, con la specificazione che è un sintagma parzialmente sottinteso del tipo 'dentro (la montagna)', in quanto la rocca si trovava ai bordi di un vallone.

Rocca dell'Abate (+ Belmonte del Sannio): composto **roccha abbatis, con riferimento alla vicina abbazia di S. Maria in Nuce che sorgeva nel territorio della rocca.

Rocca delle Vene (+ Campotosto): composto **rocca de venis di rocca, con la specificazione che riprende l'appellativo vena nel senso di 'vena (d'acqua), rivo'.

ROCCA DI BOTTE: composto di rocca e 'botte', forse con riferimento ad una formazione del terreno o, secondo altri, ad un serbatoio idrico.

ROCCA DI CAMBIO: composto duecentesco di rocca e dell'oronimo dialettale cagnë che denota il monte sovrastante, latinizzazo e italianizzato come Cambio, il quale a sua volta rifletterà il prediale asuffissato (in) Camnio, dal personale romano Camnius.

Rocca di Campagna (+ Crognaleto): composto **roccha de campanea, dove il secondo termine designava la località e sopravvisse come toponimo alla distruzione della rocca, v. rocca e campagna.

Rocca del Salto (+ Petrella Salto): composto di rocca e dell'idronimo Salto, per la vicinanza a questo fiume.

Rocca di Cédice (+ Rocca di Cambio): composto **roccha Cedici, di rocca e del preesistente coronimo Cedice(m) che indicava l'altopiano delle Rocche (campo di Cédice) e le propaggini nordoccidentali del Sirente (monte di Cédice, non il M. Rotondo come spesso scritto), a sua volta di origine ignota ma forse derivato da un fitonimo (*caedex da caedo 'cesa' ?) appartenente alla stessa serie di carex, larix, filex, ilex ecc.; il significato era già oscuro nel medioevo tanto che il nome fu accostato paretimologicamente al numerale sedecim 'sedici' ed il toponimo reinterpretato come Rocca 'dei XVI (uomini)'; a partire dal Trecento fu gradualmente rimpiazzato da Rocca di Cambio.

Rocca di Cerro (+ Villavallelonga): composto **roccha de cerro, con riferimento alla specie arborea preesistente nel sito dell'incastellamento, oppure ad un vocabolo prelatino omofono dal significato di 'collina'; v. rocca e cerro.

Rocca di Corno (Scoppito): composto **roccha de Cornu di rocca e del microtoponimo Corno, che designava l'altura a forma di corno sulla quale sorse il castello e che chiudeva la valle; nel XX sec. il nome fu mutato in Sella di Corno, riprendendo quello del valico e della stazione ferroviaria.

Rocca di Fondi (Antrodoco): composto **roccha de Fundi di rocca e di un preesistente toponimo, che doveva designare le valli e i pianori attorno al castello, v. fondo.

ROCCA DI MEZZO: composto **roccha de medio, con riferimento alla posizione 'in mezzo' all'altopiano di Cedice, v. rocca e mezzo; spesso confusa nelle publlicazioni locali con un'altra Rocca di Mezzo presso Subiaco il cui nome viene attribuito ad un tal Damesio feudatario.

Rocca di Soti (+ Castiglione a Casauria): composto **roccha de soti di rocca e Soti, il nome alto-mediavale dell'od. Monte di Roccatagliata, il quale è forse un antroponimo di origine norrena (?).

Rocca d'Osento (+ Torino di Sangro): composto **roccha Osenti, con riferimento al nome del fiume Osento (*Ausentus fl.), per il quale v. qui (§24).

Rocca Filiorum Josse (+ Fano Adriano): composto **roccha filiorum Josse, v. rocca, con un personale di non chiara interpretazione (il biblico Josue ? o il germanico Giso, -onis ?).

Roccafinadamo (Penne): composto **roccha filiorum Ade, v. rocca, con un personale di origine germanica Ada (femminile), poi reinterpretato come Adamo.

Roccagilberti (+ Pacentro): composto **roccha Ingelberti, v. rocca, con la specificazione che è il personale di origine germanica (longobarda) Ingelbertus; poco prima della diruzione nel XIV sec. il castello divenne noto come Roccha Pacentri, quasi fosseormai dipendenza della vicina Pacentro.

Rocca Intramonti (+ Civitella Alfedena): composto **roccha inter montes, per cui v. rocca, con la specificazione che riprende lo stesso sintagma di Fara Intramonti o Tremonti.

Roccalbano (+ Gessopalena): composto **roccha Albani, v. rocca, con la specificazione che rimanda ad un personale 'Albanus'; più tardi modificata in (Rocca)Guberti, dal nome di un feudatario 'Gubertus'.

ROCCAMONTEPIANO: composto **roccha montis plani di rocca e Montepiano, l'altura sulla quale sorse il castello, a sua volta composto di monte e dell'aggettivo piano, per via della forma.

ROCCAMORICE: composto **roccha muricis di rocca e di una variante mor(r)ice dell'elemento morra 'grugno di porco', riferito come traslato geomorfico al colle dove sorse la rocca.

Rocca Odorisio (+ Fiamignano): composto **roccha Oderisii, v. rocca, con la specificazione che è il personale di origine germanica Oderisius.

Roccapassa (Amatrice): sembrerebbe un composto tardivo di rocca e di un toponimo originario Passa, forse da **passa, plurale neutro di passum 'passo' in relazione ad un passaggio; ma una delle prime attestazioni successive al Catalogus baronum è Roccha Dodi Pazzi, che farebbe piuttosto pensare ad un soprannome locale 'Dodo il pazzo'.

Roccapizzi (+ Ateleta): composto di rocca e del toponimo Pizzi, per cui v. pizzo, che si riferisce alla catena dei monti 'Pizzi' sopra il castello.

Roccapreturo (Acciano): composto di rocca e del preesistente toponimo **pretorium, per cui v. Pretoro, successivamente metafonizzato.

Roccarandisi (Pescorocchiano): composto **roccha Randisii, v. rocca, con la specificazione che è il personale di origine germanica Randisius, probabilmente il fondatore.

ROCCARASO: sintagma **roccha (de) Rasu, v. rocca, dove il secondo termine non sembra potersi dissociare dall'idronimo Ràsino, nome di un torrente che sorge proprio sotto il paese; per quest'ultimo resta da chiarire il rapporto tra l'eventuale forma *Rasus e quella, attestata già in epoca medievale, di Rasinus.

Roccasalli (Accumoli): composto **roccha Sallis dove rocca è termine generico aggiunto in un secondo tempo al toponimo originario, che deve avere la stessa origine (incerta) di Salle.

ROCCA S. GIOVANNI: composto di rocca e di un agiotoponimo riferito all'abbazia di S. Giovanni in Venere.

Rocca S. Silvestro (+ Scoppito): composto di rocca e di un agiotoponimo, riferito al monastero attorno al quale sorse il castello.

ROCCA S. MARIA: composto di rocca e di un agiotoponimo, riferito alla curata originale del castello.

(Rocca) S. Maria: v. l'altra Rocca S. Maria.

Rocca S. Stefano (Tornimparte): composto di rocca e di un agiotoponimo, riferito alla chiesa del castello.

Rocca S. Vito (Tornimparte): composto di rocca e di un agiotoponimo, riferito alla chiesa del castello.

ROCCASCALEGNA: da **roccha scarinia, v. rocca, con la specificazione che deriva dal longobardo scario 'un grado di funzionario, militare e poi amministrativo' (meno probabilmente, dal personale Anscharius) tramite una formazione aggettivale in -inia; il senso di **scarinia sarebbe dunque quello di 'territorio amministrato da uno scario'; vanno comunque rifiutate le etimologie, proposte anche da autorevoli studiosi del passato, che accostavano la specificazione ad una supposta voce prelatina scarenna 'frana'.

Roccasecca (+ Alfedena): composto **roccha sicca, dal significato trasparente, per cui v. rocca e secco.

Rocca Setteianule (Cristiana) (+ Cantalice): composto di rocca; la specificazione Cristiana non attestata direttamente ma solo in scritti posteriori alla diruzione (es. di Antinori); quella di Setteianule riprende l'appellativo **ianula, noto altrove in area reatina, che è un diminutivo di ian(u)a 'porta', nel senso di 'portella, guado, passo montano'.

ROCCASPINALVETI: composto **roccha spinalbeti, v. rocca, con la specificazione che riflette il fitonimo spinalbum 'biancospino', col suffisso collettivo -etum.

Rocca Totonesca (+ Torricella Sicura): composto **roccha theutonisca, v. rocca, con la specificazione che riprende il nome della famiglia feudataria nell'alto medioevo, i Totoneschi, di origine germanica.

Rocca Triforti (+ Civitella Casanova): composto di rocca e di un secondo elemento specificante non chiaro, viste le diverse attestazioni del nome.

Rocca Valleoscura (ROCCAPIA): composto di rocca e del toponimo preeistente **vallis obscura, a sua volta un composto di valle e dell'aggettivo obscurus 'scuro, in ombra'; sentito come indegno, fu sostituito nel XIX sec. per breve tempo con Rocca Letizia, in onore della madre di Napoleone, e poi definitivamente con il toponimo attuale, attribuito direttamente da re Vittorio Emanuele II in onore di sua figlia Maria Pia.

Roccaverruti (+ Pescorocchiano): composto tardo roccha verruti di rocca e di un personale Verrutus, che rimpiazza il precedente Berardi, v. Roccaberardi.

Roccavivi (S. Vincenzo Valle Roveto): composto **roccha de vivo, v. rocca, con la specificazione che riprende un idronimo (rio) vivo.

ROCCHETTA (a Volturno): toponimo rinascimentale, diminutivo di rocca; nell'antico regime la specificazione solita è dell'Abbadia, con riferimento all'abbazia di S. Vincenzo a Volturno.

Roiano (+ Spoltore): prediale **Roianus, dal personale romano Roius.

Roiano (Campli): v. Roiano.

Roio (L'Aquila): dalla voce di sostrato **(ar)rogium, attestata nell'iberico arrugia 'galleria per lo scarico delle miniere' e presente in molti dialetti italiani, v. roscia; il toponimo è attestato per la prima volta come locativo, (Roge < *rogi(i)s), forma che rimane oggi nella versione dialettale del toponimo Roji e nel nome locale Rio Roci; non è però esclusa una antica formazione prediale, senza suffisso, dal personale romano Roius (v. Roiano).

ROIO (del Sangro): v. Roio.

Roitello (+ Roio del Sangro): diminutivo **rogitellum di **(ar)rogium, il nome di Roio dal quale il casale dipendeva.

ROSCIANO: prediale **Roscianus, dal personale romano Roscius.

Rosciolo (Magliano de' Marsi): forse da **rogiulum, dim. di roscia 'canale', dal lat. (ar)rugia 'galleria per lo scarico delle miniere'.

ROSELLO da **rosellus 'canna, giunco' (forse con valore collettivo), dal francese antico rosel 'canna' di origine germanica.

Roseto: fitonimo collettivo **rosetum, per la presenza di rosa selvatica, v. rosa.

ROSETO DEGLI ABRUZZI: toponimo recente, 'traduzione' novecentesca del precedente Rosburgo, a sua volta attribuito nel 1887 ad una zona di incipiente urbanizzazione come nome augurale ('città delle rose').

Rossi (Castelli): toponimo recente, verosimilmente da un cognome Rossi; il titolo della chiesa è Collegreco.

Rovere (Rocca di Mezzo): dal fitonimo **robore(m) per il classico robur 'quercia, rovere'.

Roviglia (+ Isola del Gran Sasso d'Italia): da **robilja 'sorta di legume selvatico simile ai piselli', forse come traslato geomorfico per designare un dosso tondeggiante.

Rufiano (+ Bisenti): prediale **(fundus) rufianus, dal personale romano Ruf(i)us.

Rupo (Teramo): forse locativo **(in) rupi, dal personale romano Rupius senza suffissazione.

Ruzzacapra (+ Popoli): composto imperativale **ruzzacapra, inteso come 'luogo dove ruzzano (lottano) le capre', per via dell'inaccessibilità del sito.

S

Sala (Leonessa): dalla voce longobarda **sala 'casa padronale', centro della curtis.

Sagizzano (+ Sulmona): prediale **(fundus) sagittianus, da un personale romano del tipo Sagittus (attestato nella valle del Sagittario) o simili.

Salavento (+ Vasto): formazione antica **salaventum, per cui si veda qui (§29).

SALLE: non chiaro: da **sallum per saldum '(terreno) saldo' o loc. pl. **salle da un antroponimo gotico Salla.

S. Bartolomeo (Scoppito): agiotoponimo, dal titolo della parrocchiale.

S. Benedetto: agiotoponimo, dal titolo del monastero originario, S. Benedetto ad Tres Casas.

S. BENEDETTO (dei Marsi): agiotoponimo, dal titolo della parrocchiale.

S. BENEDETTO IN PERILLIS: agiotoponimo, dal titolo della parrocchiale; la specificazione è antica essendo in realtà il titolo originario della chiesa, da un microtoponimo Perellus che a sua volta riprende il fitonimo 'pero selvatico'.

Sambuceto (S. Giovanni Teatino): collettivo **sambucetum dal nome del sambuco.

Sambuco (Fiamignano): fitonimo semplice **sambucum, v. sambuco.

S. BUONO: agiotoponimo con attestazione antica (IX sec.), quantunque riferito al sito e non ad una chiesa.

S. Cipriano (Amatrice): agiotoponimo, dal titolo originario della chiesa.

S. Clemente (Leonessa): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Comizio (+ Archi): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Còsimo (Cagnano Amiterno): agiotoponimo, dal titolo della matrice di Cagnano.

S. DEMETRIO (ne' Vestini): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa; la specificazione, adottata nel XIX sec., allude all'antico popolo che abitava la zona.

S. Desiderio (+ Pianella): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa, piuttosto raro in Abruzzo.

S. Donato (Tagliacozzo): agiotoponimo, dal titolo della sua prima chiesa.

S. Felice (+ Ripa Teatina): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Felice (d'Ocre) (Ocre): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Flaviano (+ Giulianova): agiotoponimo, dal titolo della chiesa collegiata.

S. Giacomo (Atri): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Giorgio (+ Castiglione Messer Raimondo): agiotoponimo, dal titolo della sua prima chiesa.

S. Giorgio (Amatrice): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Giovanni (S. Vincenzo Valle Roveto): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Giovanni (S. Marie): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Giovanni (Cagnano Amiterno): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Giovanni (e) Ilario (Bucchianico): giustapposizione di due agiotoponimi, dai titoli delle rispettive chiese.

S. Giovanni Filii Tribuni (+ Atri): agiotoponimo, dal titolo della chiesa, con una specificazione che richiama la famiglia atriana dei Tribuni che ebbe il feudo in enfiteusi.

S. GIOVANNI LIPIONI: chiaro agiotoponimo, ma di origine oscura, in quanto il culto di S. Giovanni non vi è attestato se non recentemente; la specificazione, antica (emerge nel XVI sec., prima il nome era S. Giovanni dei casali perché aggregato di casali) è pure oscura, vista l'incoerenza delle prime attestazioni oscillanti tra Lup(p)ioni e Lupino; in un'opera del XVIII sec. (F. Sacco) è latinizzato in S. Iohannes a Podio Bono, quasi lupione fosse la resa di un sintagma dialettale *lu pòje (w)onë 'il poggio buono', v. poggio e bono, ipotesi da non scartare; da notare che l'ipotetica attestazione medievale *a podio Bacco, menzionata in alcuni testi e su wikipedia, non trova effettivi riscontri.

S. GIOVANNI TEATINO: nome recente di Forcabobolina, ritenuto ridicolo e cambiato con il nome (agiotoponimo) della chiesa del paese, aggiungendo contestualmente la specificazione per distinguerlo da vari omonimi tra cui nella stessa provincia S. Giovanni Lipioni.

S. Gregorio (L'Aquila): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa (S. Gregorio in Campo).

S. Gregorio (+ Casalbordino): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Lorenzo (Acciano): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Lorenzo a Flaviano (Amatrice): agiotoponimo, dal titolo dell'antica abbazia pievanale, con la specificazione che richiama il toponimo prediale **(ager) flavianus, dal personale romano Flavius; col tempo questa specificazione fu scambiata con un secondo titolo e la chiesa spesso detta dei SS. Lorenzo e Flaviano.

S. Marco (+ Atessa): agiotoponimo, dal titolo della chiesa del casale.

S. Marco (L'Aquila): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Martino (Petrella Salto): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. MARTINO (sulla Marrucina): agiotoponimo, dal titolo della antica pieve; la specificazione è recente: nei sec. XI-XIV il centro fu anche noto come S. Martino de Terra Domini Tresidii, dal nome di un feudatario, o S. Martino prope Guardiam, per la vicinanza a Guardiagrele.

S. Martino di Camarda (+ S. Pietro Avellana): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa; per la specificazione, v. Camarda.

S. Martino (d'Ocre) (Ocre): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Massimo (Isola del Gran Sasso d'Italia): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Mauro (+ Città Sant'Angelo): agiotoponimo.

S. Michele (+ Tagliacozzo): agiotoponimo.

S. Nicandro (Prata d'Ansidonia): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa; entra in uso dopo la diruzione del castello adiacente, noto come Leporànica.

S. Panfilo (d'Ocre) (Ocre): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Paolo (+ Chieti): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Pelino (Avezzano): agiotoponimo.

S. Pietro della Ienca (+ L'Aquila): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Pietro ad Aram (+ Monteodorisio): agiotoponimo, dal titolo della chiesa che riprende quello di una basilica napoletana.

S. Pietro ad Lacum (Teramo): agiotoponimo, dal titolo medievale della chiesa che, secondo il Palma, sarebbe una deformazione di un più antico ad Acum(en), con riferimento alla cima del colle Castrogno.

S. Pietro delle Monache (+ Roccamontepiano): agiotoponimo, dal titolo del monastero femminile ivi situato.

S. Pietro e Ceriseto (Isola del Gran Sasso d'Italia): il primo nome è un chiaro agiotoponimo, dal titolo della chiesa, mentre il secondo toponimo è dal collettivo **cerisetum, v. ceraso.

S. PIO (delle Càmere): agiotoponimo, dal titolo di una chiesa originaria; la specificazione è usata ufficialmente dalla fine del XVIII sec. ma non ne è chiara l'origine: secondo pubblicazioni locali, si riferirebbe a certe 'grotte', ma questa spiegazione non è affatto convincente.

S. Pio (Fontecchio) (Fontecchio): agiotoponimo, dal titolo primigenio della sua parrocchia.

S. Potito (Ovindoli): agiotoponimo, dal titolo originario della chiesa curata.

S. Salvatore (Fiamignano): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. SALVO: agiotoponimo, dal nome del monastero attorno al quale nacque il casale.

S. Sebastiano (Bisegna): agiotoponimo.

S. Silvestro (Pescara): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Balbina (+ S. Demetrio ne' Vestini): agiotoponimo, dal titolo della pieve.

S. Cecilia (+ Francavilla al Mare): agiotoponimo, dal titolo della pieve.

S. Colomba (+ S. Eusanio del Sangro): agiotoponimo, dal titolo della chiesa originaria.

S. Croce (+ Francavilla al Mare): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Croce (Lucoli): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Croce (di Massa) (+ Civitella del Tronto): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Agapito (Fiamignano): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Giusta (Amatrice): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Iona (Ovindoli): agiotoponimo S. Eugenia, localmente Iona, con concorrenza del maschile biblico 'Giona'.

S. Lucia (Montereale): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Lucia (Fiamignano): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Lucia (Pescorocchiano): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Margherita (Atri): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Maria del Ponte (Tione degli Abruzzi): agiotoponimo, dal nome dell'antica pievanale e poi collegiata, il cui titolo allude ad un vicino ponte sull'Aterno.

S. Amato (+ Lanciano): agiotoponimo, anche se la chiesa originaria sembra dedicata a S. Donato.

S. Anatolia (Borgorose): agiotoponimo, dal titolo della chiesa originaria.

S. Andrea (+ Penna S. Andrea): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Andrea (Lucoli): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Angelo (+ Caramanico): v. S. Angelo.

S. Angelo (Amatrice): agiotoponimo, dal titolo della chiesa di S. Angelo in Monte.

.

S. Angelo (a Marano) (+ Bellante): agiotoponimo, titolo del monastero; il nome della corte preesistente è un prediale, v. Marano.

S. Angelo di Montepiano: agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Angelo in Cornacchiano (+ Fresagrandinaria): agiotoponimo, dal titolo dell'omonima chiesa e monastero, con la specificazione da **cornac(u)larium, v. cornacchia, per dissimilazione di r-n in r-n..

S. Angelo in Grotte (+ San Vito Chietino): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa, con specificazione ad Cryptas relativa alla località, v. grotta.

S. Angelo in Trifinio (+ Guardiagrele): agiotoponimo, quantunque di una chiesa con questo titolo non se ne abbia traccia; la specificazione trifinium '(punto in cui confluiscono) tre confini' può riferirsi ad un antico trivio sotto al sito del castello.

S. Angelo (in Trigillo) (Leonessa): agiotoponimo, dal titolo della chiesa; l'antica specificazione .

S. Anza (+ L'Aquila): formalmente un agiotoponimo, ma né un S. Anza né una chiesa a lui o lei intitolata (S. Sisto e S. Nicola intus erano le chiese del castello) sembrano attestati.

S. Anzuino (+ Villalfonsina): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa, più propriamente Sant'Ansovino, vescovo di Camerino (IX sec.).

S. Apollinare (S. Vito Chietino): agiotoponimo, dal titolo della chiesa originaria.

S. Rufina (Cittaducale): agiotoponimo, dal titolo della pieve originaria.

S. Rufina (Valle Castellana): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Atto (Teramo): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Vittoria (Montereale): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. EGIDIO (alla Vibrata): agiotoponimo, dal titolo del monastero da cui ebbe origine l'insediamento; la specificazione, aggiunta nel 1863, richiama il vicino fiume Vibrata.

S. Eleuterio (+ Rosciano): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. MARIE: in origine **altum Sancte Marie, da altum 'altura', mentre la specificazione è un agiotoponimo.

S. EUFEMIA (a Maiella): agiotoponimo, dal titolo della chiesa originaria.

S. EUSANIO (del Sangro): agiotoponimo, dal titolo della chiesa, luogo di sepoltura del santo sipontino; la specificazione post-unitaria servì per distinguerlo dall'altro Sant'Eusanio, già in diversa provincia, ed allude alla vicinanza col fiume Sangro.

S. EUSANIO (Forconese): agiotoponimo, dal titolo della chiesa originaria; la specificazione post-unitaria servì per distinguerlo dall'altro Sant'Eusanio, già in diversa provincia, ed allude alla diruta città di Forcona.

S. Ippolito (Fiamignano): agiotoponimo, dal titolo del monastero con cura che ivi sorgeva; il quale attesta un culto collegato alla traslazione delle reliquie del Santo nella vicina abbazia di S. Salvatore Maggiore.

Santogna (+ Leonessa): comunemente ritenuto un derivato dall'agionimo Sant'Angelo, titolo della sua chiesa.

S. Menna (Lucoli): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. OMERO: agiotoponimo, dall'agionimo di origine francese Saint-Omer, cioè Sant'Audemario.

S. Tommaso dei Canali (+ Pollutri): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa, con una specificazione di carattere geomorfico, v. canale.

S. Spirito (+ Lanciano): agiotoponimo, dal titolo di un convento celestiniano.

S. STEFANO (DI SESSANIO): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa; la specificazione è in uso solo dal XIX sec. ma riprende un toponimo antico, Sessan(c)tum, tramandato oralmente come sëssiàndë, che è di origine romana.

S. Stefano (S. Marie): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Stefano (di Corvaro) (Borgorose): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa.

S. Stefano (di Riotorto) (Fiamignano): agiotoponimo, dal titolo della sua chiesa; la specificazione ormai non più usata era in origine della vecchia parrocchiale, situata più vicino al torrente Rio Torto, affluente del Salto.

Sàntula (+ Alanno): da **sanctula, formalmente 'piccola santa', probabilmente con riferimento ad un'edicola votiva o cappella.

S. VALENTINO (in Abruzzo Citeriore): agiotoponimo, dal titolo della chiesa parrocchiale; la specificazione è postunitaria.

S. VINCENZO (Valle Roveto): agiotoponimo, dal titolo della chiesa parrocchiale.

S. Vito (al Lavino) (+ S. Valentino in Abruzzo Citeriore): agiotoponimo, dal titolo della preesistente chiesa.

S. VITO (Chietino): agiotoponimo, dal titolo della sua prima chiesa.

S. Vito (Valle Castellana): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Vito (Leonessa): agiotoponimo, dal titolo della chiesa.

S. Vittorino (L'Aquila): agiotoponimo, dal titolo originario della chiesa, che custodisce le reliquie del santo.

Sassa (L'Aquila): plurale **saxa 'sassi', v. sasso.

Scai (Amatrice): probabilmente da **scalje, plurale di una voce tardo-latina di origine germanica per 'scaglia, lamella', riferito alla consistenza del terreno; il passaggio di /lj/ in /j/ (con /-e/ finale oscillante nelle fonti storiche) è proprio della fonetica locale.

SCAFA: designa in origine una 'scafa', cioè uno dei punti in cui un traghetto consentiva di attraversare il fiume Pescara.

SCANNO: da **scamnum come traslato geomorfico nel senso di 'rialzo di terreno', per via della morfologia del sito.

Scanzano (S. Marie): prediale **(fundus) scantianus dal personale Scantius.

SCÀPOLI: da **scap(p)uli, che si confronta con un microtoponimo di Campana (Aq) ed è forse dal latino scapulae 'scapola' come traslato geomorfico, allusivo alla forma del sito; la derivazione da 'scapolo' (voce entrata nell'uso nel XVI sec.) è una paretimologia popolare.

SCERNI: come ipotizzato da C. Marcato, potrebbe riflettere un toponimo prelatino *Uscernum, analizzato dialettalmente come l'uscern(e) = lu scern(e), e da confrontare con Uscosium, antico centro frentano in Molise; piuttosto che un derivato da un antroponimo Oscius, l'etimologia radicale (dalla forma *ud-sker-no-s della radice *(a)ued- 'acqua') farebbe pensare ad un idronimo, tesi avvalorata anche dall'esistenza a S dell'abitato di un vallone chiamato sulle carte IGM V.ne dell'Osceno.

SCHIAVI (di Abruzzo): da **sclavi, formalmente un nome etnico 'Slavi', con riferimento ad un'antica immigrazione, verosimilmente al seguito dei Longobardi; la specificazione è del 1863.

Schienaforte (+ Castel di Sangro): traslato geomorfico **schiena forte, composto di schiena, vocabolo di origine germanica e dell'aggettivo forte, nel senso di 'fortificata, munita'.

SCONTRONE: da **squintrone(m), che è stato interpretato come un prediale asuffissato, dal personale di origine germanica Guintero, -onis, con prostesi di /s-/; viste le attestazioni medievali che sono tutte coerenti con questa forma, l'identità con un microtoponimo di Assergi (Aq), chiaramente un derivato di contra, sarà fortuita, nonostante Scontrone sia effettivamente ubicato 'di fronte' ad Alfedena.

SCOPPITO: da **scopletum, collettivo in -etum per cui sono state avanzate due etimologie: da scopulus 'scoglio' (prestito dal greco, C. Marcato) o da scopula, dim. di scopa 'erica scoparia' (E. Giammarco).

Scorciosa (Fossacesia): in origine **maccla scorcjosa, dal lat. reg. scortja 'scorza, corteccia, buccia' per il class. scortea 'pelle, pelliccia', con riferimento ad un bosco tagliato.

Scorrano (Cellino Attanasio): prediale **(fundus) scurranus dal personale romano Scurra, attestatonel Salento, forse come toponimo di riporto.

Scorzone (+ Torricella Sicura): accrescitivo **scortjonem 'grossa radura', v. Scorciosa.

Sculcola (+ Cepagatti): v. Scurcola.

SCURCOLA (Marsicana): diminutivo **sculcula dell'appellativo di origine germanica, forse gotica, sculca '(posto di) vedetta', con dissimilazione di lc...l in rc...l; nel XX sec. assume la specificazione.

SECINARO: da **(ager) secinalis, aggettivale dal lat. regionale *sécina per secale 'segale', con riferimento alla coltura di questo cereale, v. secina.

Selvapiana (+ Mosciano S. Angelo): sintagma **silva plana, dal significato transparente, v. selva e piano.

Selvapiana (+ Lucoli): v. Selvapiana.

Semivicoli (Casacanditella): sintagma **(in) summo viculum 'in cima al villaggio', dove l'appellativo è un diminutivo di vicus, v. vico.

Senàrica (Crognaleto): **(terra) asinarica, con allusione all'allevamento di asini.

Serra (+ Cermignano): **serra, v. serra.

Serra (+ Valle Castellana): v. l'altra Serra.

SERRAMONACESCA: composto **serra monacisca 'serra del monaco' riferito alla prominenza su cui sorge il paese, v. serra, con la specificazione che richiama la fondazione del luogo da parte dei monaci di S. Liberatore a Maiella.

Sette (+ Mozzagrogna): **septe, formalmente identico al numerale '7', forse richiama il culto dei "Sette Fratelli", eremiti compagni di S. Ilarione, venuti dalla Calabria in Abruzzo.

Settecerri (+ Valle Castellana): nome di probabile formazione moderna (XVI sec.) e dal significato trasparente, v. cerro.

Sigillo (Posta): formalmente rielfette l'appellativo **sigillum nel senso di '(piccolo) segno, immagine', con possibile riferimento ad un segnale o stemma visibile lungo la via Salaria; potrebbe dunque avere la stessa origine dell'oronimo abruzzese Sigilla, od. valico di Siella.

SILVI: locativo **silvis, con allusione alla macchia e pineta litoranea, v. selva.

Sinello (+ Vasto): dall'idronimo **Senella (T. Sinello), per cui si veda qui (§32).

Sinizzo (+ S. Demetrio ne' Vestini): prediale asuffissato **(in) Sinitio, dal personale romano Sinitius, attestato da un'iscrizione nella zona.

Sivignano (Capitignano): prediale **(fundus) sebinianus, dal personale romano Sebinius.

Sommati (Amatrice): tramanda un coronimo alto-medievale **summata 'cima, cimata', qui nel senso di 'alta valle del Tronto', con riferimento ad una circoscrizione della diocesi ascolana, più precisamente la parte del municipio di Forum Decii passata ad Ascoli.

Sorbo (Tagliacozzo): riflette formalmente il fitonimo **sorbus 'sorbo', senza suffisso, v. sorbo.

Sorbo (+ Acquasanta Terme): v. Sorbo.

Sparpaglia (+ Scerni): **sparpalia, forse legato al verbo *(di)sparpaliare 'sparpagliare', ma con motivazione incerta.

Spedino (Borgorose): origine poco chiara, poiché la prima attestazione (XII sec.) è Dispendium, formalmente 'danno, spesa', mentre un tipo toponimico spedino compare, ad es., a Roio (Aq) e potrebbe essere spiegato come un diminutivo di **spedum 'spiedo', come traslato geomorfico.

Spelonga (Arquata del Tronto): **spelunca 'grotta', con riferimento ad un'emergenza naturale o a un primo insediamento.

Sperone (Gioia dei Marsi): probabilmente **sparnasium (la più antica attestazione), di origine preromana, in seguito interpretato paretimologicamente come 'sperone d'asino' (la voce 'sperone' è provenzale e dunque piuttosto tarda).

Spiano (Teramo): prediale **(fundus) spedianus, dal personale romano Spedius.

Spoltino (+ Mosciano S. Angelo): formazione con valore collettivo **speltinum dalla voce latino-medievale di origine germanica spelta 'farro (spelta)', nel senso di 'campo di farro'; col tempo andò affermandosi la versione Spolt-, forse per influsso del nome di Spoltore.

SPOLTORE: da **sepultorium 'sepolcreto, luogo dove si seppellisce', quantunque altre etimologie siano state proposte in passato; v. qui per una loro analisi.

Stàffoli (Petrella Salto): da **staffilum 'palo (o valico) di confine', voce medievale di origine germanica (longobardo staffil).

Stanazzo (Lanciano): da un personale slavo Stanac (pron. stanats), cognome del fondatore (Gica Stanazzo 1476).

Summatino (+ Penne): diminutivo **summatinum di *summata 'cima, cimata'.

Stiffe (S. Demetrio ne' Vestini): forse da confrontare con una voce dialettale attestata nel pesarese stiffa 'gabbia (per uccelli)', di probabile origine germanica.

Stiggio (+ Guardiagrele): origine incerta, forse da **vestigium 'impronta, traccia', nel senso di resto di antica costruzione, ma con eventuale caduta della prima sillaba da chiarire.

SULMONA: continua il nome (pre-)romano Sulmo, per cui v. qui, con reinterpretazione al femminile del suffisso (metaplasmo); fino al XIX sec. era in uso anche la grafia Solmona, probabilmente perché la /u/ era considerata un esito dialettale.

T

TAGLIACOZZO: composto imperativale 'taglia cozzo', cioè 'cozzo tagliato', dove cozzo è un termine arcaico, probabilmente prelatino, per 'colle'.

Tagliata (+ Cantalice): da **talliata, participio che presuppone una formazione come '(valle) tagliata, interrotta' o simili, v. tagliata.

TARANTA (Peligna): nome forse antico, v. qui, § 26.

Tavolero (+ Rocca S. Maria): v. Tivolare.

Teglieto (Petrella Salto): fitonimo collettivo **tilietum 'tiglieto', per la presenza di questa specie arborea lungo il fiume Salto.

Tempera (L'Aquila): composto **inter vera(s), dall'idronimo prelatino vera, presumibilmente riflesso della radice PIE *(a)uer-, con riferimento alle sorgenti della zona.

Templo (+ Gioia dei Marsi): forse variante locale di **templum, con riferimento alla supposta mansione templare di S. Nicola.

TERAMO: continua il lat. classico Interamnia, formalmente '(città) tra due fiumi', con evidente allusione alla confluenza tra Vezzola e Tordino dove sorge la città.

Tèrmine (Cagnano Amiterno): da **terminum '(cippo di) confine', forse con allusione ad un antico confine tra Amiternum e Forum Decii (od. Antrodoco)?

Terra Camponesca (+ Posta): sintagma **terra camponisca, da terra, con il nome della consorteria reggitrice del luogo, i Camponeschi, derivato dal nome del capostipite.

Terracino (Accumoli): diminutivo **terracinum dell'aggettivo sostantivato terraceum 'di terra', con probabile riferimento ad un terreno in pendenza.

Terranera (Rocca di Mezzo): tarda formazione dal significato trasparente, allusivo al colore del suolo; v. terra e nero.

Terzone (Leonessa): forse da un personale Tertonius, senza suffisso.

TIONE (degli Abruzzi): forse da un sintagma **(ad) Theodonum, dal personale di origine germanica Theodo,-onis; la specificazione fu necessaria dopo l'annessione all'Italia del comune omonimo di Tione (di Trento).

Tivolare (+ Tagliacozzo): da **tegularium, con riferimento a delle 'tegole' di uno specifico edificio o fabbrica, oppure da **tribularium, che rimanda invece alla tribula, una macchina per trebbiare il grano, v. tivolare.

Tizzano (+ Castilenti): prediale **(fundus) titianus, dal personale romano Titius.

Tizzano (Torricella Sicura): v. Tizzano.

TOCCO (da Casauria): **toccum, o dal lat. thocum 'sella' di origine greca, fossilizzatosi in voci meridionali per 'portico' e simili, oppure da una voce *tut(i)cum di origine preromana, italica, per cui si veda qui (§20).

TOLLO: da **tullum, di incerta spiegazione, ma spesso accostato al personale longobardo Zollo, presupponendo una forma anteriore (gotica?) senza la "seconda rotazione" della consonante T > Z.

Tonnicoda (Pescorocchiano): toponimo non anteriore al XV sec., di difficile interpretazione, forse da un personale.

TORANO: v. l'altra Torano.

TORANO (Nuovo): prediale **(fundus) turanus, dal personale romano T(h)urius; tra il XVII ed il XVIII sec. fu in uso la specificazione cancelleresca di Penna, in opposizione a Torano dell'Aquila (v. Torano), forse perché ritenuto erroneamente parte della diocesi di Penne; l'attuale specificazione è del 1863, ma non ne conosco la motivazione allora addotta.

TORINO (di Sangro): diminutivo **torinum dell'appellativo geomorfico *torus 'rialzo di terra, colle', v. toro ed anche qui; la specificazione è del 1863.

TORNARECCIO: **tornaricia, forma derivata di un appellativo tornaria, che potrebbe indicare un fondo acquisito mediante permuta, oppure una 'striscia di terra in fondo ad un terreno', come si evince da analoga voce dialettale presente nel DAM.

TORNIMPARTE: formalmente sembrerebbe un sintagma **torna in parte, forse un soprannome, se il primo elemento non è invece da ricostruire come torre.

(Villa) Torre (Castellalto): dall'appellativo **turris, v. torre.

Torre (Adammone) (+ Cittareale): composto **turris Adammonis, v. torre, con la specificazione che è il personale tardo-latino Adamo, -onis, variante del più comune Adam.

Torre a Tronto (+ Martinsicuro): dall'appellativo **turris, v. torre, perché situata presso la foce Tronto ma anche perché erede della città pretuzio-romana di Truentum, di cui probabilmente ricalcava il sito.

TORREBRUNA: formalmente è un composto **turris bruna, v. torre, ma la specificazione, vista l'occorrenza anche nel nome della vicina Guardiabruna, piuttosto che alludere al colore del sito rifletterà un personale germanico Bruno, -onis.

Torre (di Cerrano) (+ Pratola Peligna): dall'appellativo **turris per la presenza di una torre; la specificazione è posteriore al XII sec. e allude alla vicinanza con l'altro castello, di fondazione successiva, di Cerrano.

TORRE DE' PASSERI: v. Torre dei Passeri, qui con riferimento ad un ponte o passaggio sulla Pescara.

Torre dei Passeri (+ Celano): dall'appelltivo **turre(m) 'torre', con una più tarda specificazione che, come nel caso di Torre de' Passeri, rifletterà un plurale passuum 'dei passi, dei guadi' (con riferimento ad un traghetto sul Fucino?), accostato paretimologicamente allo zoonimo 'passero', v. torre e passo.

Torre di Taglio (Pescorocchiano): sintagma **turris Todaldi, da torre con una specificazione che è il personale di origine germanica T(e)odaldus; l'assimilazione /ld/ in /ll/ e la lenizione di /d/ intervocalica si spiegano con la fonetica del dialetto locale; la versione risultante Talli (attestata nel XV sec.) fu successivamente reinterpretata come Taglio.

Torre di Maiardone (+ Navelli): sintagma di torre e di un personale romano-germanico Maiardo o Mai(li)ardus.

Torre Filiorum Alberti (+ L'Aquila): dall'appelltivo **turris 'torre', con una specificazione che allude ad una stirpe di origine germanica, i 'figli di Alberto', v. torre.

Torregentile (+ Chieti): sintagma **turris gentilis, di origine rinascimentale, dall'appellativo torre, con l'aggettivo gentile.

Torremontanara (Torrevecchia Teatina): composto **turris montanaria, v. torre, di cui sfugge la motivazione, visto che il sito si trova più in basso rispetto alla città di Chieti.

Torre Narnate (+ Leonessa): da **turris narnati, v. torre, con la specificazione che potrebbe riflettere un sintagma (i)n Arnati con la preposizione agglutinata e dipendere da un personale Arnatis; se non dipende invece, come Narnia (od. Narni), dal nome antico della Nera, Nar, di cui il T. Corno è affluente.

Torre Siffredi (+ Cittaducale): composto **turris Sifredi, v. torre, con la specificazione dal personale romano-germanico Sifredus, di probabile diffusione normanna.

TORREVECCHIA (Teatina): composto rinascimentale, v. torre, forse con riferimento all'attuale loc. Torre o Torre Spiritata, dove esistevano ruderi di una torre di avvistamento eretta dalla città di Chieti; la specificazione (XIX sec.) riprende quella (antica) della vicina Ripa.

TORRICELLA (Peligna): diminutivo **turricella di turris 'torre', v. torre; la specificazione (XIX sec.) allude al popolo preromano dei Peligni (erroneamente, visto che il popolo che abitava la zona in questione era piuttosto quello dei Carricini di Iuvanum).

TORRICELLA (Sicura): v. Torricella per il poleonimo tradizionale; la specificazione, adottata ufficialmente nel 1863, si riferiva in precedenza ad uno dei rioni del paese.

Torricella (+ Vasto): v. Torricella.

Torrita (Amatrice): dall'aggettivo sostantivato **turrita 'munita di torre', nome già attribuito alla curtis e gualdo originari.

Torrito (+ Montorio al Vomano): diminutivo **turrecta di turris 'torre', poi per metaplasmo al maschile (con metafonesi del suffisso) ed infine con cambio di suffisso alla forma attuale, v. torre.

TORTORETO: formalmente un collettivo **turturetum, da turture(m) 'tortora', per essere il luogo, originariamente boscoso, frequentato da questo uccello.

TOSSICIA: dal sintagma **(terra) tuscicia, con un derivato del personale Tussius.

Tottea (Crognaleto): da **tucteium, voce di difficile interpretazione e di aspetto antico per il suffisso -eium.

TRASACCO: dal sintagma **trans aquas 'al di là delle acque (del Fucino)', per essere sulla sponda opposta rispetto alla sede vescovile di S. Sabina.

TREGLIO: comunemente ricondotto al personale Trellius in forma asuffissata; non è da escludere una derivazione più antica da una voce italica (frentana) *trebulum 'villaggio'.

Tremonti (Tagliacozzo): dal sintagma **inter montes 'tra i monti', con riferimento alla posizione geografica.

Trifigno (+ Penne): da **trifinium, nel senso di 'luogo dove si toccano tre confini', quantunque sia difficile identificare quali fossero questi confini.

Trignano (Isola del Gran Sasso d'Italia): prediale **(fundus) trinianus, dal personale romano Trinius.

Trimezzo (Cittareale): dal sintagma **(in)tra medium 'che sta nel mezzo (tra due)', con riferimento alla posizione sul valico tra Norcia/Nursia e Falacrinae; la prima parte fu in seguito raccostata paretimologicamente al numerale 'tre'.

Tripaldi (+ Guilmi): dal personale germanico Atrepaldus, senza suffissazione.

Trivigliano (+ Chieti): prediale **trebellianum, dal personale Trebellius.

Troia (+ Bellante): le prime attestazioni dandolo sempre con l'articolo, la Troia, sembra un toponimo di riporto, coniato dai signori normanni con riferimento all'antica città di Troia o a Troyes in Francia.

Trosciano (+ Penne): da un prediale **(ager) taurisanus, riflesso del personale romano *Taurisius, a sua volta derivato da Taurius, per metatesi.

Trotta (+ Penne): forse **trotta per metatesi da *torta '(terra) ritorta, ricurva'.

Tubione (S. Marie): sembra riflettere un **tubulone(m), da tubulus diminutivo di tubus 'tubo', con riferimento ad una caratteristica geomorfica o ad un canale per l'irrigazione se non, come in Sardegna, all'allevamento delle api in arnie tubulari.

TUFILLO: diiminutivo **tufillum di tufus, v. Tufo.

Tufo (Carsoli): da **tufum 'grossa pietra', voce di origine sabellica entrata nel latino come 'tufo' e continuata nelle parlate centro-meridionali, v. tufo.

Tufo (+ Cepagatti): v. Tufo.

Tufo (+ Arquata del Tronto): v. Tufo.

Turri (Marchi) (Ari): prediale asuffissato **(in) turri(o) dall'antroponimo Turrius.

TURRIVALIGNANI: v. Turri; la specificazione richiama il cognome dell'ultimo feudatario e fu introdotta agli inizi del XIX sec. per distinguerla dall'altra Turri.

Tussillo (Villa S. Angelo): prediale asuffissato **(in) tuscillo, da un personale tardo-romano Tuscillus.

Tussio (Prata d'Ansidonia): comunemente associato all'agionimo S. Tussio di Bagno, ma deve trattarsi puttosto di un prediale asuffissato **(in) tusci(o), dal personale romano Tuscius; in dialetto è ancor oggi tuscë.

Tutoglio (+ Pennadomo): traslato geomorfico **tutul(li)um, da tutulus, 'ornamento della testa', e alla base dell'ital. tutolo 'asse della pannocchia del granturco'; probabilmente con riferimento alla collina dove sorge il paese.

U

Ugni (+ Pennapiedimonte): da una formazione **unguium per il classico unguis 'unghia', come traslato geomorfico con riferimento allo sperone dove sorge il castello.

V

Vaccareccia (+ Rocchetta a Volturno): dal sintagma **(terra) vaccaricia 'terra adatta al pascolo delle vacche', v. anche Baccarecce.

VACRI: generalmente spiegato da **lavacrum 'bagno', con deglutinazione della prima sillaba avvertita come articolo.

Valcocchiara (+ Montenero Valcocchiara): composto **mala coclarja, dove il primo elemento va probabilmente interpretato come valle, per il noto slittamento locale di /v-/ a /m-/, mentre il secondo elemento è il nome del 'cucchiaio', usato come traslato geomorfico a designare la forma incavata della valle (piuttosto un pianoro) presso cui sorse il castello; dopo la diruzione, il toponimo è stato ripreso come specificazione dal vicino centro di Montenero (del Sangro).

Valignano (+ Chieti): di aspetto prediale, forse da ricostruire come **ballenianum, da un personale Ballenius o simili.

Valle (d'Ocre) (Ocre): da **vallis, per la situazione geografica rispetto alle altre ville di Ocre.

Vallebona (+ Petrella Salto): composto **vallis bona allusivo alla natura del sito, v. valle e buono.

VALLE CASTELLANA: composto **vallis castellana, con valle ed un secondo elemento aggettivale che doveva alludere alla presenza di castelli, ma già nel IX sec. era usato come idronimo ed attribuito al torrente Castellano che percorre la valle.

Vallececa (Pescorocchiano): composto tardo di valle e dell'aggettivo cieco, nel senso di 'valle incassata, senza sbocco'.

Vallelucida (+ Amatrice): composto **vallis lucida, v. valle, con l'aggettivo lucidus 'lucente, chiaro' presumibilmente riferito alla natura del sito spoglio di vegetazione.

Vallemare (Cepagatti): tardo composto **vallis marae, v. valle per il primo elemento, mentre il secondo elemento, piuttosto che l'aggettivo dialettale marë 'amaro' nel senso di inadatto, difficile (alla coltivazione), sarà da ascrivere alla voce mara 'zona umida, acquitrino'.

Vallemare (Borbona): stessa origine dell'altra Vallemare, per via della zona umida e acquitrinosa, v. anche Làculo.

Vallenquina (+ Valle Castellana): probabilmente dal sintagma **vallis inclina (attestato nel XVI sec.), con riferimento alla pendenza del sito.

Vallepezzata (+ Valle Castellana): sintagma non antico **vallis pezzata, da valle con un aggettivo che allude a macchie di bosco alternate a terreni, v. pezza; ma secondo il Palma il toponimo originario sarebbe valle pozzata, da pozzo.

Vallepiola (Torricella Sicura): sintagma **vallis podioli, da valle con la specificazione che è un diminutivo di podium, cioè un 'poggetto', v. poggio, rispetto al vicino centro di Poggiovalle.

Valleporcina (+ Colli a Volturno): sintagma **vallis porcina che è il nome della zona dove sorse il castello, da valle con una specificazione allusiva al pascolo dei maiali (v. porco).

Valle S. Giovanni (Teramo): composto di valle e di un agionimo, che è il titolo della chiesa pievanale di S. Giovanni a Pergulis; quest'ultima specificazione è riflesso di pergula 'pergolato', con riferimento ad una costruzione o come traslato geomorfico riferito a luogo elevato.

Valle Vaccaro (Crognaleto): composto **vallis vaccara, di v. valle e dell'aggettivo denominale **vaccarius 'relativo alle vacche, al loro pascolo', v. vacca.

Vallincesa (+ Amatrice): composto **vallis incisa, v. valle, con l'aggettivo incisus 'inciso, tagliato', con riferimento ad una valle incassata, che probabilmente è quella attualmente chiamata F.so di S. Martino.

Vallunga (Leonessa): composto non antico **valle lunga dal significato trasparente, v. valle e lungo.

Valviano (+ Cellino Attanasio): prediale **(fundus) valvianus, dal personale romano Balbius.

Valviano (+ Cittaducale): v. Valviano.

Varano (+ Torano Nuovo): prediale **(fundus) varjanus, dal personale romano Varius.

Varano (+ Petrella Salto): v. Varano.

Varri (+ Pescorocchiano): da **barrum o **varrum, di possible origine prelatina, da confrontarsi col nome di Barrea.

VASTO (Aymone): da **guastum, v. Guasto; la località abbandonata che dà il nome all'insediamento medievale è in questo caso la romana Histonium; la specificazione, dall'antroponimo germanico Aimo, -onis, è antica e serviva a distinguerla dalla vicina Vasto Gisone.

Vasto Gisone (+ Vasto): da **guastum gisonis, con la voce medievale guasto che si riferisce ad un qualche insediamento antico disabitato; la specificazione, dall'antroponimo germanico Giso, -onis, è antica e serviva a distinguerla dalla vicina Vasto Aymone.

Venere (Pescina): diminutivo **venulae 'sorgentelle', con riferimento alle fonti di Restina, poi accostato paretimologicamente a 'Venere', v. vena.

Verrecchie (Cappadocia): diminutivo **veteret(u)lae di veteretum 'terreno vecchio, lasciato a riposo, sodo'.

(Villa) Vallucci (Montorio al Vomano): nota ancora nel XVI sec. semplicemente come Villa, la specificazione deve essere più recente e sembra un cognome.

Vèrrico (Montereale): formalmente coincidente col personale di origine germanica Werricho 'Guerricus', ma forse si tratta di un prediale **(fundus) verricus dal personale romano Verrius, con lo stesso suffisso /-icus/ di Miglianico, Bucchianico ecc., oppure ancora un denominale **(locus) verricus, v. Verruti.

(Villa) Verruti (+ Torricella Sicura): denominale **(locus) ver(r)utus '(pieno) di cinghiali', dal lat. classico verres 'maiale', per la presenza di questi animali nel sito.

Vestea (Civitella Casanova): da vestigium 'rudere', riferito a rovine di manufatti dell'antichità.

Vettorrita (+ Torre de' Passeri): da un collettivo **vet(t)er(r)etum 'terra incolta da tempo', derivato dall'agg. vetus 'vecchio' ma con fonetica regionale non del tutto chiara.

Viano (Filetto): prediale **(fundus) vi(li)anus, da un personale romano Vilius o simili.

Vico (+ Gioia dei Marsi): riflette l'appellativo **vicus 'villaggio', v. vico.

Vico (+ Tossicia): v. Vico.

VÌCOLI: da **viculum, diminutivo del latino vicus nel senso di 'gruppo di case, paese', v. vico.

Viesci (Leonessa): prediale asuffissato **(in) vesi(o), dal personale romano Vesius; il nome locale presenta metafonesi di /e/ da /-i/ (un tempo) tipica dei dialetti della zona.

Vigliano (Scoppito): prediale **(fundus) vilianus, dal personale romano Vilius o simili.

(VILLA) CELIERA: di solito interpretato come una variante di **cellarium 'cantina, dispensa'; il termine Villa fu aggiunto solo nel 1914 al momento della ritrovata indipendenza da Civitella Casanova.

VILLALAGO: composto **villa (de) lacu, v. villa, con riferimento al Lago di Scanno, quantunque il monastero di S. Pietro de lacu da cui il nome deriva disti qualche chilometro dal lago.

VILLALFONSINA: toponimo coniato nel XVI sec. per celebrare Alfonso (III?) d'Avalos marchese di Pescara e del Vasto, possessore feudale del territorio dove sorse la nuova villa popolata da schiavoni.

VILLAMAGNA: composto **villa magna, dal significato trasparente, v. villa e magna 'grande'.

Villanova (Poggiofiorito): composto recente (XVI sec.) di villa e nova, nel senso di 'nuova fondazione'; cambia nome in Poggiofiorito nel XX sec.

Villanova (Cepagatti): v. Villanova.

Villanova (Accumoli): stessa origine di Villanova, in quanto 'villa' 'nuova' eretta dopo la diruzione del castello originario.

Villareale (+ Chieti): villa di Chieti, con una specificazione che allude forse al fatto di essere situata in territorio demaniale, dunque 'reale', rispetto al vicino territorio di Valignano, di natura invece 'feudale'.

Villaromana (Carsoli): villa di Carsoli, prende la specificazione dal fatto di essere situata alle pendici della catena montuosa nota sin dall'alto medioevo col nome di Monte Romano (culminante col M. Midia); a sua volta, tale denominazione deriva dalla natura dell'area, demaniale sin dai tempi 'romani'.

Villa S. Basilio (+ Barisciano): composto di villa e dell'agionimo che è il titolo della sua chiesa.

Villa S. Giovanni (Rosciano): composto di villa e dell'agionimo che è il titolo di un'antica chiesa.

Villa S. Sebastiano (Tagliacozzo): composto di villa 'centro abitato dipendente da uno maggiore, nel civile o nello spirituale' e dell'agionimo che è il titolo della locale parrocchia.

VILLA S. LUCIA (degli Abruzzi): composto di villa e di un agionimo che si riferisce all'antica chiesa prepositurale; la specificazione è del XIX sec.

VILLA S. MARIA: composto di villa e dell'agionimo che si riferisce all'antica abbazia di S. Maria in Basilica, che fondò l'abitato.

VILLA S. ANGELO: composto di villa e dell'agionimo che si riferisce alla sua chiesa; in origine la villa si chiamava Bisegna, per cui v. Bisegna.

Villa Sibi (Moscufo): nome rinascimentale, attestato come Villa di Scipio da un personale, forse 'schiavone', per cui si veda qui.

VILLAVALLELONGA: composto di villa 'centro abitato dipendente, frazione' con una specificazione Valle Longa che sembra aver rimpiazzato nel XVIII sec. il precedente (Villa) Colle Longo per sciovinismo locale.

Ville(rose) (Borgorose): toponimo tardo, v. villa; la specificazione fu Collefegato fino al XX sec. quando, così come per il capoluogo, fu cambiata con allusione al vicino Monte Rosa.

VILLETTA BARREA: toponimo relativamente tardo (XV sec.) villa (de Barrea), v. villa, mentre la specificazione allude al vicino centro di Barrea, dal quale in origine dipendeva; l'uso del diminutivo villetta è attestato solo a partire dal XVIII sec.

Vìndoli (Leonessa): v. Ovindoli.

Vio (Pizzoli): da **vigium, di origine incerta.

VITTORITO: da un collettivo **vet(t)eretum 'terra incolta da tempo', derivato dall'agg. vetus 'vecchio'.

Volciano (Leonessa): prediale **(ager) vulcianus, dal personale romano Vulc(e)ius o simili.